NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il caldo ha fatto male, ma ora si va a caccia... di acqua

Dal consorzio Alta Pianura Veneta. il più grande della regione, che si estende tra Vicenza Verona e Padova toccando il confine con Rovigo, arrivano dati straordinari sulla capacità di far fronte ai periodi difficili per salvaguardare oltre alle colture agricole anche il territorio ed i canali che danno vita alla fauna e alla flora - Monitoraggio continuo contro i prelievi abusivi

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Il caldo ha fatto male, ma ora si va a caccia... d

(g. ar.)- Estate e siccità, estate e necessità di rimediare ai danni effettivi e concreti che la mancanza di acqua -più o meno marcata a seconda delle annate- vengono provocati alle colture agricole e quindi ai raccolti: nel caso presente mais, vigneti e frutta in generale stanno soffrendo gravi carenze al pu8nto che la mancanza di un'organizzazione preventiva e di ausilio provocherebbe danni economicamente molto rilevanti. In chiusura di tutto questo discorso c'è l'intervento del presidente di Coldiretti Cerantola a spiegare i punti essenziali della questine ed a chiarire anche quanto l'equilibrio del territorio sia ancora una volta scandito dalla fragilità di una condizione che ha sempre e comunque bisogno dell'opera e dell'intervento dell'uomo perché in caso contrario le vie di soluzione sono quelle del rapporto duro tra condizioni ambientali e meteorologiche da una parte e dall'altra capacità delle colture di arrivare a fine corsa senza risultarne compromesse.

Il caldo ha fatto male, ma ora si va a caccia... d (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Dell'opera di prevenzione e cura che l'uomo ha messo a punto nel settore dell'agricoltura allo scopo di preservarne il prodotto si occupano i consorzi di bonifica e nel caso specifico di Vicenza parliamo del Consorzio Alta Pianura Veneta che comprende grosso modo tre provincie, è il più esteso del Veneto ed è anche il risultato della fusione di altri consorzi. La presenza di questa sentinella sul territorio dimostra come vedremo tra poco che è tanto rilevante da rendere possibile un controllo fattivo che alla fine raggiunge il risultato prefissato e cioè quello di salvaguardare i prodotti agricoli e di sorvegliare il territorio. Il che non vuol dire che tutto questo basti a garantirci dai danni dei grandi fenomeni meteorologici o che eviti i problemi pesantissimi di una carenza di acqua come quelle provocata dalle settimane di caldo soffocante senza precipitazioni di inizio estate. È certo però che questo lavoro rappresenta un argine di prima importanza e dimensione a sviluppi ancora peggiori dei fenomeni più gravi rendendoli almeno controllabili. È indubbiamente un lavoro pesante e costante che il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta svolge con risultati certi.

LE FUNZIONI DEL CONSORZIO- Costituito con deliberazione della Giunta Regionale nel 2009, esplica le funzioni ed i compiti che gli sono attribuiti dalle leggi statali e regionali con particolare riferimento alla bonifica e all'irrigazione, alla difesa del suolo e dell'ambiente, alla tutela della qualità delle acque e alla gestione dei corpi idrici. In particolare, c'è da dire che le attività consortili sono tese a garantire l'allontanamento delle acque meteoriche, nonché l'adduzione e la dotazione delle acque irrigue su un comprensorio idraulicamente definito. Infatti la Legislazione regionale dispone che ai Consorzi vengano affidate in concessione l'esecuzione di opere pubbliche di bonifica, delle opere idrauliche e delle opere relative ai corsi d'acqua naturali pubblici non classificati che fanno parte integrante del sistema di bonifica e di irrigazione; assicurandone anche la manutenzione e l'esercizio. Il Consorzio deve partecipare all'elaborazione dei piani territoriali e urbanistici e ai piani di difesa ambientale contro gli inquinamenti, oltre a collaborare all'azione pubblica per la tutela delle acque destinate all'irrigazione e di quelle defluenti nelle reti di bonifica. Come dire che non c'è praticamente angolo del territorio che in qualche modo non debba essere sottoposto al controllo e alla cura dell'uomo e delle organizzazioni che tecnicamente se ne debbono occupare.

Il caldo ha fatto male, ma ora si va a caccia... d (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)CONTROLLO SU 98 COMUNI- La potenzialità del consorzio si esprime con i semplici numeri, come sottolinea il presidente Silvio Parise: “Il nostro territorio di competenza comprende 30 Comuni della provincia di Verona, 63 della provincia di Vicenza e 5 della provincia di Padova arrivando a lambire il confine con quella di Rovigo. È il consorzio più esteso del Veneto e questo presume sempre una capacità di intervento moltiplicata con la fusione in un corpo unico di altri consorzi come il Riviera Berica, il Medio Astico, l'Adige-Guà, ecc. Chiaro che per occuparci di questo territorio abbiamo bisogno di una efficienza particolare in termini di tecnologie, conoscenze della materia e personale da impiegare. A proposito del personale debbo dire che ne va esaltata la professionalità veramente speciale: abbiamo un organico di 150 persone, 100 delle quali sono sul territorio a lavorare in interventi diretti e tempestivi. Nei momenti di punta come il periodo del grande caldo e quello che stiamo esaurendo in questo momento il nostro personale è arrivato a fare turni per tre giorni consecutivi con un dispendio di energie ed una generosità che non hanno neppure bisogno di essere descritte tanto hanno contribuito a fare quel che c'era da fare, ,contenendo i danni, prevenendo dove si poteva, rimediando dove era possibile a situazioni difficilissime come quella dei canali che causa della secca e della mancanza di ossigeno rischiavano praticamente tutti di vedersi distruggere sia la vegetazione che il patrimonio ittico. Invece posso dire che siamo riusciti ad evitare il peggio e ora sono convinto di aver superato il momento più difficile. Non tutto è ancora passato, ma un buon lavoro lo abbiamo fatto e lo stiamo continuando, non credo che ci si debba aspettare altri grossi problemi”.

SEGNI PREMONITORI E CRISI- La sottolineatura del presidente Parise circa la capacità del consorzio di presentarsi a fare argine in favore del territorio comprende anche altri due punti: il primo riguarda le previsioni che erano state avanzate a fine primavere e che poi si sono rivelate esatte, il secondo è invece relativo all'opera di controllo in atto e che si affinerà sempre più nel tempo comprendendo nella globalità delle operazioni sia il monitoraggio minuto delle fonti d'acqua, sia l'utilizzo di mezzi tecnologici particolarmente sofistica come i droni. Per quanto riguarda il primo punto Silvio Parise dice che già a fine primavera era stata stilata una lista di punti che costituivano la premessa per gli interventi da eseguire: “Prima di tutto ci siamo accorti subito che stava cominciando un periodo di calura molto forte con vento caldo, nessuna precipitazione ed il pericolo concreto poi verificatosi che si stava andando incontro ad uno stato di siccità della terra assolutamente pericoloso; in particolare l'assenza quasi totale di piogge in luglio, un fattore abbastanza anomalo, che ha suggerito che l'allarme doveva essere ancora più forte. I rimedi sono tutti concentrati sull'irrigazione, ma certo ci sono anche fasce di territorio in cui l'acqua è cronicamente più scarsa. Così ci siamo preoccupati di sviluppare un piano di intervento che ha previsto rifornimento di acqua dove più era necessario, ma anche qualche bella discussione con l'Enel che a protezione dei proprio bacini in Trentino blocca l'afflusso di sufficienti risorse idriche a valle e perciò provoca in parte anche il problema  più generale che abbiamo riscontrato qui da noi nel territorio del consorzio. Siamo riusciti anche su questo versante ad ottenere quel che ci serviva e possiamo dire che le colture hanno avuto un po' di respiro. Di sicuro è stato un periodo molto difficile e lo posso dire anche per esperienza personale dato che sono io stesso agricoltore e mi occupo quindi direttamente di tutti i problemi connessi con la mancanza di acqua per le coltivazioni. Sono danni economici sempre molto pesanti”.



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