NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Lettere dal fronte russo

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Biscotto

Al di là della parentela, perché ha voluto ricordare un semplice soldato tra i tanti su quel fronte?

Biscotto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"La parentela, più che la spinta a scrivere, ha giocato un ruolo importante perché è proprio dal fratello di Michelangelo, don Leone, che ho ricevuto le lettere e le cartoline che mi hanno permesso do tracciare la tragica parabola di un soldato. Ma è stato anche lo spunto da cui partire per analizzare le cause remote che hanno portato al conflitto e, via via, arrivare a stendere, a mo' di saggio, le mie riflessioni sulla insensatezza della guerra e sulla maniera scriteriata e dilettantesca della nostra partecipazione al conflitto".

Perché ha scelto l'iconografia filatelica e da cartolina per illustrare le pagine?

"La scelta di utilizzare materiale filatelico come francobolli, cartoline postali e franchigie militari, quindi materiale che ha l'impronta dell'ufficialità dei vari paesi emittenti, in realtà ha più significati. Innanzitutto, scusando la mancanza di modestia, ritengo di essere un buon conoscitore della materia e poi, avendo a disposizione il materiale, ho ritenuto buona cosa non presentare materiale di repertorio, che ormai si ripete a iosa in ogni pubblicazione di questo tipo. Ma il motivo più importante è sicuramente la volontà di dare una motivazione ufficiale a quanto da me asserito su preparazione militare e armamenti".

Quali furono i veri aspetti drammatici delle vicende umane di quei giovani così lontani da casa?

"Ovviamente la lontananza dalle famiglie e l'ostilità di un ambiente sconosciuto e straniero. Ma anche scoprire lentamente che la guerra non era un'avventura eroica e che il nemico che si aveva di fronte era solo un poveraccio che cercava di difendere la propria terra e il proprio paese. Del resto, anche per non tirarla per le lunghe, basta leggere, tra le righe di quanto scrive, il nostro Michele Dal Grande e vedremo che da un entusiasmo iniziale per la scoperta di nuovi luoghi e paesi, si arriva nella fase finale ad un gelido silenzio, molto simile a quello delle steppe innevate russe".

La Storia dei libri di scuola ci ricorda date ed fatti delle guerre, ma tra le pagine di libri come il suo si colgono tutta l'insensatezza e il dramma della guerra: qual è il suo pensiero in proposito?

Biscotto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Tucidide, lo storico greco delle Guerre del Peloponneso ci ammonisce: Guai a quei popoli che tradiscono, con l'oblio, la memoria dei propri caduti in guerra, perché sarebbe l'inizio e la causa della proprio decadenza. Ecco, è proprio la tragedia di quei morti, che colpiscono la nostra umanità, a darne la misura dell'insensatezza della guerra. Ma la memoria umana è qualcosa di labile, che sfuma facilmente. È indispensabile la parola scritta per perpetuarne la tragicità".

Qual è l'emozione più importante che ha provato scrivendo il libro?

"La scoperta che, anche nelle situazioni più drammatiche non mancano episodi di umanità e solidarietà sia tra soldati che civili, come altrimenti cogliere il senso dell'episodio, narrato nelle ultime pagine del libro, dove si parla di una madre russa che, dopo essergli stati uccisi i figli in guerra, accoglie nella sua isba un soldato italiano nemico e gli fa da madre?"

Che messaggio si sente di dare a chi oggi, pensiamo ai giovani, scopre per la prima volta quelle vicende?

"Prendere fortemente sul serio la scoperta fatta e non accontentarsi. È indispensabile approfondire la tematica per scoprirne tutti i risvolti. Magari facendosi consigliare, oggi esistono ottimi storici che ci permettono di approfondire con cura ogni tema".

 

Silvino Biscotto ha sempre vissuto a Zermeghedo. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Rossi di Vicenza ha iniziato a lavorare in un'azienda del gruppo Valbruna e poi in altre. Oggi padre e nonno, si è occupato anche dell’amministrazione del Comune facendo il Consigliere e l'Assessore dal 1965 al 1979 e poi il Sindaco dal 1980 al 1995. Per circa otto anni, dal 1985, è stato presidente del Consorzio di Depurazione acque Montebello-Zermeghedo (oggi Consorzio Medio Chiampo). La pensione gli ha dato l’opportunità di occuparsi di temi quali la lettura, la filatelia e la scrittura.

 

nr. 04 anno XIX del 1 febbraio 2014

Biscotto (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar