NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Avventura e sfide oltre qualunque frontiera

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Avventura e sfide oltre qualunque frontiera

Da dove comincia la passione di Tom Perry per le avventure estreme condotte tutte rigorosamente a piedi nudi?

Avventura e sfide oltre qualunque frontiera (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)TOM PERRY- Sono partito nel 2002 a 42 anni in un momento particolare della mia vita quando ho lanciato questa sfida a partire dalle Piccole Dolomiti; dopo il 12 agosto 2002 ho capito che questa sfida andava più in là, da una cosa goliardica tra amici e invece qualcosa che poi mi ha preso sempre di più. Mi sono chiamato così in omaggio a Tom e Jerry, due personaggi praticamente immortali, pensando che anche il mio personaggio possa continuare per sempre anche se non sarà ovviamente possibile.

Fantasia e creatività sono componenti essenziali: Tom Perry ha reagito prima che arrivassero alle cose che si sanno negli anni più avanti; non è un po' come il ciclismo?

MAURO DALLA POZZA- La montagna accomuna tutti compresi gli uomini del ciclismo anche se sono due categorie molto speciali, due mondi che da diversi punti di vista si toccano pensando forse allo stesso modo anche perché per prepararsi hanno affinità speciali. Tom Perry va anche in bicicletta naturalmente e questo dimostra che appunto il tema è sempre presente. Gli chiederei questo: il tuo gran premio della montagna è evidentemente non in cima come capita in bicicletta, ma in fondo, quando torni al punto di partenza, vero?

TOM PERRY- Sì è vero e quando mi domandano perché mai vado solo in discesa mi tocca spiegare che la discesa viene soltanto quando hai fatto una lunga e faticosa salita, senza dire in più che la discesa è sempre più impegnativa perché dallo sforzo regolare di un passo che sale si passa a tutte le compressioni possibili e difficilissime su ginocchia e caviglie che invece sono tipiche proprio della discesa. Ogni impresa è così, presuppone sacrifici per la parte fisica ma anche per la parte tecnica e logistica. Queste montagne, questi deserti, questo lago salato sono i luoghi sconfinati del pianeta dove non ci sono possibilità di sopravvivenza se si sbaglia: è un mettersi alla prova continuamente. Debbo dire però che è più difficile fare il padre di famiglia che andarsene per il mondo. Quando torni in famiglia devi sapere che devi dare qualcosa di preciso ed essere quello che devi essere senza pretendere di fuggire da te stesso. Direi che quando una persona fa bene il proprio dovere in famiglia è lì che diventa un grande uomo; dopo si può anche andare a cercare altro,a mettersi alla prova davvero magari in condizioni proibitive, però il centro della vita di un uomo è quello che ho detto, dentro la famiglia e alle prese con le cose che per la famiglia si debbono fare.

MAURO DALLA POZZA- Non gli ho mai chiesto se l'hanno preso per matto...

TOM PERRY- Se fai qualcosa al di fuori dei canoni normali della vita quotidiana pensano che lo fai per soldi o perché spinto da problemi psicologici ti inventi cose del genere. Io dico che si sfruttano segmenti della mente che sono ancora ignoti, per questo ho continuato, altrimenti dopo tre anni potevo anche chiudere questa attività. Invece mi sono definito uomo a piedi nudi e ho continuato anziché di continuare a definirmi alpinista scalzo. Quello che si trasmette è importante, è un messaggio che va dritto ai valori umani e per questo bisogna tenerne conto. Ripeto il concetto della prestazione fisica che non si attua senza una preparazione mentale adeguata, serve un autocondizionamento vero per riuscire, vera autoipnosi, e poi c'è la forza di volontà che si fissa nel cervello e passa poi i sui messaggi al sistema nervoso. Rischio? Sì, però... Mi ricordo ancora con preoccupazione i 40 minuti in cui sono rimasto bloccato in discesa sull'Himalaya. In giù il peso carica moltissimo. Era il momento peggiore

Qui c'è una figlia che sicuramente ha dovuto fare qualcosa per rendersi conto di chi aveva di fronte: come sei arrivata ad accettare questo papà speciale?

Avventura e sfide oltre qualunque frontiera (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GIULIA PERETTI- Capire non è stato facile ma è anche vero che per me è stata una fortuna perché ho ricevuto un esempio forte, racconti bellissimi, un suo bagaglio di esperienza formidabile; i suoi racconti non si riducono a questo ma parla della gente dei vari posti in cui va e racconta i suoi dialoghi, la condizione di questa gente, con un discorso che si allarga sempre molto di più ed è una mediazione importante che ti lascia percepire davvero di che cosa stiamo parlando e che qualità di uomo sia mio padre. Cerchiamo sempre di raccogliere i frutti positivi di una situazione così. I benefici veri insomma ci sono, anche se i nostri caratteri sono abbastanza simili e quindi ogni tanto ci becchiamo parecchio. Ma io ho sempre saputo apprezzare molto l'insegnamento che mi ha dato, è stato davvero un messaggio fondamentale per la mia vita di giovane ed è naturalmente un risultato che non posso sottovalutare.

L'effetto padre quindi una volta tanto è positivo. Per i giovani in questa situazione è importante.

GIULIA PERETTI- Tanto più in questo caso perché la crisi ha inflitto proprio a noi più giovani un colpo difficile da sopportare. Credo che non ci fa bene vedere i nostri genitori senza soddisfazione o fiducia nel futuro per questo credo che dobbiamo riuscire a costruire piano piano con le piccole cose, come mi ha sempre insegnato mio padre, badando ai valori fondamentali della nostra esistenza seguendoli perché importante credere nella famiglia o nella generosità o nell'altruismo. Quello che abbiamo attorno è tutto il contrario, c'è troppa superficialità, la gente non ti ascolta e vive immersa in questo mondo molto fatuo, sempre in bilico senza veri punti di riferimento che ti leghino alla realtà. Tutto è precario, dall'amicizia all'amore e naturalmente al lavoro. Ma dobbiamo essere noi a trovare la positività nel fare le cose per andare più avanti che si può. Nella semplicità delle cose credo che si possa ritrovare molto di quel che dice Tom Perry che è abituato ad ascoltare la natura e quel che esiste veramente di autentico.

MAURO DALLA POZZA- L'insegnamento di Tom Perry è che tu dai dinamicità alla tua vita perché questo bisogna fare anziché bloccarsi con i computer e i telefonini, la gente giovane non si parla più, la gioia di fare sport sano è come la gioia di stare insieme.

TOM PERRY- È un po' quello che vado in giro a dire nelle scuole quando mi invitano a parlare ai ragazzi. È l'uso e il rispetto sistematico delle cose semplici a fare davvero la nostra vita, non altro. Inutile sapere tutto dei computer, devi sapere che alla mattina quando ti alzi devi avere energia per vivere e saperla trasmettere, niente viene per caso come sanno benissimo quelli che stanno in campagna. Così si crea una massa di persone staccata dalla realtà e impegnata convulsamente in questo suo tipo di vita che naturalmente non è il mio perché mi pare perfino che abbiamo perduto i sentimenti, non c'è più molta gente che ride. Certo è che un po' fuori tempo mi sento, anche se sono contentissimo di fare quello che faccio. A Canale 5 ho detto una volta che partorire diventa sport estremo, non l'avessi mai fatto: mi hanno tagliato quel pezzo di registrazione. Eppure è vero che perfino i figli non li facciamo più mentre bisogna imparare ad esistere davvero. Io non sono un prete, ma a questo punto sto predicando proprio come un prete, come faccio a dire che non è vero? E guardate che non voglio impartire nessuna lezione a nessuno.

MAURO DALLA POZZA- Riveliamo una chicca: Tom Perry sta per andare a Roma a incontrare Papa Francesco...

TOM PERRY- Stiamo aspettando da mons. Parolin che è il segretario di Stato del Vaticano che ci dia la data esatta dell'incontro perché a Francesco vogliamo portare la statua di Giovanni Paolo II proprio nel momento in cui sarà dichiarato santo. Credo che questo Papa sia una persona semplice e che sarà semplice incontrarlo: ci andrò scalzo ovviamente e sono convinto che forse anche lui avrà questa tentazione, di mettersi alla pari con il non avere scarpe; vive così semplicemente che non me ne stupirei nemmeno per un attimo. È un evento che aspetto con grande gioia e curiosità, l'idea di guardare negli occhi il Papa mi affascina.

 Avventura e sfide oltre qualunque frontiera (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)



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