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Piera Moro, direttrice del Villaggio SOS di Vicenza. «Il nostro è un modello pilota, che sarà esportato anche in altre sedi italiane e mondiali»
Entusiasta e nello stesso tempo molto impegnata nel progetto "Pane Quotidiano" è anche Piera Moro, direttrice del Villaggio SOS Vicenza. «Per noi si tratta di un sogno realizzato ma anche di uno storico punto di partenza - spiega la signora Moro, amministratrice molto apprezzata anche per essere sindaco di Marano Vicentino - in quanto si tratta di un progetto, in grado di creare e portare risorse. Si tratta di un modello pilota ben congegnato, che sarà esportato anche negli altri Villaggi SOS sparsi in Italia ma eventualmente anche in altri parti del mondo. Non è un caso infatti che nell'ambito di un coordinamento internazionale, a Vicenza è previsto l'arrivo di ragazzi provenienti anche dall'estero che saranno ospitati per degli stage, proprio con l'obiettivo di imparare e poi riproporre il progetto nelle loro realtà. Ma attenzione, l'idea del forno è solo la prima e una delle attività possibili: con la stessa strategia si potranno portare avanti progetti, ad esempio, con orti o frutteti, attraverso la coltivazione di prodotti di vario genere».
Quello che nascerà a Vicenza sarà un progetto ambizioso. «La produzione della cooperativa sociale - conferma la direttrice del Villaggio SOS Vicenza - si colloca nella fascia di alta qualità. Verranno utilizzate farine speciali e poco diffuse nel mondo della panificazione, con un'attenzione costante all'eticità e alla sostenibilità della produzione e verso coloro che soffrono di particolari intolleranze alimentari, proprio con lo scopo di non lasciare nulla al caso e poter rispondere a qualsiasi esigenza».
L'obiettivo, di fatto già riuscito, è quello di creare una “squadra” di lavoro specializzato in grado, a sua volta, di insegnare il mestiere ai successivi lavoratori della cooperativa. «Ci piace l'idea che il pane e tutti i prodotti che la nuova cooperativa sfornerà, abbiano come punto di origine lo stesso luogo dal quale ai nostri ragazzi spiccano il volo. I nostri quattro giovani soci-lavoratori saranno uno splendido esempio di vita per i bambini più piccoli e per gli altri ragazzi che si stanno avvicinando alla maggiore età. La rivendita verrà ospitata nella Basilica Palladiana, lato Piazza delle Erbe, e verrà curata e gestita da altri quattro ragazzi e ragazze del Villaggio SOS. Il progetto esecutivo e l'arredamento potranno vantare la prestigiosa firma dell'architetto Flavio Albanese. In questo locale si allestirà anche uno spazio per la degustazione dei prodotti da forno abbinati ad altre eccellenze culinarie del nostro territorio, dalle colazioni mattutine, alla degustazione di pane e sughi, fino agli aperitivi serali. La vendita dei prodotti avverrà anche attraverso la distribuzione in alcuni ristoranti del Vicentino, presso i mercati rionali della città e altre panetterie della provincia».
Bruno Scortegagna, vice direttore del Villaggio SOS Vicenza: «Progetto già avviato con i corsi di addestramento riservati i primi cinque ragazzi»
Bruno Scortegagna, vice direttore del Villaggio SOS Vicenza, è già da tempo al lavoro per questo progetto, la cui macchina organizzativa ha preso avvio. «Siamo già al lavoro - conferma Scortegagna - visto che i corsi di apprendimento sono iniziati e proseguiranno anche nei prossimi mesi. La formazione del personale sta già avvenendo grazie al lavoro un panettiere professionista, che ha 48 anni e oltre 30 di esperienza alle spalle, che sarà guida e maestro per i ragazzi coinvolti: si tratta di una persona di grande cuore che ha deciso di licenziarsi dal luogo in cui lavorava per sposare il nostro progetto, che si è preso a cuore, per avviare l'attività ma soprattutto per far crescere i ragazzi. Il forno e il resto dell'attrezzatura sono già stati collocato all'interno della nostra struttura in un ambiente già predisposto con aspiratori e tutte le migliori condizioni di sicurezza: qui ci sarà il laboratorio di produzione e da qui poi partirà il pane, destinato al negozio e quello che sarà venduto ad altri privati. Senza dimenticare che comunque un notevole quantitativo quotidiano servirà comunque sia per i nostri ospiti che i dipendenti delle nostre strutture».
Sono cinque, almeno in questa prima fase, i giovani, tra cui una ragazza, coinvolti nel progetto. «Si tratta di ragazzi - spiega Scortegagna - accolti al villaggio SOS nelle comunità o nei progetti autonomia. Non si è trattato di una scelta casuale ma ben ponderata: uno di loro, un ragazzo di origine colombiano, sta frequentando la scuola alberghiera e quindi il lavoro che andrà ad intraprendere sarà di fatto lo sbocco degli studi da lui scelti. Anche gli altri quattro si è trattato di una scelta fortemente voluta, come dimostra il fatto che tutti loro hanno frequentato con ottimi risultati un corso per pizzaioli, organizzato dall'Accademia della pizza di Sandrigo e finanziato dalla Chiesa Valdese grazie ai contributi avuti dall'8 per mille».
La stessa professionalità riguarderà anche il negozio di piazza delle Erbe. «Anche in questo caso - conclude il vicedirettore del Villaggio SOS Vicenza - ci affideremo ad un professionista di provata esperienza, che avrà il compito di guidare il negozio e di insegnare ai ragazzi l'arte dell'accoglienza e i tanti segreti. L'idea non è infatti solo quella di creare un punto vendita, ma anche di uno spazio per mangiare e bere. Per scelta non venderemo alcolici, né vino né birra, non solo per una scelta etica vicina alla nostra associazione, ma anche per non danneggiare i locali che si trovano in zona: a pochi metri si trova infatti il "Grottino", non vogliamo creare nessun tipo di concorrenza».
nr. 16 anno XX del 25 aprile 2015
