Nel giorno di San Bassiano, il 19 gennaio, la riconoscenza della città premierà l’ospedale che porta il nome del santo patrono e gli “eroi” di tutte le strutture sanitarie e delle case di riposo.
A quasi un anno dall’inizio dell’incubo Covid, una scelta doverosa, secondo il sindaco Elena Pavan, attribuire il Premio Città di Bassano a medici, infermieri, operatori dell’Ulss 7 Pedemontana e delle residenze per anziani.
Proprio l’emergenza Covid costringerà a rinunciare alla consueta cerimonia in sala Da Ponte. La consegna dei premi avverrà in modo diverso e inedito: un evento che sarà trasmesso alle 21.15 su TvA Vicenza.
Il Premio Cultura andrà a uno studioso d’arte che porta in alto il nome della città a livello internazione: Davide Gasparotto, dal 2015 direttore delle raccolte di pittura del Getty Museum di Los Angeles.
Dal mondo delle imprese, ecco i tre destinatari dei premi San Bassiano per il loro impegno civico: Adriano Mengotti, ex presidente dei commercianti oltre che guida della storica attività familiare, l’orafo Nino Balestra, fondatore del Museo dell’Automobile, già presidente di quel Comitato per le celebrazioni del Grappa che ha appena donato alla città un lembo di territorio sul Massiccio, e Gianni Menegon: ha avuto risonanza nazionale la sua seconda laurea a Ca’ Foscari dopo l’ictus che lo colpì quasi 15 anni fa.
Per la prima volta anche due riconoscimenti alla memoria: il Premio “Un gesto per la città” a Giannantonio Polita, per anni punto di riferimento del volontario bassanese, e a Fabiola Carletto, responsabile della Cgil attiva fino all’ultimo in molte associazioni.
nr. 03 anno XXVI del 17 gennaio 2021