NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Uscire di casa e trovarla subito occupata

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Uscire di casa e trovarla subito occupata

Uscire di casa e trovarla subito occupata (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)E CI SONO ANCHE LE FURBATE- Non è raro che di un alloggio popolare usufruiscano famiglie che pure entrate di diritto in graduatoria e ottenuto un alloggio prima o poi rivelano un tenore di vita del tutto sproporzionato rispetto a quello proprio di un inquilino nella condizione di chiedere e ottenere una casa popolare ed un affitto agevolato. Forse non sono così frequenti i casi di uno che paga poca pigione e in garage nasconde una Porsche, ma nemmeno si può dire che non esistano. Va da se' che su questo tema c'è molta chiarezza di idee nel senso che l'azienda Ater non subisce le situazioni, ma si premunisce. Lo fa controllando la denuncia dei redditi dei vari inquilini, cosa a cui ha diritto, ma va oltre. Per smascherare gli immancabili furbetti ci si è rivolti alla Guardia di Finanza, interlocutore ideale per arrivare a capo di realtà bene occultate che rappresenterebbero per l'Ater un problema insolubile: "Noi possiamo controllare la denuncia dei redditi, ma per tutto il resto abbiamo stretto un accordo molto proficuo con i finanzieri il cui compito è giusto quello di controllare se le dichiarazioni corrispondono effettivamente allo stato economico del titolare che firma la dichiarazione dei redditi. La Finanza sa fare il suo mestiere e se ci sono casi controversi o dubbi o ancora: poco chiari si può stare tranquilli che attraverso la documentazione fiscale riesce a trovare la spiegazione di qualunque caso particolare. L'Ater non può fare di più se non segnalare le situazioni meno convincenti e aspettare che si arrivi alla conclusione delle indagini e degli accertamenti. Abbiamo visto che questo accordo con la Guardia di Finanza funziona molto bene e assicura una tempestività soddisfacente degli interventi e quindi della soluzione di un eventuale problema".

VENDITE E RECUPERO DI LIQUIDITÀ- Risulta insomma molto chiaro che uno dei problemi dell'attuale situazione che coinvolge l'economia in genere e il settore edilizio in particolare è per l'Ater proprio quello di rimanere sul mercato in modo competitivo spuntando situazioni e prezzi di acquisto il più interessante sia possibile dando con questo una svolta progressiva non soltanto ai propri compiti di istituto, ma alla stessa impostazione del lavoro che viene rivolto al territorio per continuare ad offrirgli reali possibilità alternative al mercato privato. Mentre si continua a costruire (i cantieri aperti a vario livello di completamento sono come abbiamo già ricordato una mezza dozzina) l'azienda si preoccupa di cercare nel settore dell'edilizia esistente buone occasioni per trasformare l'operazione in nuova offerta per tutti quelli che sono in graduatoria e aspettano la disponibilità di una casa. Quando Scomazzon parlava e torna a parlare come si legge nel prossimo paragrafo di nuove situazioni particolarmente interessanti che riguardano anche le ristrutturazioni importanti come quella della Monte Grappa di Bassano intendeva appunto questo altro aspetto della politica dell'azienda, tesa ad ottenere gli stessi risultati nell'offerta di alloggi sia che si tratti di alloggi nuovi o di alloggi già esistenti. La politica di vendita a condizioni agevolate direttamente agli inquilini che già gestiscono l'alloggio fa parte dell'altra zona di operazioni che guida questa stessa politica. È naturale che dentro questo genere di trattativa rientrino alla fine per stabilire il prezzo di vendita finale tutti i parametri che caratterizzano l'alloggio e la casa in cui si trova. Anche per questo il ragionamento attento sulla sistemazione degli edifici non nuovi e sulla loro manutenzione acquista un rilievo particolarmente preciso e importante quando si arriva al dunque dell'ultima trattativa.

COSTI MINORI CASE PIU' DISPONIBILI- L’Ater di Vicenza mette in vendita i suoi alloggi sfitti. Venticinque unità immobiUscire di casa e trovarla subito occupata (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)liari, oltre a 5 appartamenti di nuova costruzione a Camisano Vicentino, per un valore di vendita di oltre 2 milioni di euro, offerti con un sistema di pagamento agevolato che va incontro alle esigenze di chi non può accedere al credito bancario. La vendita degli appartamenti sfitti sarà gestita secondo il meccanismo della trattativa privata e non prevede l’accensione di un mutuo. Le unità immobiliari, di varia metratura (da 43 a 105 mq), sono offerte a un valore che spazia da 42 mila euro a 91 mila euro. Il metodo di vendita agevolato riguarderà anche 5 alloggi di nuova costruzione in un complesso immobiliare a Camisano Vicentino, nel quale si collocano anche 10 unità adibite a ufficio e una a negozio, escluse, queste ultime, dalla vendita rateale. "Le linee guida di questo Consiglio di Amministrazione -conclude Valentino Scomazzon, presidente dell’Ater di Vicenza – puntano a una drastica riduzione dei costi di manutenzione attraverso la vendita degli alloggi più vecchi e a un miglioramento, attraverso progetti di nuova costruzione, del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Il piano di vendita del patrimonio sfitto, inoltre, ha anche degli importanti risvolti sociali in quanto ci permette di offrire una soluzione concreta all’emergenza abitativa della nostra provincia, proponendo per l’acquisto della casa una via alternativa al mutuo, inaccessibile di questi tempi soprattutto per le fasce sociali più deboli”. I vantaggi che l’Ater di Vicenza intende perseguire con il piano di vendita sono quelli di ridurre i costi di manutenzione e gestione di un patrimonio immobiliare non più strategico, favorire l’acquisto della casa per quanti non possono accedere al credito bancario, finanziare, con il ricavato della vendita degli alloggi sfitti, interventi di nuova costruzione per soddisfare le richieste di alloggio sociale delle famiglie che sono collocate in graduatoria ed infine garantire lavoro alle imprese del settore, gran parte delle quali del territorio, dando una boccata di ossigeno all’edilizia locale per andare incontro alle richieste di edilizia sociale delle Amministrazioni comunali. Gli alloggi sono dislocati su tutto il territorio della provincia: 7 si trovano nel capoluogo, 5 a Bassano, 3 a Valdagno e 2 a Schio.

 

nr. 41 anno XIX del 22 novembre 2014



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