NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Caldogno ricomincia da tre

di L.P.

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Caldogno ricomincia da tre

Che giudizio può dare della costruzione del nuovo centro equestre e come questa grande opera potrà consentire lo sviluppo futuro di Caldogno?

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LUNARDI: «Sicuramente creerà notevoli disagi ai residenti per il grande afflusso di mezzi e di persone, oltre ad una viabilità caotica, dovuto alle numerose manifestazioni (non solo equestri) che sono previste. Il luogo è alquanto infelice! Non si poteva prevedere la realizzazione dell’opera in una zona meno impattante e già dotata di viabilità adeguata? Magari bonificando un'area degradata? Pensiamo di si. Non riteniamo che l'opera porterà lo sviluppo commerciale locale tanto decantato anzi, arriveranno probabilmente operatori commerciali ambulanti esterni e provvisori per le singole manifestazioni che pagheranno un compenso al privato per l'area occupata».

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)FERRONATO: «Il centro equestre rappresenta per la nostra comunità una opportunità di sviluppo e crescita e soprattutto di valorizzazione ambientale. Le premesse sono innanzitutto le garanzie. Garanzia che l’impatto ambientale sarà sostenibile e come da accordo sottoscritto tra regione/Comune/promotore porterà ad una tutela dell’ambiente esistente e una valorizzazione complessiva dell’area. Garanzia del beneficio pubblico, l’accordo prevede una serie di infrastrutture per la viabilità lenta (piste ciclabili) collegate al centro , che collegheranno il capoluogo con la frazione di Rettorgole e Cresole. Prevede inoltre spazi pubblici quale un grande parco e una sala polivalente, aperti al pubblico negli orari di apertura del centro. Prevede ingresso gratuito a tutte le manifestazioni sportive di carattere nazionale. Prevede utilizzo per circa 8 giorni del palazzetto da parte del comune. prevede l’organizzazione di fiere e mostre domenicali, favorendo la partecipazione dei nostri operatori locali. prevede il pagamento di oneri di urbanizzazione importanti per il comune, che potranno finanziare altre infrastrutture necessarie al miglioramento della qualità di vita nella nostra comunità. Oggi incontrare opportunità di sviluppo attraverso proposte di promotori privati è quasi impossibile. Le uniche riguardano la possibilità di realizzare grandi strutture di vendita alimentare, noi siamo contrari rispetto a queste proposte. Riteniamo che il centro equestre sia invece una proposta di qualità e grande valore, e sicuramente porterà grandi benefici a tutta la nostra comunità».

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LUNARDELLO: «Del centro equestre non possiamo che dare un giudizio negativo, visto che rappresenta la cosa sbagliata nel posto sbagliato. Non si può oggi nel 2016 pensare di sacrificare una zona verde bellissima e naturalistica con il pozzo di captazione dell'acqua potabile sopra, sacrificandola, cementificarla, stravolgerla ed inquinarla per gli interessi economici di un soggetto che ha già visto il comune di Dueville rifiutare giustamente lo stesso progetto. Dal punto viabilistico, un dramma, perché, ribadisco, sorge nel posto sbagliato e senza una viabilità sufficiente con strade strette e pericolose. Devo desumere, che si vogliono spendere poi tanti soldi dei cittadini per sistemare la viabilità al servizio di un'opera privata. Il Consiglio Veneto, evidentemente “distratto o ingannato” dai costruttori, propositori del centro ippico, ha approvato, sbagliando l'interesse regionale. A nostro parere il centro ippico nasconde in realtà una nuova speculazione edilizia su quella zona. Per concludere il centro ippico non è sviluppo ma guadagni di un privato. Per Caldogno è un danno: ci opporremo con tutte le nostre forze».

Un'altra opera importante riguarderà il secondo stralcio del bacino di laminazione a nord: cosa ne pensa a proposito?

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LUNARDI: «Si tratta di un'opera regionale già definita nei minimi particolari ed in fase di ultimazione. Il collaudo confermerà la valenza dell'opera stessa. Sarà nostra cura valorizzare l'intera area sotto il profilo naturalistico, in collaborazione con le associazioni interessate, con i cittadini di Scartezzini e Capovilla e attraverso il dialogo con i Comune di Villaverla per possibili benefici che ne potrebbe trarne».

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)FERRONATO: «La sicurezza idraulica diventa realtà ora e per sempre con l’entrata in funzione a pieno regime del bacino di laminazione che diventerà anche sicurezza psicologica per i nostri cittadini così duramente colpiti durante l’alluvione del 2010 ma al tempo stesso un grande polmone verde vivo ed attivo con la pista ciclabile sugli argini di 7 Km. Tutto questo reso possibile dalla condivisione tra amministrazione di Caldogno, proprietari dei terreni e dalla Regione Veneto. Finalmente un opera utile ma al tempo stesso fruibile, da una parte dai coltivatori e dall’altra dalla cittadinanza».

Caldogno ricomincia da tre (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LUNARDELLO: «Il bacino è ora in parte realizzato. Ma a noi non risulta che sia stato realizzato secondo il progetto iniziale e vogliamo approfondire perché è stato cambiato e in che modo. Poi, abbiamo anche dei grandi dubbi sulla sua sicurezza e in particolare sull'esecuzione delle dighe, che hanno dei punti critici a parere di alcuni esperti. Valuteremo tutto con la massima cura e vigileremo in continuazione perché non possiamo permettere mai in nessun caso che alcune vite umane siano messe in pericolo. Se i dubbi non saranno fugati, riteniamo prudente e necessario sgomberare, in caso di riempimento del bacino, le case nelle posizioni ritenute critiche».

 

nr. 19 anno XXI del 21 maggio 2016

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