NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Provincia, strategie e obiettivi

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Provincia, strategie e obiettivi

Stefano Giacomin, sindaco di Creazzo: «Tra le priorità due grandi infrastrutture, Valdastico nord e alta velocità»

Provincia, strategie e obiettivi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Un ruolo determinante all'interno della Provincia di Vicenza lo avrà anche Stefano Giacomin, sindaco di Creazzo, uno dei due rappresentanti della Lega Nord (l'altro è Valerio Lago, primo cittadino di Tezze sul Brenta), che alle elezioni hanno sostenuto la candidatura di Milena Cecchetto, sindaco di Montecchio Maggiore, unica avversaria di Achille variati e capace comunque di ottenere il 36,3% dei voti, ossia più di un terzo.

«Tuttavia a questo punto - la premessa del sindaco Giacomin - ha poco senso parlare di maggioranza e minoranza, sarà piuttosto necessario remare tutti nella stessa direzione. Da parte mi confronterò con lealtà nei confronti di Variati, lui è stato eletto presidente e tale resterà per quattro anni. Detto questo non posso nascondere che negli ultimi anni è mancato un certo feeling tra capoluogo e Provincia, in altre parole mi sarebbe piaciuto che il sindaco di Vicenza si fosse coalizzato con il presidente della Provincia per combattere le battaglie del territorio, anche nelle sedi nazionali».

Lo stesso Giacomin mette in risalto un problema, già evidenziato nelle settimane precedenti le elezioni a Palazzo Nievo, ossia quello della rappresentatività delle varie aree del Vicentino. «La mia disponibilità è stata data - spiega il sindaco di Creazzo - perché ritenevo importante anche i comuni dell'hinterland di Vicenza fossero rappresentati e questo è in realtà è avvenuto visto che tra i consiglieri ci sono anche i sindaci di Costabissara e Quinto Vicentino. C'è da capire, ad esempio, se sono rappresentati i comuni collinari, che hanno esigenze diverse da quelli della pianura. La lista unica avrebbe avuto il merito di consentire a tutti una presenza, invece è avvenuto quanto temuto: l'Altopiano non è rappresentato, come volevasi dimostrare».

Eccoci alle priorità. Il sindaco Giacomin ha le idee chiare: «Sono due i grandi temi. Il primo riguarda le grandi infrastrutture, ossia completamento della Valdastico nord e realizzazione dell'alta velocità, per le quali vanno accelerati gli iter: è un problema che riguarda tutti, Variati ne è ben conscio. Il secondo aspetto fondamentale è il ruolo politico della Provincia che deve avere una regia per rappresentare al meglio il territorio: la nostra è una realtà polverizzata, che rischia di avere una voce flebile. Il confronto con province ci sta penalizzando, attualmente non sono equamente distribuiti».

 

Renzo Segato, sindaco di Quinto Vicentino: «Tre compiti: l'attenzione al rischio idrogeologico e mantenimento di strade e scuole»

Provincia, strategie e obiettivi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Considerando le competenze in capo alla nuova Provincia, ma anche le poche risorse a disposizione, a mio parere sono tre i compiti da perseguire: il mantenimento di quello che l'ente possiede, ossia le arterie stradali e gli edifici scolastici di grado superiore, ma anche una forte attenzione al rischio idrogeologico, vista la situazione complicata del territorio vicentino». È questo il pensiero di Renzo Segato, sindaco di Quinto Vicentino, a sua volta rappresentante del Partito Democratico, che fa parte del nuovo consiglio provinciale.

«È cominciata un'era nuova - ammette Segato - non tutto è chiaro, ma certamente la Provincia, intesa come ente, avrà sicuramente un ruolo di collegamento tra comuni e Regione. Un grosso punto interrogativo, per non dire che rappresenta un forte ostacolo, è legato alle risorse economiche ridotte al lumicino, saranno a disposizione pochi soldi per poter lavorare e raggiungere certi obiettivi. Certamente la nuova legge di stabilità non va incontro agli enti locali e quindi anche alle province, anzi rispetto a quella precedente garantirà ancora meno fondi».

In un commento post-elezioni il primo cittadino di Quinto Vicentino sottolinea, a sua volta, «il dispiacere che ci sia l'Altopiano di Asiago rappresentato, anche se si tratta dell'unico comprensorio in tutta la provincia: complessivamente mi sembra che ci sia una buona rappresentatività. Ossia l'obiettivo, che è anche un auspicio, è quello di lavorare tutti assieme, maggioranza e minoranza compatte, per portare avanti il più possibile le esigenze di tutti».

In attesa del primo consiglio, in calendario come detto il 30 ottobre, il sindaco Segato obietta su un particolare che riguarda la nuova normativa. «Non mi è assolutamente chiaro - conclude - perché i consiglieri rimangano in carica per due anni, quanto invece ricopre l'incarico del presidente è di quattro anni. La ritengo una scelta molto discutibile, anche per il lavoro dello stesso presidente che si trova costretto con un nuovo gruppo di lavoro, quanto magari le cose avevano iniziato ad ingranare in un certo modo. Non mi convince proprio».

 

nr. 37 anno XIX del 25 ottobre 2014



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