NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Valdastico Nord, si aprono nuovi scenari

Prospettive di "rilancio" per la A31 dopo l'elezione in Trentino del leghista Fugatti e l'acquisizione di Abertis da parte di Atlantia

di L.P.

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Valdastico Nord, si aprono nuovi scenari

Con l'accelerazione dei lavori della Superstrada Pedemontana Veneta, che secondo i programmi potrebbe essere conclusa nel dicembre 2020, a beneficarne notevolmente sarà la viabilità vicentina, ma anche quella veneta e del Nordest in generale visto che l'autostrada A4 Serenissima vedrà diminuire il traffico, almeno nel tratto tra Montecchio Maggiore e il Veneziano. Un ulteriore grande opera viaria, al momento "stoppata", ma che rimane negli obiettivi e nelle speranze di tutte le forze economiche e di buona parte degli amministratori, è il prolungamento a nord della A31 Valdastico: nelle ultime settimane dopo l'elezione in Trentino del leghista Maurizio Fugatti e l'acquisizione di Abertis da parte di Atlantia sembrano essere cambiati gli scenari. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto fare il punto della situazione per capire cosa potrà succedere nei prossimi mesi in merito al futuro del proseguimento a nord della Valdastico.


Per lo sblocco a nord della A31 si aspetta da 42 anni: il tratto sino a Piovene Rocchette venne completato nel 1976, era nata la "Pi.Ru.Bi."

È una storia lontana, quasi "antica", quella che riguarda l'Autostrada A31, almeno per quanto riguarda il completamento a nord. Se infatti il tratto a sud è stato ultimato da qualche anno (per la precisione l'ultimo segmento, tra Noventa Vicentina e Agugliaro, è stato aperto al traffico il 31 agosto 2015) l'arteria verso Trento è ancora ferma all'uscita di Piovene Rocchette dal 1976, cioè da quanto, dopo quattro anni di lavori, venne completato il tratto da Vicenza, dove si allaccia all'autostrada A4 Serenissima.

Proprio negli Anni Settanta il tratto berico della Valdastico Nord venne definito in modo scherzoso "Pi.Ru.Bi.", che deriva dalle prime due lettere dei cognomi dei tre politici, tutti appartenenti alla Democrazia Cristiana, Flaminio Piccoli, Mariano Rumor e Antonio Bisaglia (originari rispettivamente di Trento, Vicenza e Rovigo, le tre città che sarebbero state unite dalla A31), i quali vollero fortemente, tra la fine degli Anni Sessanta e i primi Anni Settanta, la costruzione dell'arteria, che è poi rimasta per decenni un'incompiuta. Ebbene da allora sono passati ben 42 anni, durante i quali, soprattutto negli Anni Duemila si è parlato a più riprese del progetto riguardante il proseguimento a nord. Nel febbraio 2010 Attilio Schneck, a quel tempo presidente della Provincia di Vicenza, oltre che presidente dell'autostrada Brescia-Padova, annunciò di aver dato corso a un bando europeo per la progettazione del tratto da Piovene Rocchette all'Autobrennero, con l'innesto previsto nel comune di Besenello, a nord di Rovereto e a sud di Trento. In realtà l'opera non si è mai sbloccata per la forte opposizione delle amministrazioni locali del Trentino, in particolare della Regione, oltre che per la mobilitazione di associazioni ambientaliste (tra cui Italia Nostra e Wwf), che anche nella provincia berica hanno portato alla nascita del comitato "No Valdastico Nord".

 

Nove i comuni vicentini coinvolti nel progetto. Il nuovo presidente della Provincia Francesco Rucco è deciso: «Favorevoli alle grandi opere»

Due anni fa l'opera sembrava essere in rampa di lancio dopo che il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, in visita a Vicenza, aveva dichiarato: «Sulla Valdastico Nord abbiamo trovato l'accordo». Dopo le decisioni assunte dal Cipe, con l'annuncio avvenuto il 10 agosto 2016, la Società Autostrada Brescia-Padova aveva deliberato di dare avvio alla progettazione definitiva del 1º lotto funzionale dell'opera tra Piovene Rocchette-Valle d'Astico della lunghezza di 18.9 Km (dei quali oltre 13 in galleria), interamente in territorio vicentino, attraversando nove comuni della provincia berica, nell'ordine Piovene Rocchette, Chiuppano, Caltrano, Cogollo del Cengio, Velo d'Astico, Arsiero, Valdastico, Rotzo e Pedemonte. Secondo quel progetto (ma ora i costi potrebbero essere aumentati) per la costruzione del tratto vicentino è prevista una spesa di circa 1,2 miliardi di euro, mentre il secondo lotto, tutto in Trentino, ha un costo di altri 1,3 miliardi.

Nel frattempo, Francesco Rucco, eletto da qualche giorno nuovo presidente della Provincia di Vicenza, ai microfoni di Tva Vicenza ha espresso il suo parere positivo. «Da parte mia e da parte della Provincia di Vicenza - le parole di Rucco - ci sarà il massimo sostegno alle grandi opere come la Valdastico Nord, Pedemontana e la Tav: sono arterie e infrastrutture che servono molto al nostro territorio».


Ora in Trentino comanda la Lega, il Governatore Zaia è fiducioso: «Opera fondamentale per lo sviluppo verso l'Europa»

Come detto il motivo principale del mancato proseguimento a nord dell'A31 Valdastico riguarda l'ostracismo da parte degli amministratori trentini che hanno sempre bloccato il completamento dell'opera. Ma ora qualcosa potrebbe cambiare, anche per quanto riguarda gli scenari della politica: domenica 21 ottobre i residenti del Trentino sono stati chiamati al voto, che ha fatto registrato, per la prima volta nella storia dal 1945, la vittoria dei partiti della destra. Il nuovo governatore della Provincia autonoma di Trento è stato eletto il sottosegretario alla Salute della Lega Maurizio Fugatti (sostenuto da altre otto liste di destra) che ha ottenuto il 46,74% dei voti contro il 25,4% raccolti dall'ex senatore del Pd Giorgio Tonini, sostenuto da altre due liste di sinistra e di centro.

Sulla vicenda è intervenuto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, che sul possibile prolungamento a nord della Valdastico, ha parlato durante la puntata d'esordio della nuova stagione di "Prima serata" condotta dal direttore Domenico Basso su Tva Vicenza (e le altre reti televisive venete collegate), andata in onda il 24 ottobre: «Fugatti è un amico, una persona che conosco da sempre - ha spiegato Zaia - e so quali sono le sue idee sulla Valdastico: è un'arteria che va completata. La sua elezione in Trentino non è cosa da poco perchè sinora abbiamo discusso con governatori e amministratori trentini che hanno tergiversato, facendo passare anni senza vedere nulla. Avere ora il Governatore della Provincia autonoma di Trento che dice "Io sono per il completamento della Valdastico", è un aspetto fondamentale».

«Il tema di dove sboccherà la Valdastico in Trentino - ha poi aggiunto il presidente della Regione Veneto - se a Rovereto oppure sotto Trento, a me sembra irrilevante. L'unica cosa che conta è completarla, garantendo così la realizzazione di un valico a nord: pensate la provincia di Vicenza che tra pochi anni può trovarsi in mano tre grandi infrastrutture, collegate tra loro, come l'autostrada A4 Serenissima, la Pedemontana Veneta e l'A31 Valdastico, con una linea diretta tra Trento e Rovigo. In questo modo avremo un nuovo valico sul Brennero, tutto nostro, fondamentale per lo sviluppo verso l'Europa, che nel contempo garantirà minore inquinamento, più sicurezza stradale e ovviamente minori tempi di percorribilità per chi transita in Veneto. Una cosa unica, con questa "partita" stiamo disegnando l'intero Veneto».


Cambia anche la proprietà: la spagnola Abertis, che controllava la Brescia-Padova, è passata sotto il controllo di Atlantia

La notizia era nell'aria da diversi mesi, almeno dalla primavera scorsa, ma l'ufficializzazione è arrivata il 29 ottobre: Atlantia, la società che fa capo alla famiglia Benetton e che è proprietaria di Autostrade per l'Italia, ha definito l'operazione per prendere il controllo del colosso spagnolo Abertis, facendo nascere un colosso mondiale delle infrastrutture che avrà in gestione oltre 14 mila chilometri di autostrade, sparse, oltre che in Italia, in Spagna, Francia e Regno Unito per quanto riguarda l'Europa, ma anche in Brasile, Cile, Portorico, Argentina e India, Regno Unito. Tale l'operazione è destinata a provocare una rivoluzione anche nel sistema autostradale veneto, visto che due anni fa Abertis aveva acquisito le quote della holding autostradale A4 e della concessionaria "Brescia-Padova" che gestisce oltre a questo tratto della Serenissima anche l'autostrada Valdastico e le tangenziali di Vicenza, Verona e Padova.

Nei prossimi mesi c'è da capire come si muoverà Atlantia, che tra le prime mosse si insedierà nel quartier generale della Società Brescia-Padova, all'uscita del casello di Verona sud. Tra i progetti che saranno discussi c'è quello della costruzione della quarta corsia sull'autostrada A4 Serenissima, tra Verona e Padova (che quindi coinvolgerebbe l'intero tratto vicentino, comprese le due gallerie dei Berici) e per l'appunto il completamento a nord della A31 Valdastico Nord, che da anni viene considerata decisiva anche per la stessa proroga della concessione della "Brescia-Padova". Ne sapremo di più tra qualche mese, quando verranno scoperte le carte. Ma le prospettive sembrano (finalmente) rosee.

nr. 40 anno XXIII del 10 novembre 2018

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