NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Car-pooling, nuova frontiera del trasporto

di L.P.

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Car-pooling, nuova frontiera del trasporto

Roberto Castiglion, sindaco di Sarego: «La nostra è anche scelta ambientale, vogliamo il più possibile ridurre il numero di mezzi inquinanti in paese»

Da un comune della provincia berica, come quello di Quinto Vicentino che ha già fatto la sua scelta definitiva, a un altro, come quello di Sarego, che sta invece procedendo con cautela, per capire come tali proposte possano essere condivise dai genitori. La scorsa primavera l'amministrazione guidata da Roberto Castiglion (in assoluto il primo sindaco "grillino" eletto in Italia) ha presentato le due nuove iniziative di trasporto scolastico, costituite per l'appunto dal car-pooling e dal pedibus.

Car-pooling, nuova frontiera del trasporto (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«L'intero progetto - precisa il sindaco Castiglion - gode di contributo europeo, tramite la Regione Veneto, per la conciliazione tempi di vita e lavoro, che di fatto copre il costo del software per mettere a regime l'intero sistema di trasferimenti. Da parte nostra l'abbiamo chiamato "Vieni via con me. Una mobilità a misura di bambino". Si tratta di un vero proprio slogan delle politiche di mobilità alternativa scolastica che ha l'obiettivo di ridurre l'inquinamento, ma nello stesso educare al rispetto dell'ambiente e di risparmio, oltre che garantire la socializzazione tra gli stessi alunni. Da parte nostra abbiamo presentato il car-pooling scolastico come l'organizzazione di un sistema di passaggi ad altri bambini da parte dei genitori che vanno a portare o a prendere i propri figli a scuola, mentre il pedibus è una comitiva di alunni guidata da genitori che percorre a piedi il tragitto da e per le scuole e con tanto di orari e fermate prestabiliti. Durante il primo incontro (avvenuto a marzo, cui poi ne sono seguiti altri, ndr.) abbiamo distribuito ai genitori un questionario, dal quale è emerso che circa il 60% dei bambini delle scuole elementari del paese viene accompagnato in macchina, il 21% utilizza la scuolabus, mentre il 19% va a piedi. È proprio quest'ultimo il dato più interessante visto che significa che un bambino su cinque va già a scuola a piedi, comunque un buon punto di partenza».

Il sindaco di Sarego, assieme ai suoi assessori, ha lavorato in questi mesi per avviare il nuovo sistema nel mese di settembre, quando riapriranno le scuole. «Almeno per il momento - tiene a precisare Castiglion - car-pooling e pedibus non sostituiranno il consueto servizio di scuolabus. Le prime scuole che in via sperimentale adotteranno i nuovi servizi di mobilità saranno le primarie di Sarego e di Monticello. quindi almeno per il momento non ci sarà nessun risparmio per le casse comunali, che invece potrebbe arrivare in futuro qualora le tratte degli scuolabus di riducessero o se venissero tolti se tutti si sposteranno su car-pooling e pedibus. Da parte nostra agiremo senza fretta, lasciando a tutti di scegliere liberamente».

 

Willy Della Valle, presidente della categoria AutoBus Operator di Confartigianato: «C’è in gioco la sicurezza dei ragazzi, oltre al tema dell’abusivismo»

Una voce nettamente contraria sul tema arriva da Willy Della Valle, presidente della categoria AutoBus Operator di Confartigianato Vicenza, che commenta con durezza l’idea di ricorrere al car-pooling al posto del tradizionale servizio di scuolabus. «Il tema relativo alla disciplina dei trasporti pubblici - spiega Della Valle - è molto complesso. Prima di tutto dobbiamo considerare la sicurezza stradale e dei passeggeri che trasportiamo. Noi professionisti siamo sottoposti a una rigida normativa in tal senso, che prevede abilitazioni specifiche, controlli sugli autisti e sui mezzi. Tutto ciò a tutela di chi viaggia con noi e dell’intera comunità».

Car-pooling, nuova frontiera del trasporto (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Il car-pooling – la posizione del rappresentante di Confartigianato - non è disciplinato da alcuna normativa, i Comuni che scelgono di utilizzarlo lo fanno prevalentemente per una questione di bilancio. Ma quali sono le verifiche e le misure preventive in materia, ad esempio, di sicurezza? Il personale autista di un autobus è sottoposto a severi controlli antidroga e antialcool, mentre gli autobus scolastici sono revisionati e controllati scrupolosamente dalla Motorizzazione Civile, ogni anno. Nel caso del car-pooling, i genitori che se ne fanno carico, non sono certamente così controllati: ci sarebbe da capire se i loro mezzi sono verificati periodicamente e se sono idonei alla circolazione. Ci sarebbe da verificare se l’assicurazione Rca dell’auto di un privato contempli le coperture per i trasportati nel caso di un servizio pubblico e se siamo nel campo delle azioni di rivalsa assicurativa nei confronti del proprietario del veicolo, nel caso di un sinistro».

«Non dimentichiamoci – prosegue Della Valle - che stiamo parlando di ragazzi e che, a nostro avviso, le verifiche a tutela del cittadino debbono venire prima delle prospettive di risparmio per le casse dei comuni, non inficiando un servizio adeguato e sicuro di scuolabus. Queste sono le domande che gli amministratori dovrebbero porsi, prima di scegliere se abbandonare il sistema di mobilità scolastica disciplinato dalla legge. Inoltre, c’è il tema dell’abusivismo delle professioni normate dalla legge: il genitore che viene “rimborsato” per svolgere sempre la stessa tratta è di fatto un trasportatore abusivo e, pertanto, sanzionabile in quanto tale: oltre che con una pesante multa di qualche migliaia di euro, anche con il fermo dell’auto per tre mesi, e di confisca in caso di recidiva. Per questo motivo abbiamo già segnalato la questione agli organismi preposti al controllo, coi quali abbiamo una stretta collaborazione. Ci auguriamo che tutti questi temi, in particolare quello del presunto car-pooling scolastico, vengano affrontati nel più breve tempo possibile, in particolare per la sicurezza dei ragazzi».



nr. 29 anno XXI del 30 luglio 2016

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