NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Cresce la miopia della amministrazione vicentina

di Mario Giulianati
13 febbraio 2016

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Interventi

teatro-olimpico (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Fin dal titolo della delega assegnata dal sindaco al signor Jacopo Bulgarini D ‘Elci, si rileva il lavoro immane che dovrebbe affrontare il neo vicesindaco. E alla descrizione che Variati ne ha fatto al momento della nomina-Traggo dal sito del Comune, datata 5 maggio 2013 (numeri scaramantici per un paio, almeno di motivi): “Assessore alla Crescita” (il sindaco) affida al vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci “l’esercizio di funzioni nell’area della cultura, turismo, creatività, relazioni e progetti di sviluppo integrato con associazioni economiche, Università, Fiera, comunicazione”. La delega comprende i rapporti con la Fondazione “C.I.S.A. – A.Palladio”, la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, l’ “Istituzione Pubblica Biblioteca Civica Bertoliana”, con la Fondazione Cassa di Risparmio Verona Vicenza Belluno e Ancona e con le associazioni e gli enti che operano nel campo della cultura. Variati, nel ribadire la strategicità di questo incarico finalizzato soprattutto alla crescita culturale e turistica di Vicenza, ha ricordato che il vicesindaco dovrà occuparsi anche della sovrintendenza funzionale e della valorizzazione dei monumenti patrimonio Unesco, dalla Basilica, al teatro Olimpico, a palazzo Chiericati”.

ex-macello (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)A dire il vero da nessuna parte è scritto che si debba anche occupare del degrado della città. Però una delega come quella sopra riportata in effetti è un mandato pieno e totale per garantire la bellezza di Vicenza. Eppure il degrado è un aspetto di Vicenza che quasi quotidianamente, da tempo, la stampa locale, assai lodevolmente, sottolinea con servizi giornalistici che, oltre alle descrizioni, recano anche immagini assai deludenti. Ne cito uno per i tanti che porta alla attenzione dei vicentini il Giornale di Vicenza: il degrado, il disordine, la mancanza di ogni cura del giardino del Teatro Olimpico. Il gioiello palladiano che nessun turista rinuncia a visitare, salvo che non lo trovi chiuso. Ma se il degrado, anche di elementi di contorno ma comunque legati, almeno per una vicinanza fisica ai più importanti monumenti vicentini, non attende alla cura del signor Bulgarini in quanto assessore alla crescita, a chi altro spetta l’onere di far si che l’evidente degrado venga eliminato?

giardino-prospiciente (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)E magari non alimentato come appare essere stato quando si è posizionata la modestissima (cerco di essere cortese) rampetta anti barriera architettonica, frutto senza dubbio di buona volontà degli operai e frutto della scarsissima sensibilità dei loro dirigenti, politici e no, a fianco del porticato palladiano di palazzo Chiericati, ovverosia del Museo Civico nonché pinacoteca? Sporcizia attorno ai cassonetti spesso malandati, scritte sui muri, selciati sconnessi, asfalti corrosi magari poco dopo che son stati posati, auto posteggiate dove non si dovrebbe, e altre cose che è meglio non elencare ma che sono comunque presenti. Ogni tanto l’amministrazione provvede ma, almeno a quello che appare dalla cronaca dei mass media, sempre, o quasi, dopo una segnalazione o della stampa stessa o di un qualche cittadino sensibile e preoccupato. C’è da chiedersi se l’intera giunta e magari qualche parte della dirigenza non ha occhi per vedere ne orecchie per sentire. Eppure non manca in città un ospedale d’eccellenza.



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