NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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«Terme Recoaro, sicuri del rilancio»

Il sindaco Ceola fiducioso per il ritorno ai vecchi fasti: «Ma ci sono altre offerte turistiche»

di L.P.

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«Terme Recoaro, sicuri del rilancio»

Il rilancio delle terme a Recoaro sembra davvero vicino, al punto che operatori turistici e amministratori locali sembrano poter guardare al futuro con un certo ottimismo. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema, con un'intervista al sindaco Giovanni Ceola che si dice sicuro di un vera ripresa, non solo del settore termale ma anche dell'intero comprensorio a livello turistico, invernale ed estivo.

 

Signor sindaco, per le terme di Recoaro siamo davvero a una svolta?

«Speriamo sia davvero così, sembra proprio esistano tutti i presupposti per un rilancio che possa consentirci di ripartire. Non sarà facile tornare ai fasti di un tempo, quando Recoaro era una delle località termali più rinomate d'Italia e tra le prime in Europa, ma sarebbe importante riavviare un comparto in grado di trainare tutta l'economia locale. Per noi questo vuole rappresentare un punto di partenza, non certo di arrivo».

Dopo l'elezione a sindaco nel maggio 2013 affermò che il rilancio delle terme di Recoaro era la proprietà...

«Assolutamente sì e a tal proposito deve ringraziare i miei assessori e l'intera Giunta che ha lavorato al mio fianco in questi quattro anni. Per la verità anche in campagna elettorale avevamo definitivo questo come l'obiettivo primario. In questo quadriennio, caratterizzato da una crisi congiunturale che non ha risparmiato nessun settore, abbiamo lavorato molto. Mi riferisco agli innumerevoli viaggi a Venezia, in Regione, ma anche con il coinvolgimento di imprenditori, albergatori, rappresentanti delle categorie economiche e tutti i cittadini di Recoaro, perché riteniamo che questo rappresenti un obiettivo di tutti, non solo degli amministratori locali. Da sempre, anche nei testi storici, viene evidenziato che le nostre terme appartengono a tutti i recoaresi».

Perché è fondamentale la riapertura delle terme in questo comprensorio?

«Terme Recoaro, sicuri del rilancio» (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Per il fatto che garantisce la sopravvivenza economica dell'intero comprensorio, che non disponendo di aree industriali e artigianali, può puntare solo sul turismo. E quando si parla di turismo i numeri sono garantiti solamente quando i villeggianti si fermano per più giorni, non salgono solamente per la gita domenicale. Quindi ribadiamo che con l’auspicato rilancio delle terme, ne gioverà l’economia di Recoaro, che ha sofferto in particolare nell'ultimo decennio. Molti dei nostri giovani sono dovuti andare via in cerca di lavoro: il mio sogno è che una parte di loro possa tornare e che il nostro paese sia un'occasione di lavoro, come avveniva un tempo, anche per altri».

In questi giorni sono stati resi i noti i risultati dell’azionariato popolare. Cosa ci può dire?

«È una cosa che compete direttamente alla “Terme di Recoaro spa”, che sarà chiamata a gestire il compendio per i prossimi due anni. Qualche giorno fa a Valdagno ho presenziato alla presentazione del "master plan" del progetto e in quella occasione ho avuto l'occasione di confrontarmi con il presidente della spa (Alberto Camposilvan, ndr.) che non si è voluto sbilanciare, dicendo che per scaramanzia preferiva non guardare i conti correnti. Ora che tutto è stato ufficializzato con la notizia di un centinaio di nuovi soci che hanno aderito, abbiamo avuto la conferma che sono in molti ad avere a cuore le terme di Recoaro e il loro rilancio. Maggiormente il momento attuale deve diventare un punto di partenza».

Lei pensa che la creazione di una "spa" fosse la strada migliore per il futuro?

«Sicuramente era la più percorribile, visto che l'intervento dei privati era indispensabile per un vero rilancio, possibile solamente attraverso investimenti ingenti. Da parte nostra, come amministrazione, da anni cerchiamo di fare da trait d'union, anche con le categorie economiche, a cominciare dagli albergatori, ben disposti ad investire nelle proprie strutture ricettive, se saranno garantite le presenze turistiche. Ma va anche detto che ogni località turistica necessita anche di altre figure, a partire ad esempio dalle imprese edili e artigiane impegnate in interventi di ristrutturazione. L'esperienza ci dice che le località termali di prestigio non lavorano solo nei mesi estivi, ma in un calendario molto più esteso, per diversi mesi, magari escludendo solo quelli invernali».

La politica come si è mossa in questi anni?

«Sicuramente è stato fatto il possibile. Non dobbiamo dimenticarci, in primis, gli sforzi compiuti dalla Regione Veneto che, con i vari assessori che si sono succeduti, ha fatto la sua parte e forse anche di più nel considerare le terme di Recoaro una località termale. Le intenzioni sono chiare: con il lavoro di questi due anni vogliamo dimostrare alla Regione che la scelta fatta è stata giusta e presentarci a quello che sarà il nuovo bando avendo dato prova concreta di saper fare. Il tutto, va sottolineato, in una regione come la nostra che vanta altri comprensori termali, come la zona di Abano-Montegrotto e a Peschiera del Garda, nel versante veronese. In qualche modo si è sempre pensato di creare una rete termale, sfruttando anche le competenze nel settore».

Per il polo di Recoaro si ipotizza anche un centro d'eccellenza per la cura della psoriasi (una malattia delle pelle, ndr.). Voi cosa pensate?

«Anche questo è un obiettivo da portare avanti, così come quello legato alle cure inalatorie, obbligatorie per certe patologie. Questo significherebbe creare nei nostri stabilimenti termali, come lo era negli Anni Cinquanta e Sessanta, un polo medico esclusivo, con la possibilità di allargare la clientela, proveniente a quel punto anche da fuori regione e magari anche dall'estero. Nel contempo ci sarà bisogno di una campagna di marketing ma siamo pronti a presentarci anche nelle fiere del settore nazionali e internazionali».

A livello turistico in che altre direzioni vi siete mossi?

«Lo slogan della nostra lista civica era stato, e naturalmente lo è tuttora, "Recoaro Terme: sport, natura e benessere", a conferma di come la riapertura dello stabilimento termale rappresenti solo una parte del nostro progetto, che è invece molto più ampio. Il nostro comune vanta un territorio davvero straordinario sotto il profilo delle bellezze naturalistiche, basti pensare al territorio montano, anche di alta quota, che comprende i percorsi aperti per gli escursionisti, coloro che praticano trekking e per gli amanti delle mountain-bike. Siamo alle pendici delle Piccole Dolomiti, storicamente questa area ci era riconosciuta non solo per le cure termali ma anche per il fatto di poter trascorrere una vacanza a contatto con la natura e con temperature davvero gradevoli durante l'estate, visto che quasi mai si superano i 30 gradi. Senza dimenticare la possibilità di salire in quota con la seggiovia Montefalcone».

C'è stato un impegno anche a livello sportivo?

«Durante l'inverno, con gli impianti tra i 1.000 e i 1.200 metri, siamo condizionati dalle nevicate, negli ultimi anni è stato problematico anche procedere con la neve artificiale a causa delle temperature troppo miti. Maggiori opportunità sicuramente riguardano l'estate, con la possibilità di fare escursioni o di praticare il downhill, ossia con la mountain-bike che si pratica nei tratti di discesa».

A proposito di sport, un tempo Recoaro era un luogo rinomato anche per i ritiri estivi delle squadre...

«Sono convinto che il nostro comune possa esserlo anche in futuro. Ma va detto che qualcosa abbiamo fatto anche noi: proprio questa amministrazione ha stipulato la convenzione con la Fihp per utilizzare il palazzetto dello sport San Giorgio come centro federale per le nazionali azzurre e gli atleti che praticano hockey su pista e pattinaggio. In questo modo potremo accogliere i ritiri delle nazionali maggiori, giovanili e femminili di hockey, oltre agli eventi di formazione riservati ad allenatori e arbitri e ad alcuni incontri di livello internazionale delle formazioni tricolori, sia per i ragazzi che per la ragazze. Dopo il riammodernamento degli hotel saremo pronti a tornare ad ospitare ritiri delle squadre calcistiche, inutile ribadire che in estate qui il clima è davvero straordinario e non si soffre mai il caldo».

 

nr. 17 anno XXII del 6 maggio 2017

«Terme Recoaro, sicuri del rilancio» (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)





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