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Se verrà eletto sindaco quali sono le cose che vorrebbe realizzare nei primi cento giorni?
BONTORIN: «La primissima cosa, seppur simbolica, sarà ricolorare di bianco le strisce dei parcheggi, ora gialle in quanto riservate solo alle auto degli amministratori. Studieremo in modo approfondito la situazione lasciata dalla precedente amministrazione per individuare tutte le iniziative e le decisioni, ad esempio il Centro diurno anziani, da mantenere, migliorare o rafforzare. Deve essere instaurato un tavolo di confronto immediato con tutte le associazioni che operano a Romano (delle quali ad oggi non abbiamo nemmeno un serio censimento) affinché si lavori tutti in un'unica direzione. Andrò a dialogare con tutti i comuni limitrofi, per capire progetti in corso e futuri dove Romano d'Ezzelino possa, partecipando attivamente, trarne vantaggio. Attiveremo tutte le procedure, le verifiche e gli incontri necessari per la "Romano social card" affinché sia operativa quanto prima. Inizieremo a studiare con la Polizia municipale e le forze dell'ordine i punti strategici per installare telecamere fisse di sorveglianza. Io e la mia squadra cominceremo a muoverci sul territorio per la creazione dei comitati di frazione. Chiederò un incontro urgente con la proprietà e tutti gli attori ancora coinvolti nell'Area Fratelli in quanto la situazione di degrado e insicurezza degli stabili non è più accettabile».
LORENZATO: «Considerato l'emergenza sociale che i nostri cittadini stanno vivendo quotidianamente, soprattutto se penso alla sicurezza, alla mancanza di lavoro, alla necessità di spazi e luoghi di aggregazione sociale, credo sia irrispettoso parlare di cento giorni. Sarà mia cura intervenire dal primo giorno di lavoro assieme alla mia squadra cercare di porre rimedio a questioni irrisolte di primaria importanza per la vita ed il futuro di Romano: ci tengo a dichiarare in modo inequivoco che il primo atto ufficiale da sindaco sarà una comunicazione al Prefetto ed a tutti gli organi interessati all'argomento, che Romano d'Ezzelino durante il mio mandato, non sarà mai la casa per scaricare "disperati, profughi, clandestini e potenziali terroristi", a carico dei cittadini del nostro amato comune. Con la mia amministrazione chi volesse fare affari con la disperazione non troverà di certo terreno fertile per i loro interessi. Se penso ad un opera attesa da troppo tempo credo che l'avvio della pratica per la realizzazione della rotatoria sull'incrocio semaforico in zona Spin sia assolutamente improrogabile, cosa peraltro praticabile andando a recuperare il progetto già approvato dalla Provincia nel 2004. Altra iniziativa della nostra amministrazione sarà quella di avviare un confronto con gli organi competenti per l'acquisizione dell'area antistante la chiesa di Romano capoluogo, area dove è stato parzialmente edificato una struttura definita non a caso ecomostro, stabile peraltro attenzionato da organizzazioni malavitose, realizzando al suo posto finalmente una piazza che la frazione e non solo aspettano da tempo. Un segnale che voglio dare subito è dire basta ad uffici di rappresentanza come quello del primo cittadino costosi e irrispettosi delle persone che magari hanno perso il lavoro e chiedono aiuto, è un dovere morale quello di accoglierli in luoghi più sobri dove si possa dimostrare anche materialmente che si può amministrare la cosa pubblica con serietà e umiltà».
RONCHI: «1. Apertura nuovo bando per il Bonus Ecocasa sicura (5° edizione). 2. Avvio Centro diurno anziani con soldi ricevuti dalla Regione Veneto di 1 milione e 91 mila euro. 3. Istituzione del Fondo rotativo comunale con l’Artigianfidi diretto ad aiutare le piccole imprese artigiane del nostro comune che necessitano di liquidità aziendale per investimenti tecnologici, innovazione del prodotto, formazione del personale, interventi in tema di sicurezza ed ambiente, imprese femminili e Start Up. 4. Realizzazione pista ciclopedonale che collega via Carlessi alla Fornace di Romano. 5. Riapertura bando sostegno attivo al lavoro per inoccupati con implementazione dei progetti: siamo stati uno dei comuni pilota nel Veneto finanziato dalla Regione, dalla Provincia, dalla Cassa di Risparmio di Padova e da Etra inserendo circa 200 persone in nuovi posti di lavoro. Da sottolineare che, frutto di questa politica, attualmente solo tre sindaci siedono al tavolo di lavoro provinciale: il sindaco di Vicenza, di Schio e di Romano d’Ezzelino. È un fatto che parla più di tante chiacchiere, come quelle che si sentono relativamente alla circostanza che il comune potrebbe diventare intermediario del lavoro, azione vietata dalla legge. Mi stupisco che chi si candida a governare il nostro comune non sappia le elementari regole che disciplinano un così delicato settore, rischiando di compromettere l’azione del nostro comune e nel contempo di far perdere tempo a chi è alla ricerca di un'occupazione».
Quali sono le altre tre priorità del suo eventuale mandato?
BONTORIN: «Premetto che, a mio giudizio, l’insediamento di una nuova amministrazione abbia l’obbligo di valutare il lavoro del precedente mandato e debba comunque mantenere ciò che di buono è stato realizzato per il paese, nella visione della continuità amministrativa a medio-lungo termine. Una nostra priorità sarà sicuramente dare maggiori spazi all'Ulss 7 per attivare la Medicina di gruppo integrata, quindi incontrare anche i dirigenti e i medici coinvolti. Mi batterò in conferenza dei sindaci e non solo, affinché l'ospedale di Bassano mantenga il maggior numero di servizi o strutture complesse (ad esempio lo "stroke unit vitale" in caso di ictus) vicine al territorio. È impensabile il depotenziamento del nostro ospedale con il trasferimento al Santorso di gran parte dell’attività medico sanitaria: certi progetti che penalizzano il territorio e la popolazione devono essere combattuti con tutti i mezzi. Un’altra priorità sarà affrontare e cercare assieme agli enti preposti una soluzione definitiva alla viabilità dell’incrocio di Spin. Terzo, ma non ultimo argomento prioritario, è sicuramente il rilancio del settore turistico-sportivo, ora completamente dimenticato, che vuole la trasformazione del territorio da luogo di passaggio a luogo di villeggiatura, con la previsione di sviluppo di tutto il relativo indotto economico-commerciale».
LORENZATO: «Una tematica che mi sta particolarmente a cuore è la piccola e media impresa, sarà perché ne faccio parte da vent'anni: non si capisce perchè l'amministrazione pubblica a tutti i suoi livelli non possa dimostrare vicinanza anche materiale alle piccole imprese dei vari settori, quindi abbiamo pensato di integrare un servizio gratuito a favore di tali soggetti per fornire consulenza fiscale a tutte le vittime residenti a Romano del fisco ed Equitalia che con la loro azione devastante sta uccidendo la prima risorsa economica del nostro paese. Altro tema di primaria importanza il sociale rivolto principalmente alla terza età: un comune come Romano d’Ezzelino deve intervenire in modo capillare su tutte e quattro le frazioni creando sinergie con le parrocchie assieme alle sue strutture peraltro sotto utilizzate, dotandole di risorse economiche e strumenti normativi per permettere una migliore più efficace fruibilità anche logistica ai nostri anziani. Lo sport in questi ultimi anni ha subito come pochi un degrado di attenzione da parte dell’amministrazione uscente: sarà nostra priorità rifondare dalla base un tavolo di confronto con tutte le società presenti intervenendo economicamente sulle manutenzioni necessarie alle infrastrutture (palestre, centri sportivi, attrezzature varie e sedi idonee), tutto questo per ridare la giusta dignità ad un settore strategico per la formazione dei nostri giovani e non solo».
RONCHI: «1. La sicurezza. Mantenere alti gli standard di sicurezza del nostro comune con una politica di particolare attenzione per quel che riguarda il monitoraggio delle aree pubbliche, l’abbandono rifiuti, la circolazione stradale e i controlli da parte della polizia locale su chi chiede di venire ad abitare a Romano d’Ezzelino perché noi vogliamo essere sicuri dell’identità e della professione di chi sceglie di venire ad abitare nella nostra comunità. 2. Avvio del Bonus “La mia Prima casa”. A tutti i cittadini italiani che abitano o che scelgono di abitare in questo comune (con un reddito complessivo familiare non superiore a 50 mila euro) questa amministrazione comunale si impegna a pagare le spese del notaio e le spese di istruttoria del mutuo per l’acquisto della prima casa. 3. Realizzazione unica pista ciclopedonale che collega tutto il territorio ezzelino da nord a sud. Un arteria ciclopedonale che ha il suo punto di arrivo nel parco di Villa Negri, in prossimità delle scuole medie, e che permetterà di poter visitare il nostro comune in bicicletta o a piedi in tutta sicurezza passando per i luoghi di memoria ezzeliniana».
