NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Eco-famiglie, il vero cambiamento parte dalle piccole cose

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Eco-famiglie

Un altro tema che ti sta a cuore è la mobilità sostenibile, il muoversi senza motori. Cosa ci dici a riguardo?

Eco-famiglie (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)"Le nostre città, spesso piccole e con centri storici vivi e meravigliosi, potrebbero fare un grande passo in avanti quanto a benessere, minor inquinamento, qualità della vita se ci fossero più persone che si muovono senza motore tutte le volte che questo è possibile: un piccolo cambiamento culturale e di mentalità che si stenta a fare e che migliorerebbe i consumi di prossimità, quelli nel negozietto di quartiere, nel centro storico del paese. Gli amministratori hanno paura di fare scelte contro corrente, di andare contro gli interessi della maggior parte dei commercianti e si limitano a timide operazioni per tenere buone le parti. Quando mia figlia di cinque anni mi dice "vorrei un mondo ciclabile" mi sento impotente e al tempo stesso in grande contraddizione, come adulto: lei che ha faticosamente imparato a pedalare senza rotelle ora non può muoversi liberamente perché le auto corrono, superano i limiti di velocità anche nei centri abitati, non ci sono strade ciclabili e il quieto vivere considera tutto questo normale. Ci riempiamo la bocca con i diritti dei bambini e poi impediamo loro di pedalare per andare a scuola perché le strade non sono sicure: il diritto delle auto di muoversi in città è lo stesso dei pedoni o dei ciclisti di fare altrettanto. L'utenza debole - pedoni, ciclisti, mamme e papà con passeggini, disabili in carrozzina - dovrebbe diventare un elemento di moderazione del traffico cittadino mentre il più delle volte la loro presenza è considerata un problema".

Scrivi che l'unico rifiuto buono è quello che non viene prodotto. Qualunque scarto, anche se riciclabile o riciclato, alimenta un circolo vizioso di consumo di energia e smaltimento.

"Credo che ognuno di noi possa provare a limitarsi: se lo facciamo tutti il problema dei rifiuti sarebbe davvero più contenuto! Una piccola compostiera da balcone per gli scarti organici, l'acquistare sfuso evitando come la peste tutto ciò che presenta pakaging non riciclabile, l'utilizzo di prodotti durevoli, in ogni campo, soprattutto nell'abbigliamento e nelle calzature, nel mondo dei giochi per bambini. Quando nei supermercati vedo quattro mele su un vassoio di polistirolo e sopra il nylon protettivo penso che sia scandaloso, soprattutto per un frutto che, volendo, si conserva per mesi! Per mangiare quattro mele produciamo tre rifiuti diversi, soltanto noi che siamo l'ultimo anello della catena dei consumi".

Eco-famiglie (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Nel libro c'è una citazione curiosa e anche provocatoria dello scrittore americano Robert Fulghum: "tutto quello che mi serve sapere l'ho imparato all'asilo": perché l'hai scelta?

"Fulghum ha scritto, tra gli altri, un breve testo che mi ha colpito in cui dice che la saggezza non si trova al vertice della montagna degli studi superiori, bensì nei castelli di sabbia del giardino dell'asilo. Lì si impara a dividere tutto con gli altri, a non fare male alla gente, a rimettere le cose a posto, a sistemare il disordine, ad essere consapevole del meraviglioso, a non dimenticarsi di guardare. Tutto ciò che ci serve sapere sta lì, alla scuola dell'infanzia, da qualche parte: le regole, l'amore, l'ecologia, il vivere assennatamente. Non mi do pace a volte quando penso che come adulti, genitori, educatori, lavoratori - in una parola come società - predichiamo bene e razzoliamo male! È urgente fare scelte forti".

Tra famiglia, figli e tutto il resto, dove trovi il tempo per curare anche un blog?

"Il blog è una occasione in più di relazione, di condivisione di idee, un modo per fare amicizie reali. La rete purtroppo non è ancora vissuta per tutti i suoi aspetti positivi. A me ha permesso di fare un piccolo salto di qualità, anche professionale - dopo anni di vita d'azienda mi sono buttata nell'insegnamento a cui abbino un'attività di scrittura e divulgazione sul web dei contenuti che mi stanno a cuore - . Il blog poi è una valvola di sfogo, scrivere ti permette di fare il punto sulle idee, di metterti in gioco. Poi va da sé che tralascio qualcos'altro, come il passare l'aspirapolvere in casa o stirare. A proposito: stirare è un'attività antiecologica e un po' antipatica, farlo solo per l'indispensabile (qualche camicia) ci rende molto più liberi di fare altro!"

 

Elisa Artuso, libera professionista e blogger, si occupa di comunicazione digitale e scrive di ambiente ed infanzia. È socia fondatrice di un gruppo d’acquisto solidale e autrice di www.mestieredimamma.it, un blog-magazine per famiglie amiche dell’ambiente. Vive a Bassano del Grappa.



 

nr. 39 anno XVIII del 9 novembre 2013

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