NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Valanga di furti: siamo tutti ostaggi

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Valanga di furti: siamo tutti ostaggi

L'ITALIA SCELTA PRIVILEGIATA- Non fosse abbastanza convincente il racconto del poliziotto che oltre tutto fa anche il sindacalista, ecco un'altra parabola di non poca efficacia molto utile a spiegare che aria tira su questo argomento e dalle nostre parti. L'Italia è una terra felice e costituisce la prima scelta per chiunque abbia voglia di praticare il furto. Dice il nostro interlocutore del successo ottenuto attraverso alcune intercettazioni telefoniche operate sul numero di un personaggio proveniente dal Medio Oriente e che si teneva sotto controllo per altre questioni, come il possibile reclutamento di aspiranti terroristi o il traffico di esseri umani di qua e di là del Mediterraneo. Le conversazioni telefoniche dell'indiziato erano tutte rivolte a prepararsi il terreno. Parlando della possibilità di mettere su una bella organizzazione di ladri internazionali ha detto testualmente che l'Italia "la migliore delle scelte perché anche se ti prendono fai un paio di giorni e te la cavi con una denuncia a piede libero". Come dire -e lo sottolineava subito dopo- che di emigrare invece in Francia Germania o Gran Bretagna non se ne parla neppure: "Lì se ti prendono ti danno sei o sette anni di prigione. Meglio l'Italia...". Ecco tra le altre piacevolezze qual è il privilegio del nostro paese per quanto riguarda le correnti di ladri e compagnie associate che decidono di emigrare per rifarsi la vita e il portafogli. La frequenza maggiore degli immigrati a rischio di furto -lo dicono le statistiche nazionali- vede in testa almeno tre gruppi: dagli albanesi ai rumeni per finire agli zingari o ad altre nazionalità dell'est europeo. La specializzazione particolare consiste la maggior parte delle volte nell'incaricare del furto o giovanissime donne o addirittura minorenni. In questo modo le conseguenze penali sono comunque più attenuate dall'età dei protagonisti che spesso rientrano nella competenza o dei tribunali dei minorenni o dei servizi sociali. L'altra specializzazione a quanto pare più in crescita è quella del pendolarismo del furto: le bande sono composte da elementi che vivono lontano da dove vanno a commettere i furti. Numerose e preparate comitive che si dedicano allo stesso modo al furto negli appartamenti come al furto di auto di grossa cilindrata destinate all'esportazione clandestina dopo essere state smontate e rimontate una volta a destinazione. L'iniziativa dei Comuni insomma sarà anche un palliativo però almeno promette una qualche consolazione alle vittima di una delinquenza in frenetica attività pronta a colpire senza troppi scrupoli chiunque e dovunque.

Valanga di furti: siamo tutti ostaggi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ALTRA POSSIBILITÀ: ANCI E RANGERS- Roberto Andriolo è al vertice dell'ANCI, l'associazione che raccoglie le amministrazioni comunali. Dice che l'iniziativa della polizza assicurativa antifurto mediata dal Comune è sicuramente una delle possibilità praticabili, è la più recente, mentre nel frattempo si è pensato anche ad altro proprio per dare alla gente la sensazione di una sicurezza del territorio meno arrangiata e precaria di quanto non sembri. I Carabinieri competenti nel territorio del Basso Vicentino (Agugliaro, Noventa e dintorni) hanno a disposizione una sola auto di servizio per coprire le esigenze di venti Comuni: "Chiaro che alle forze dell'ordine non possiamo chiedere il miracolo di trasformare in sorveglianza continua e puntuale dappertutto una situazione di mezzi e di organici che è quella che è: venti Comuni con un'auto di servizio... Senza contare che ogni volta che si verifica una esigenza particolare in provincia quei pochi militari che coprono il nostro territorio vengono chiamati a svolgere altrove il loro servizio e naturalmente in questo modo si smantella anche quel poco di sensazione di sicurezza su cui possiamo contare. L'ANCI sta guardando anche a questo esperimento nel Veneto con la polizza assicurativa e anche qui ad Agugliaro prenderemo in dovuta considerazione i risultati quando ci saranno, ma nel frattempo abbiamo sentito il bisogno di pensare a qualcosa di tempestivo ed utile e così ci siano rivolti ai Rangers per la sorveglianza. Il che vuol dire creare una situazione di maggiore controllo specialmente indirizzata a scoraggiare prevenire o reprimere appunto il problema dei furti nelle abitazioni. Prima abbiamo firmato una convenzione con i Rangers poi modificata perché all'inizio la cosa non era molto piaciuta alla Prefettura. Ora però che tutto è stato chiarito abbiamo alcune pattuglie che circolano regolarmente sul territorio. La scelta è stata fatta sul modello attuato a Padova dove mi pare che i risultati siano positivi. Vedremo come andrà, nel frattempo anche come ANCI non trascureremo di valutare a che risultati porterà l'iniziativa delle polizze assicurative anti-furto dato che tutto può essere utile ad ottenere una diversa sensazione di sicurezza della gente rispetto a quanto accade intorno a noi".

LE ASSICURAZIONI ASSICURATE O NO?- Dopo di che la parola spetta alle aziende assicurative chiamate in questo caso a studiare polizze misurate sia sulla base dei prezzi segnalati e scelti dai primi Comuni che hanno aderito per primi all'iniziativa. Piero Fantin, da anni sindacalista di punta dell'associazione che comprende le agenzie assicurative in tutta la provincia, dice che i pro e i contro di un'idea come questa si valutano sempre con molta prudenza anche perché il materiale contrattuale prevedibile da considerare è talmente smisurato che davvero non è facile su due piedi trovare una risposta immediata alla domanda se questo tipo di contratto possa avere o no un futuro importante anche dal punto di vista della resa economica: "Quello che mi dice la mia esperienza e quella dei nostri colleghi è che la massa dei furti in abitazione ha raggiunto tali livelli che davvero mi risulta calcolare preventivamente se è conveniente o non conveniente accettare questo genere di contrattazione. Sappiamo tutti che i furti sono continui così come è chiaro per tutto che soltanto in una minima parte, direi irrilevante, si riesce ad impedirli. Io so personalmente di un laboratorio di pasticceria con negozio svaligiato già due o tre volte senza che si sia mai saputo chi ne è stato il responsabile, così come so di altri negozi, abitazioni e attività varie che hanno subito e subiscono la stessa cosa. Il fatto che i Comuni intervengano con un contributo è indubbiamente una novità positiva, ma debbo dire che almeno considerando oggi come oggi tutta la questione mi pare che l'entità del rischio sia molto importante".

Come dire che a quel prezzo e con quelle modalità pensare di ricavarne un utile economico sembra un qualcosa di molto opinabile e comunque da considerare in tutti gli aspetti possibili perché l'eventualità di ritrovarsi dentro una fase conflittuale al momento del risarcimento non pare così campata per aria. E la materia da discutere, quando si tratta di furti in appartamento, sconfina facilmente nel danno morale. Proprio quello che non si può risarcire...

 

nr. 06 anno XX del 14 febbraio 2015



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