NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Ancora il caso Zaltron

di Mario Giulianati
13 febbraio 2016

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Interventi

L’Ente Fiera, secondo VVOX, risponde, finalmente, ad una nota del PD relativa alla vicenda del sig. Zaltron non ammesso a visitare la Fiera dell’Oro, e tenta di chiarire il caso. Dice la nota «vicenda – purtroppo romanzata e priva di valenza – che senza ragione alcuna getta discredito immotivatamente sull’immagine di Fiera Vicenza Spa», Quindi, l’Ente, o comunque chi ha firmato la nota, tenta di ribaltare la frittata ancora una volta scaricando sul sig. Zaltron la responsabilità di quanto accaduto. Aggiunge ancora (riporto da VVOX) «con riguardo alla manifestazione VicenzaOro January – in ambito “Business to Business”, ovvero accogliendo presso la propria sede gli operatori del settore orafo», perciò «l’accesso viene consentito, previo specifico invito, a rappresentanti di Istituzioni Economiche selezionate, ad Autorità di riferimento per la compagine societaria e, solo in via residuale, ai dipendenti di Fiera di Vicenza ai quali vengono consegnati brevi manu, su espressa e preventiva elencazione ed autorizzazione». Quindi «non rientrando (il signor Zaltron. ndr) in nessuna di queste categorie, ma, come egli stesso ha riferito, presentandosi “…in qualità di privato cittadino”,non risulta, quindi, essere legittimato, ad alcun titolo, all’ingresso nei padiglioni fieristici della società (…).

volpedo1 (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica) Nel caso specifico… non ha potuto accedere alle aree di business della manifestazione semplicemente in quanto non era invitato, né espressamente autorizzato a parteciparvi, quindi, di fatto, non avvalendosi di alcun titolo o diritto». Perfetto- Ma cosa costava dirlo al medesimo Signor Zaltron al momento della presentazione del biglietto di invito? Riporta ancora, diligentemente, VVOX un proseguo della nota che recita: «Peraltro, a titolo di mero completamento del quadro relativo, si segnala che il signor Lucio Zaltron ha instaurato un procedimento giudiziale nei confronti di Fiera di Vicenza Spa nei confronti della quale ha – evidentemente per fatti concludenti – un atteggiamento ostile e di contrapposizione». Frase assai infelice e, forse, anche illuminante. Penso che sia normale che un lavoratore che, dopo trentatré anni di servizio, viene licenziato, come minimo qualche perplessità possa averla nei confronti di chi ha deciso il suo licenziamento, qui come in ogni altra parte del mondo. La legge italiana gli consente di aprire un contenzioso, legale, nei confronti dell’azienda. Non è un arbitrio. È un diritto del lavoratore. Verrebbe da pensare che nel rovescio della medaglia, ad un lavoratore irritato, si contrappone, forse, una azienda che non gradisce che vengano utilizzati, nei suoi confronti la tutela, legittima e legale, dei suoi diritti. Mi pare di ricordare che, per quanto modificato in parte dalla Riforma Fornero, l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori esista ancora e che utilizzarlo sia nel pieno diritto di un lavoratore licenziato. Oppure non è così?

 

nr. 05 anno XXI del 13 febbraio 2016

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