NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Cielo fosco, noir in salsa vicentina

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Cielo fosco

La storia e i personaggi sono solo frutto della sua fantasia o si è ispirato a qualcosa di “reale”?

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Tutto è di mia fantasia, con l'eccezione di qualche riferimento a fatti di cronaca che tuttavia non rientrano direttamente nella trama principale. Anche i personaggi sono nati dalla mia mente e nel descriverli non mi sono ispirato a nessuno. Quando descrivo un personaggio cerco di immedesimarmi nello stesso, tentando addirittura di assumere il suo punto di vista e le sue motivazioni, anche quando queste sono discutibili o addirittura abbiette. L'ispirazione per il romanzo nacque dopo la lettura del libro Fantomas. Pensai quindi di creare una sorta di Fantomas che si muovesse nella realtà vicentina. Ciò che invece è reale è la descrizione della città e del mondo produttivo vicentino. Tanto per fare un esempio, un colloquio di lavoro presso un'azienda che si occupava di test su materiali metallici mi servì come base per la creazione della Te.Ma.Bu. descritta nel romanzo.

Dai tempi del Commissario Pepe con Tognazzi il suo è uno dei rari gialli ambientati a Vicenza: pensa che la città si presti a questo genere oppure è più adatto ad altri generi letterari?

"Il genere giallo non conosce limiti di ambientazione. Solo per fare un esempio: alla fine degli anni '60 qualche funzionario della televisione tedesca pensò di creare una serie televisiva poliziesca ambientata in Germania. Nonostante l'ostilità di molti che consideravano la Germania inadatta all'ambientazione di un giallo, il progetto proseguì portando alla nascita prima della serie di successo “Der Kommissar” (inedita in Italia) e, successivamente, del ben più noto Ispettore Derrick. A parer mio Vicenza non solo può prestarsi all'ambientazione di un romanzo giallo, ma presenta molteplici spunti grazie alle sue specificità. Si può vederla come la piccola città di provincia con i suoi scheletri nell'armadio, ma anche come il capoluogo di una delle province più industrializzate d'Italia, per non parlare della sua dimensione internazionale, rafforzatasi dopo il potenziamento della base americana e l'arrivo della Gendarmeria Europea. Non si può infine dimenticare che Vicenza è stata teatro di fatti di cronaca nera anche efferati tra i quali, solo per fare un esempio, il delitto di due frati da parte degli adepti del famigerato gruppo Ludwig negli anni '80".

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nel capitolo 19 descrive una Vicenza che “la domenica mattina è calma e sonnacchiosa” ...cita Monte Berico e la Rotonda: oggi dopo oltre dieci anni dalla prima scrittura trova che la città sia molto cambiata?

"Indubbiamente la città è cambiata. Alcune iniziative hanno concorso a rivitalizzare il centro storico, a cominciare dal mercatino dell'antiquariato la seconda domenica del mese, per passare alle mostre d'arte in Basilica, che hanno fatto aumentare di molto la presenza turistica in tutti i periodi dell'anno. Vicenza ha assunto nel corso degli anni una dimensione internazionale, tanto che non pochi all'estero la immaginano molto più grande di quanto sia in realtà. Ècambiato il rapporto tra autoctoni ed extracomunitari. Mentre alcuni si sono integrati benissimo, al punto che non è inusuale sentire un ragazzo di colore parlare con accento veneto, altri non appaiono assolutamente intenzionati a farlo, con il conseguente degrado di alcune zone della città e l'aumento costante della criminalità. È cambiata la situazione economica. Nel 2001, anche se esistevano già i presupposti per intravedere la crisi che ci avrebbe colpiti, si guardava ancora al futuro con ottimismo. Il fenomeno della disoccupazione non aveva ancora raggiunto i livelli attuali tanto che, come si dice nel romanzo, chi non aveva un lavoro se ne vergognava quasi fosse colpa sua. Oggi essere disoccupati o precari sembra diventato normale".

Nel sorprendente finale fa coincidere la fine dell'indagine con la fatidica data dell'11 settembre 2001: c'è un motivo particolare per questa scelta?

"Nella prima stesura del romanzo il riferimento all'11 settembre mancava completamente, in quanto i fatti non erano ancora avvenuti. Fui molto colpito, come penso chiunque altro, dall'attentato alle Torri. Nel corso degli anni ho identificato quell'evento come una sorta di pietra miliare della storia, un momento che rappresenta lo spartiacque tra le illusioni dell'epoca post-guerra fredda, quando con l'affievolirsi della minaccia di un cataclisma nucleare e l'internazionalizzazione dei mercati sembrava che il mondo si avviasse verso un'epoca di pace e prosperità, e la realtà del mondo attuale, fatto di dubbi, paura e incertezze, soprattutto di natura economica. Come scrivo nel romanzo: “quel giorno una coltre cupa si stese su tutto il mondo occidentale”. Il titolo del capitolo 42 Il tragico risveglio, si riferisce non solo al risveglio dell'ispettore Giacomelli, ma anche a quello di un mondo troppo ottimista nel valutare le conseguenze delle sue scelte".

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Lei cita lo scrittore Edgar Wallace, “che con le sue opere mi ha fatto compagnia durante solitarie traversate in treno, nei tempi in cui ero uno studente pendolare”: quali sono gli autori ai quali si ispira di più?

"Considero Wallace il maestro del colpo di scena. Oggi si tende a dimenticarlo, forse a causa dello schematismo a volte ripetitivo di alcuni romanzi, ma credo che meriti un posto nell'Olimpo degli scrittori di gialli. Mi piacciono molto anche Ellery Queen e Agatha Christie che sono i migliori riferimenti del genere “detection”. Rex Stout è un esempio per lo spirito che rende il suo Nero Wolfe uno dei personaggi più simpatici della letteratura poliziesca. Credo però che in assoluto lo scrittore a cui ci si dovrebbe ispirare per creare il romanzo giallo perfetto, o almeno perfettamente equilibrato, sia Erle S. Gardner, il creatore di Perry Mason. Nei suoi romanzi il caso viene risolto senza lasciare alcun dubbio dal punto di vista legale. Molti colpevoli incastrati dai vari Ellery Queen e Poirot potrebbero cavarsela in un qualsiasi tribunale per insufficienza di prove, mentre Mason non solo riesce a far assolvere i suoi assistiti, ma ad indicare il colpevole con prove concrete. Tra gli scrittori moderni quello che più mi ispira è Henning Mankell, creatore del detective Wallander, che a parer mio è riuscito più di chiunque altro a sviluppare l'introspezione psicologica dei personaggi e l'analisi dei problemi della società moderna (svedese, ma non solo) senza snaturare il carattere poliziesco delle sue opere, senza cadere in una retorica intellettualistica che vede il giallo come un pretesto per parlare d'altro, e, cosa più importante, esprimendo il disagio dei protagonisti senza far ricorso a insulsi piagnistei, come capita a volte nelle fiction italiane".

Progetti nel cassetto? Un altro giallo ambientato tra i boschi del “suo” altopiano di Asiago?

"Ho parecchie idee per possibili trame di romanzi polizieschi e fantascientifici, un altro genere che mi appassiona. Si tratta di vedere se riuscirò ad impiegare meno di dieci anni prima di pubblicare un altro libro! Il riferimento all'altopiano cade a puntino in quanto recentemente ho scritto una bozza per un romanzo il cui il protagonista deve fare i conti con un misterioso assassino e con un segreto nascosto nel suo subconscio, legato alla sua infanzia sull'altopiano. Anche se ho trascorso la maggior parte della mia vita a Vicenza, non posso non ricordare le mie origini asiaghesi. Penso che l'altopiano si presti ottimamente per l'ambientazione di un poliziesco sia per il suo territorio suggestivo, sia per il carattere delle sue genti. Cito a tal proposito un antico proverbio cimbro che, visto nella giusta ottica, sembra pensato apposta per un romanzo giallo: Non fare tutto ciò che puoi, non dire tutto ciò che sai, non credere tutto ciò che senti, non dare tutto ciò che hai".

 

Giuseppe Frigo è nato ad Asiago nel 1973. Vive, praticamente da sempre, a Vicenza. Laureato in Ingegneria Chimica, è appassionato fin da ragazzo di letteratura poliziesca, prediligendo i classici e gli autori anglosassoni, tra i quali cita Agatha Christie, Ellery Queen, Rex Stout, Erle Stanley Gardner ed Edgar Wallace.

 

nr. 27 anno XIX del 12 luglio 2014

 

Cielo fosco (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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