NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi

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Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi

Renzo Segato, consigliere delegato all'ambiente della Provincia:

«Per il lago di Fimon confermato il finanziamento di 250 mila euro da parte della Regione Veneto»

Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Al "capezzale" del lago di Fimon c'è (da sempre per la verità) la Provincia di Vicenza che nonostante i tagli e la riduzione dell'attività continua a sostenere la causa.

«Circa un mese fa - spiega Renzo Segato, consigliere delegato alle risorse idriche e all'ambiente - c'è stato un incontro in Municipio ad Arcugnano, con la presenza oltre che degli amministratori locali, anche dei vertici del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta e dell'assessore regionale Roberto Ciambetti, che è stato uno dei promotori del vertice, convocato per discutere dei problemi ma soprattutto per stilare un piano che possa garantire un futuro non solo allo specchio d'acqua ma anche all'area circostante. Come noto proprio la Regione ha delegato la Provincia alla supervisione del lago di Fimon, garantendo i fondi necessari».

«La novità principale degli ultimi giorni - aggiunge Segato, eletto nella "nuova squadra" dell'ente berico come sindaco di Quinto Vicentino - è stata la conferma del finanziamento regionale pari a 250 mila euro per il lago di Fimon, dei quali 170 mila destinati alla Provincia e i rimanenti 80 mila euro al comune di Arcugnano. Dubbi in tal senso non ce ne sono, visto che è già stato definito il crono-programma: entro la fine di aprile firma della convenzione con la Regione, entro fine giugno l'approvazione del progetto definitivo, entro fine settembre la presentazione del progetto esecutivo ed entro la fine dell'anno il via dei lavori. Tra le opere principali previste c'è anche l'intervento sperimentale di contenimento della biomassa, finalizzato alla tutela dell'ecosistema acquatico. Ma sono previste anche azioni di miglioramento dell'area e delle zona circostanti lo specchio d'acqua, tra cui la costruzione di nuove casette sistemazione dei percorsi pedonali, delle staccionate e dell'area di accesso. Gli interventi relativi al parcheggio sono invece a carico del Comune».

«Per quanto riguarda la Provincia - conclude il consigliere delegato alle risorse idriche e all'ambiente - nel bilancio 2015 sono stati inseriti 20 mila euro, necessari per lo sfalcio dell'erba e la manutenzione delle aree verdi».

 

Piergiorgio Xodo, presidente Lega Navale di Vicenza:

«Situazione migliore rispetto ad un anno fa, ma sarà necessario

lo sfalcio della piante acquatiche prima dell'estate»

Un velato ottimismo arriva dai vertici della Lega Navale di Vicenza, che vanta la gestione (assegnata dalla Provincia di Vicenza nel 2008 per una durata di dieci anni) per le barche a vela al lago di Fimon. Proprio la presenza delle piante acquatiche, definite più sbrigativamente ma erroneamente "alghe", ha rallentato l'attività nell'ultimo triennio, che è stato necessario sospendere nei mesi estivi più caldi. da inizio giugno a fine agosto, quando avviene una proliferazione dentro l'acqua.

Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Quest'anno le cose vanno decisamente meglio - precisa Piergiorgio Xodo, presidente dell'associazione (è stato eletto alla massima carica lo scorso 12 dicembre) e capitano di lungo corso - nel senso che siamo già riusciti ad allestire due regate, la prima disputatasi domenica 15 marzo e la seconda domenica scorsa 29 marzo: la prossima è invece in calendario per domenica 12 aprile. Lo scorso anno, proprio negli stessi giorni, eravamo disperati in quanto, a causa del caldo scoppiato già all'inizio di marzo, ma complice anche un inverno mite e anomalo, non era stato neanche possibile iniziare l'attività».

Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Tuttavia i vertici dell'associazione, che vanta la sede sociale in piazzale Giusti 23 a Vicenza e la sede nautica proprio al lago di Fimon, non si sentono tranquilli. E invocano l'intervento dello sfalcio delle piante acquatiche in tempi brevi. «Come detto la situazione attuale - aggiunge il presidente Xodo - è positiva, ma la paura è che all'improvviso possa scoppiare il caldo e far mutare la situazione nel giro di poche settimane. Noi siamo in contatto quasi quotidianamente con il comune di Arcugnano, ma anche con Provincia, Regione e Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, che rappresentano i nostri referenti. L'acquisto della barca, modello harvester, per lo sfalcio è relativo ad un finanziamento della Regione Veneto per 70 mila euro, risalente al 2013: speriamo davvero che possa entrare in funzione per garantire lo svilupparsi di tutte le attività anche d'estate».

Anche la Lega Navale è una "vittima" dell'innalzamento del livello dello specchio d'acqua. «La nostra casa in legno, adibita a sede nautica - conclude Piergiorgio Xodo - si trova sul livello della sponda: quando venne costruita avevamo chiesto al Comune di Arcugnano di sistemarla mezzo metro più in alto, ma non ci fu concesso. Alla luce degli ultimi episodi torneremo a chiedere questo spostamento».

 

Daniele Longhi, ricercatore Università di Parma:

«Il lago di Fimon richiede una serie di accorgimenti,

ma le piante acquatiche sono fondamentali per l'ecosistema»

Chiudiamo questa carrellata con Daniele Longhi, ricercatore del Dipartimento di bioscienza dell'Università di Parma, che a livello nazionale rappresenta uno dei migliori gruppi che si occupano di ricerca sugli ambienti acquatici. La collaborazione con la Provincia di Vicenza, iniziata qualche anno fa, ha portato ad una serie di sopralluoghi all'interno del lago e il recupero di campioni poi analizzati in laboratorio.

«Il nostro dipartimento - spiega il dottor Longhi - è stato coinvolti per due obiettivi principali, ossia quello di cercare di comprendere le cause dell'eccessivo sviluppo delle piante acquatiche e da cosa è stato determinato e in secondo luogo quello di individuare la strategia di gestione delle piante stesse. Quello che è emerso in maniera evidente è che il lago si trova in uno stato delicato per quanto riguarda la gestione e richiede una serie di accorgimenti fondamentali per la sua sopravvivenza. Si tratta di una situazione abbastanza complessa: in sostanza possiamo dire che quello di Fimon vista la profondità abbastanza limitata più che un lago assomiglia molto di più ad una palude, che richiede una serie di attenzioni e quindi di strategie per la sua stessa sopravvivenza».

«Dalla nostra relazione finale - aggiunge il ricercatore dell'Università di Parma - emerge che la presenze delle piante acquatiche è fondamentale, quindi vanno tenute sotto controllo ma non eliminate, come mi sembra sia poi la strategia con l'utilizzo di un natante per lo sfalcio periodico. Proprio il controllo di questa situazione è fondamentale per l'ecosistema, in parole semplici per garantire la vita all'interno del lago dove la vegetazione risulta fondamentale per la qualità dell'acqua. Non dimentichiamoci che il lago di Fimon vanta un sistema ambientale di pregio, ma che va tutelato con grande attenzione».

 

nr. 13 anno XX del 4 aprile 2015

Arcugnano "ostaggio" del lago e dei fiumi (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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