NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Iscrizione alle superiori: come avviene la scelta?

facebookStampa la pagina invia la pagina

Iscrizione alle superiori: come avviene la scelta?

Ritornando a parlare delle difficoltà organizzative della scuola che si trova a dover far fronte ad un forte incremento di iscrizioni...

MARIA ROSA PULEO- Indubbiamente da una parte debbo dire che questa adesione al liceo Fogazzaro è lusinghiera e significa certamente qualcosa di importante per noi dato che dopo le 15 prime dell'anno scorso forse andiamo ad aumentare ancora. Non voglio essere costretta a mandar via nessuno, non abbiamo indicazioni definitive, ma se vedo numeri elevati devo anche preoccuparmi per quanto come ho detto l'incremento sia lusinghiero perchè è il segnale di una maggiore produttività. Condividendo molto quel che è stato detto finora, aggiungo che secondo me i docenti sono proiettati verso il futuro anche nella consapevolezza di una retribuzione non adeguata e condizioni di lavoro discutibili. Io vedo colleghi che lavorano con grandissimo impegno e smentiscono con i comportamenti quelle voci che tendono a diminuire questa caratteristiche. D'altra parte bisogna anche dire che stiamo entrando nella declinazione giusta del considerare tutto questo come lavoro della scuola e in quanto tale da tenere nella massima considerazione. A scuola aperta con i ragazzi delle medie ho presentato tutte le scuole di Vicenza come ottime scuole ed ho fatto anche capire le difficoltà perchè bisogna sottolineare che l'investimento per le famiglie costituito dalla scelta di un liceo significa parlare grosso modo di dieci anni dall'inizio perchè il liceo presuppone il proseguimento nell'università...

Prospettive strane, tuttavia, per i licei che stanno per vedersi oltre che diminuito il latino se non annullato anche cancellata la filosofia. Questo perlomeno si capisce da varie voci di provenienza ministeriale, tutte peraltro da provare...

ARMIDO_MARANA (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)ARMIDO MARANA- Mi trovo un po' a disagio: come Confindustria dovrei dire alimentiamo gli istituti tecnici perchè nelle nostre aziende abbiamo bisogno di livelli intermedi per la gestione degli impianti; questo dovrei dire specie in questa provincia famosa per meccatronica e altre aree di produzione sofisticate. Invece mi sento di aggiungere che oltre a questo messaggio e apprezzando il valore degli studi umanistici voglio darne altri: le iscrizioni al liceo sono in controtendenza, aumentano e chiediamoci perchè: sarà perchè si stavano studiando gli indirizzi degli istituti tecnici in mezzo a tante voci che si sono trascinate fino a quindici giorni fa quando si è detto non se ne fa nulla e si è rimandato il problema assieme alla sua soluzione, Cosa avrebbero dovuto fare le famiglie? Hanno scelto la parte opzionabile. Tra l'altro l'operazione culturale dovrebbe essere quella di non tagliare più la scuola in due tra umanistici e tecnici e lasciare le professionali in un limbo. I ragazzi debbono sapere che hanno uguale dignità qualsiasi studio vadano ad affrontare e con loro lo debbono sapere le famiglie. Se comunichiamo cose errate la ricezione non può essere che errata. Industria scuola e società civile debbono davvero lavorare assieme e assicurare a tutti dignità di scelte iniziali e di destinazione finale. La situazione va gestita.

SANDRA FONTANA- Anche per noi esiste questo conflitto: la tendenza alla liceizzazione c'è pur sentendola gli artigiani diversamente perchè il mondo dell'artigianato è molto variegato. L'orientamento non sempre centra le tendenze dei ragazzi perchè valuta più che altro gli apprendimenti e non si spinge fino ai talenti. Molti stages e attività di scuola e lavoro rivelano attitudini e potenzialità che sono vere scoperte anche per gli stessi ragazzi i quali fino a quel momento li avevano completamente ignorati. Vorrei che si facesse autorientamento, non pensando a quale scuola si fa, ma come la si fa, non quella che ritengono sia facile, ma quella che ha a che fare con la nostra stessa propensione migliore non cercando di essere sempre garantiti dalle famiglie o di avere percorsi facili. Io lavorerei molto di più sul senso di responsabilità di ciascuno e quindi sulla capacità di scelta che ne deriva.

GIANNI_ZEN (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GIANNI ZEN- Sono tutti discorsi importanti perchè tracciano la prospettiva del futuro; tutto questo lo diciamo ai ragazzi negli open day, ne parliamo; a gennaio ho avuto 800 ragazzi delle medie e a loro ho detto di andare in tutte le scuole a vedere cosa si fa perchè così si capisce la propria attitudine a qualcosa. In questo contesto attuale di crisi per loro non è facile, quindi bisogna aiutarli e supportarli, e bisogna anche avere fiducia nelle indicazioni della scuola media che li ha conosciuti da vicino per ben tre anni. Ma è vero che i ragazzi debbono anche sapere che si stanno giocando in prima persona il loro stesso futuro. Negli altri paesi europei per affrontare un salto di di corso scolastico di questo tipo si deve passare attraverso i test e non attraverso le difficili condizioni di una scelta così come la facciamo noi ancora oggi. In Svizzera al liceo va il 30 per cento dei ragazzi contro il nostro 50: lì si usa il test ed il test parla sempre abbastanza chiaro... Da noi in prima superiore occorre un riorientamento che non vuol dire cambiare scuola ma seplicemente ripensare ad un percorso alternativo.

MARIA ROSA PULEO- Condivido tutto tranne per il tema dei test e il sistema duale. Abbiamo a che fare con la materia prima più interessante e pregiata del mondo, quando un genitore ci porta un figlio consegna a noi la cosa più preziosa che ha. Faccio fatica a credere che un test possa dare la risposta più affidabile in assoluto. Sono poi convinta che forse la scelta del liceo deriva anche dall'incertezza del periodo e credo che questo possa schiacciare la prospettiva delle scelte perchè le difficoltà si vedono e si sentono e una prospettiva di lavoro considerata proprio quando il lavoro scarseggia chiaramente è difficile da immaginare. Concludendo, direi che bisogna soprattutto imparare a studiare, bisogna uscire dalla fissità dei percorsi e occorre che l'orientamento si possa un po' più allargare.

TINA CUPANI- Molti non seguono l'orientamento suggerito, spesso c'è la crisi e c'è l'abbandono del percorso scolastico una volta chiuso il periodo dell'obbligo. La scuola media ha tre anni di conoscenza di quei ragazzi e può valutare la predisposizione di ciascuno con una approssimazione che penso sia abbastanza buona. I percorsi umanistici sono importanti, Rosso e la Diesel assumono gente di provenienza umanistica perchè quel tipo di studio forma a lavorare assieme, a comunicare, a creare, eccetera. Purché il ragazzo abbia una cultura generale ampia, qualsiasi percorso alla fine è buono.

ARMIDO MARANA- Permettetemi di chiudere dicendo che una domanda dovremmo farcela e alla fine risponderci, cioè questa: i ragazzi che escono dalla scuola media hanno raggiunto una capacità di praticare un vero metodo di studio? Hanno imparato a studiare?

 

nr. 07 anno XIX del 22 febbraio 2014 


IN PIAZZA VA IN ONDA SU

NEWS

CANALE 295 DEL DIGITALE TERRESTRE

• IL SABATO ALLE ORE 12:30

• LA DOMENICA ALLE 20:30 (REPLICA)

 

TVA VICENZA

CANALE 10 DEL DIGITALE TERRESTRE E CANALE 832 DI SKY E TIVÙSAT

• IL SABATO ALLE ORE 21:00

• LA DOMENICA ALLE 11:55 (REPLICA)

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar