Prosegue la stagione del cartellone di prosa del Teatro Comunale di Vicenza con una commedia brillante scritta nel 1942 da Peppino De Filippo dal titolo “Non è vero ma ci credo” e di cui fu fatta una trasposizione cinematografica nel ‘52. Questa versione è diretta da Michele Mirabella e vede come protagonista principale Sebastiano Lo Monaco e Lelia Mangano De Filippo nella parte della moglie Teresa. La vicenda ha come perno la superstizione atavizzata del protagonista, Gervasio Savastano, capitano d’impresa che si fa condizionare da quella che diventa una vera e propria nevrosi. Non nomina nemmeno il venerdì o il numero 13 e 17 e si convince che il nuovo impiegato, Alberto Sammaria, poiché ha la gobba, sia foriero di eventi gioiosi e propizi di qualsiasi tipo, e che addirittura abbia influenza sui fenomeni atmosferici come far tornare improvvisamente il sole. Il giovane altro non è che il fidanzato di Rosina, la figlia di Savastano, e ha escogitato l’espediente di indossare una gobba finta sotto la giacca per sfruttare la superstizione del futuro suocero al fine di ingraziarselo per poter sposare la ragazza. L’allestimento scenico richiama gli anni del boom economico con un bellissimo mix di mobili anni ’20 e anni ’60 e una televisione che rimanda musica di quel periodo, da l’“Allegro” dalla “Sonata VI in la maggiore” del clavicembalista napoletano Pietro Domenico Paradisi (una delle famose melodie dell’“Intervallo”) ad un’altra celebre musica utilizzata come sigla di chiusura dei programmi Rai, “Saturno” di Roberto Lupi. L’interpretazione degli attori è trascinante, e il tema, pur trattandosi di una commedia leggera scritta molti anni fa, rimane attuale e aderente alla società di oggi in cui non è difficile trovare, forse oggi più di allora, diverse ma analoghe espressioni di ansie così totalizzanti. Abbiamo incontrato Sebastiano Lo Monaco, trascinante protagonista della commedia ed è intervenuto Alfonso Liguori, che ha interpretato la parte dell’avvocato Donati.