NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Un futuro al presente che si chiama banda larga

facebookStampa la pagina invia la pagina

Un futuro al presente che si chiama banda larga

Siamo di fronte ad una svolta, quindi, che presenta a chi vuole utilizzarle risorse anche culturali inedita. Come si svilupperà questo settore a cavallo da una parte dell’operatività di un’azienda e dall’altra dei rapporti tra amministrazioni e gestione pubbliche e fruitori dei servizi?

MATTEO SALIN (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)MATTEO SALIN- Quando si parla di digital divide che non è solo tecnologico ma anche culturale dobbiamo uscire allo scoperto e la rete dà questa opportunità; ma proprio per ripulire la rete dall’immagine di un luogo di pericoli il nostro obiettivo è quello di riempirla di contenuti che siano veri contenuti cultuali. Il nostro obiettivo è quello delle regole da rispettare, non sovrapposizioni, che ci sia disponibilità per tutti i fruitori, chiarezza di ruoli e con una distribuzione diretta nel territorio; inoltre che ci sia concorrenza facilitata, che ci sia capacità di usufruire di tutta la fibra disponibile. Il tutto permette di diminuire i costi. Rispettando tutto questo è importante che la pubblica amministrane metta i propri dati on line come ha fatto la Provincia di Vicenza. Documenti, cartelle cliniche, privacy, sviluppo di internet e pubblicizzazione dei dati culturali che ci caratterizzano, come musei virtuali e altro in modo che chi ci viene a trovare sappia prima quali sono le nostre ricchezze. Bisogna stare attenti all’aumento dei digital divide anche in presenza di grande sviluppo di alcune realtà, mentre altre restano al palo. Significa creare una divisione che non ci deve essere. La crescita deve essere rapida ma anche omogenea, progressivamente distribuita e non frazionata perché sarebbe un danno.

LUIS COGO- La nostra strategia di copertura è presto descritta. Non èLUIS COGO (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) solo di Telemar che parlo ma anche degli operatori che fanno parte dell’associazione APPI che fa capo a Confcommercio e che sono operatori locali. La mission è servire il territorio. Soffriamo moltissimo il fattore tempo che per noi è vitale. Dobbiamo spesso correre con le nostre risorse singole. Ognuno fa un piano industriale ognuno si muove singolarmente anche se tutti sappiamo che lavoriamo agli stessi obiettivi. La tecnologia wireless ha dato una mano alla diffusione anche in zone più complesse, ma sempre abbiamo lavorato in accordo con le pubbliche amministrazioni e con tutti quelli che facevano richiesta per l’installazione della banda larga. Sono opere poco invasive ma hanno bisogno di un iter e quindi di aiuto da parte di Comuni e Provincia. La tecnologie come dicevo sono molte più o meno prestanti ma tutte garantite. La rete è molto articolata, si privilegia la zona pianeggiante dove è più semplice realizzarla, poi arrivano le zone collinari e montane. L’imprenditore ha una quota di rischio commisurata rispetto all’attività. I cambiamenti del mercato sono sempre grandi, ma abbiamo comunque collegato alla rete in anticipo rispetto alle infrastrutture tradizionali una notevole quantità di utenti nuovi. Anche l’episodio degli immigrati che se ne sono andati da Valli del Pasubio perché non c’è segnale sufficiente per internet e anche per la telefonia mobile rappresenta un fatto significativo e spiega che cosa rappresenti la possibilità di connettersi alla tecnologia avanzata.

MATTEO SALIN- Chiaro che è un servizio ormai ritenuto all’altezza delle forniture di luce, gas, acqua, eccetera. Una casa dove non si può lavorare con la tecnologia è una casa che forse vale meno anche dal punto di vista commerciale. Se invece è cablata adeguatamente non pone problemi. Il significato di questo episodio non è collegabile agli immigrati quanto invece all’essenza del problema e il problema in certe zone c’è e riguarda tutti non soltanto porzioni di territorio o di popolazione. Ci stiamo aprendo sempre più su un progetto che è quello di internet delle cose con ogni prodotto che avrà un suo codice identificativo e tutti i prodotti saranno collegati tra loro e avremo a disposizione un dialogo inedito. L’importante è che ci sia il mezzo per comunicare. È un cambiamento anche culturale assoluto, fondamentale.

LUIS COGO- Parlando di banda larga e cittadini pensiamo inoltre quanto può servire per la sicurezza, il controllo del meteo, tutto quel che serve a vigilare sulla salute dei cittadini. La videosorveglianza e la sicurezza pubblica stanno facendo un larghissimo uso di questi mezzi e si tratta di una evoluzione costante.

ANNA BIANCO- Quello che cerchiamo è una società migliore, più equa, più giusta, per cui agiamo sempre in questa direzione sia nei progetti che nelle realizzazioni. È una volontà precisa che coinvolge tutti i nostri volontari che in provincia sono più di un centinaio e ci danno idee e aiuto fattivo. I volontari sono motivati e si moltiplicano di giorno in giorno anche perché in Eldy c’è una comunità molto unita in costante crescita che utilizza anche l’area delle chat, nata dal pensare alla tecnologia come a uno strumento per ridurre il digital divide non solo dal punto di vista strutturale ma unendo persone e idee. Da incontri virtuali si può passare anche ad un’amicizia reale e così effettivamente succede quotidianamente in diverse città in tutta Italia e anche in Europa. La tecnologia progredisce anche così. Chi ha cominciato a conoscere internet con Eldy è andato poi avanti e utilizza anche risorse meno semplici, più complicate, un patrimonio che prima per quasi tutti non esisteva. I benefici sono di risparmio di tempo nei servizi on line, nell’avere contatto con la pubblica amministrazione, ma anche con la crescita di contatti umani che è un fatto assolutamente quotidiano. Il cambio di atteggiamento delle persone rispetto alla tecnologia è un fatto culturale indiscutibile. Poter utilizzare questa tecnologia gratuita e accessibile è un beneficio di grande importanza. Fare tutto questo con un’amministrazione pubblica è di evidente vantaggio per tutti dato che si ottengono risultati evidenti e che coinvolgono la vita di tutti.

 

nr. 38 anno XVI del 12 novembre 2011

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar