NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La voce dei “Concati” in un libro

Gianni De Franceschi mette insieme in un volume spunti di storia e di vita di un quartiere, oggi il più popoloso di Thiene, il tutto corredato con foto d’epoca e il coinvolgimento di 241… concati

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Thiene Conca

Dopo il successo della mostra e del libro La Conca di Thiene: Una storia da raccontare, pubblicato nel 2011, il thienese Gianni De Franceschi ci riprova e presenta l’opera La Conca racconta: ricordi raccolti dalla viva voce dei Concati. Come recita il sottotitolo, si tratta di spunti di storia e di vita corredati da foto d'epoca, frutto di un lavoro certosino che l’autore ha compiuto in questi anni e che è stato premiato Thiene Conca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)da una dovizie di informazioni grazie alla collaborazione dei vecchi e nuovi abitanti del quartiere. Il libro, presentato in un'affollata serata all'Auditorium Fonato di Thiene, racconta la storia della Conca, come dichiara lo stesso autore, in un viaggio tra piacevoli ricordi ed intense emozioni. L'autore ha raccolto una quantità cospicua di testimonianze, di storie, di personaggi d’altri tempi e tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la preziosa disponibilità di moltissime persone anziane e non, che hanno raccontato le loro memorie. È un viaggio nel passato per scoprire le proprie radici, perché conoscendo il passato si può capire il presente e guardare con entusiasmo al futuro. Il libro nasce da una ricerca di oltre due anni che ha permesso a De Franceschi di reperire 200 foto inedite, cento delle quali riprodotte nel libro: 241 sono le persone che hanno collaborato prestando materiale ed informazioni, 85 le interviste compiute per la realizzazione del volume, 1200 i nomi citati, 1150 le famiglie presenti nell’elenco che correda il volume. Un’ampia sezione è dedicata alla parrocchia che è sempre stata il fulcro della vita sociale del quartiere. “Ringrazio Gianni De Franceschi – afferma il Sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto - che ci propone questo secondo lavoro. Chi ha avuto la fortuna e, aggiungo, l’onore, come è capitato anche a me, di nascere e vivere in Conca, rimane per sempre un 'concato' nel suo cuore, anche se gli avvenimenti della vita lo possono portare lontano. Per questo, rivivere attraverso le pagine di questo libro i ricordi, i luoghi, gli avvenimenti e i volti delle persone e dei personaggi della mia infanzia e giovinezza, è stato per me, ma penso lo sarà per tutti i concati, un entusiasmante viaggio a ritroso nel tempo, quando sicuramente eravamo più poveri, economicamente parlando, e con molte meno comodità di oggi, ma pur sempre dignitosi e, forse, più sereni e spensierati. Oggi la Conca è molto cambiata ed è diventata il quartiere più popoloso di Thiene, ma non vedo solo nuove strade e tante case in più, vedo anche e soprattutto tante brave e laboriose persone che continuano ad impegnarsi per migliorare la qualità della vita del quartiere e, di conseguenza, anche dell’intera nostra bella città”. Il nome Conca - scrive l'autore nell'introduzione - probabilmente trae le sue origini dall’iniziale conformazione del terreno. Tale denominazione risale al 1300. Dove ora sorge la Chiesetta di San Girolamo, il terreno era più basso rispetto a quello circostante e spesso invaso dall’acqua. Thiene Conca (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Per portare a livello questa “conca” furono necessari innumerevoli carri di terra e ghiaia. Inizialmente con il nome Conca si identificava una piccola area che andava dalla Piazzetta Martiri della Libertà all’incrocio con via S. Filippo Neri. In seguito il nome è stato esteso a tutto un quartiere che nel corso degli anni è diventato il più grande e popoloso della città. Attualmente i punti di confine sono: angolo via Dell’Eva/via G. Marconi, via Gombe/via dei Trifogli, ostarìa da Amo/via Val Cismon intersezione con via Genova, via S. Gaetano/lato sud del Bosco/via dei Tigli, il lato sud di via Vanzetti, via Rasa, via De Marchi. L’attuale via Chilesotti si chiamava contrada Salnitro, perché fra la proprietà della famiglia Chilesotti e la Conceria Munarini, fino a metà dell’800, c’era un impianto per la produzione di salnitro, prodotto utile e ricercato per la produzione della polvere da sparo. Sotto a delle tettoie,veniva ricavato con la fermentazione delle deiezioni degli animali e con l’aggiunta di acqua prelevata dalla vicina roggia. La Rosola (Rozzola), piccola roggia, che proviene dalla zona di Carrè e che attraversa la Conca, a metà di via Chilesotti all’incrocio con via S. Filippo Neri, nel 1935 esondò per una brentana dopo abbondanti piogge. Con i suoi maleodoranti liquami (serviva infatti anche come fognatura) inondò tutte le povere abitazioni più vicine dopo aver rotto in più punti i deboli argini appena fuori dal muro di cinta dell’Istituto Nordera. Spesso, quando aumentava la quantità di acqua, da sotto il muro di cinta dell’Istituto uscivano varie cose, fra cui i palloni dei ragazzi che vivevano all’interno. All’inizio di via S. Filippo Neri, davanti alla corte Tiraneli, c’era un ponticello in legno eliminato quando la roggia è stata coperta. L’acqua della Roggia di Thiene, proveniente dal Monte Summano e da Santorso, passa per il centro della città, attraversa il nostro quartiere e poi, nel retro dell’azienda Brusamarello in via Masere si congiunge alla Rosola, passa sotto la ferrovia ed infine, a sud dell’aeroporto, va a confluire nella roggia Verlata a Rozzampia. Anche per attraversare questa roggia, dietro alla chiesetta di S. Rocco, c’era un ponte in legno con delle alte balaustre. Fino agli anni ’50, lungo la via Chilesotti, c’erano solamente tre lampade pubbliche: una all’angolo con la Piazzetta, una all’incrocio con via Cul del Saco (S. Giovanni Bosco) ed una all’angolo con via S. Filippo Neri. Su molte abitazioni, vicino alle sgangherate porte d’ingresso, c’erano delle targhe in latta con impresse alcune regole da rispettare: tenere pulito, non sputare per terra, non bestemmiare. Abbiamo incontrato l'autore in occasione della presentazione.

Thiene Conca (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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