NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Avventura e sfide oltre qualunque frontiera

I vicentini che si ritrovano impegnati in imprese al limite dell'incredibile sono molti e hanno tutti qualcosa di molto interessante da raccontare - Ne abbiamo parlato a IN PIAZZA con Tom Perry, Giulia Peretti e Mauro Dalla Pozza - Ma dove comincia e si può circoscrivere il rischio di ciascuno?

facebookStampa la pagina invia la pagina

Avventura e sfide oltre qualunque frontiera

(g. ar.)- Forse sul tema del rischio da avventura, con tutto quel che implica, la domanda da cui partire potrebbe essere semplicemente la seguente: ma dove comincia in realtà il rischio che ciascuno incontra nelle proprie imprese e si può fare qualcosa di concreto per circoscriverlo preventivamente ed in modo convincente?

Questo è il punto, se si pensa attentamente al tema proposto da IN PIAZZA per la terza volta nell'arco di due mesi. Il passare delle generazioni ha cambiato in qualche modo il rapporto tra uomo e pericolo, tra volontà di compiere una impresa difficile e l'eventuale sottovalutazione del pericolo connesso.

Sul tema delle avventure e delle sfide oltre qualunque frontiera non c'è pericolo di ritrovarsi sforniti: dalle imprese nel deserto africano e in quello del Tibet, fino alle grandi scalate in Asia e in Patagonia, i protagonisti non si contano anche se continuano a costituire necessariamente una minoranza. Minoranza sì, ma indubbiamente fortissima per le motivazioni ed i rischi che è disposta a correre.

Avventura e sfide oltre qualunque frontiera (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)Un punto di riferimento c'è ed è molto preciso. Mare e montagna hanno offerto ed offrono storie al limite dell'incredibile eppure assolutamente reali, vere. I navigatori solitari così come gli scalatori solitari o comunque gli alpinisti impegnati in imprese impossibili in Himalaya, Karakorum o sulle Ande hanno scritto tutti assieme pagine che pur essendo cronache di vita individuale rimangono come documento comune e assolutamente persuasivo. Descrittivo oltre che persuasivo di che cosa sia in grado di fare un uomo con la sola forza della volontà e delle mani.

Un punto di riferimento a questo proposito, se restiamo alle avventure di montagna rimane sempre Gino Soldà, lo scalatore di Recoaro, capace di salite impossibili in prima assoluta come la sud della Marmolada o la direttissima del Civetta o, ancora, la salita della nord del Sassolungo. La tecnica ed il coraggio di Soldà andavano però in forte armonia lungo un cammino che presupponeva oltre al coraggio anche un altro elemento essenziale, la prudenza, la capacità dij vedere prima che cosa stava per accadere, valutarne i rischi, e con tutto questo anche la presenza e la lucidità di decidere quel che qualsiasi uomo impegnato in imprese estreme: fermarsi e tornare indietro perché non è più possibile in certe condizioni andare avanti.

Proprio Soldà fu protagonista di un fatto che da questo punto di vista è molto esauriente e cioè lo stop che seppe dare a se stesso e a Mario Conforto suo compagno di cordata quando ad un centinaio di metri dalla cima del Sassolungo, già raggiunta qualche mese prima, a causa della perdita del cordino con tutti i moschettoni ed i chiodi decise di tornare indietro. La verità è che poi quell'avvenimento si trasformò in una esaltazione delle qualità di Soldà perché il cammino di "ritorno" avvenne lungo la via tracciata in salita, con i due alpinisti impegnati a tornare alla base della parete camminando come i gamberi, all'indietro.

Forse il tempo trascorso da allora e il moltiplicarsi delle spedizioni del dopoguerra verso Everest, K2 e Ande ha un po' fatto perdere di vista la sostanza delle cose possibili e impossibili anche perché la tecnologia ed il progresso effettivo dello strumento-corpo ha eliminato una delle componenti essenziali di prima e cioè l'uso delle bombole di ossigeno oltre i 6mila metri di quota. A partire da Reinhold Messner ci fu la svolta. Da quel momento in poi è cambiata la storia dell'alpinismo e ne sono cambiati i protagonisti che ora sono decine in tutto il mondo.

Ne parla IN PIAZZA con TOM PERRY famoso per le sue imprese a piedi nudi su praticamente tutte le più importanti montagne del mondo, GIULIA PERETTI, figlia di Tom Perry ed appassionata di cose sportive e infine MAURO DALLA POZZA redattore sportivo di TVA Vicenza.



continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar