NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Una mostra per una… modella speciale

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Una mostra per una… modella speciale

Da cosa è nata la sua passione per la montagna?

Una mostra per una… modella speciale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)"Domanda interessante che mi consente di spiegare l'evoluzione del mio rapporto con la montagna. Ho da sempre frequentato la montagna, da piccolo in uscita con i genitori e la sezione CAI del mio paese natale, da adolescente, e a fine anni 90 con poche uscite mirate su obiettivi di tutto rispetto. La svolta è cominciata ad arrivare attorno al 2005, quando riprendo con maggior decisione la via della montagna aprendo tra l'altro il mio sito web www.passeggiando.it. Sono gli anni in cui sono fisicamente appesantito, con problemi alle ginocchia che pian piano si risolvono da soli. Comincio ad abbinare la fotografia alle escursioni per documentazione nel sito web, a migliorare la tecnica fotografica e l'allenamento, e infine a conoscere la bellezza dei tramonti e delle albe trascorsi in montagna e, ultimamente, la magia delle notti. Tutto ciò, impresso nella mia macchina fotografica, mi fa rivivere quei momenti e spesso a distanza di tempo mi emoziono al loro ricordo. Questa è oggi la mia passione per la montagna, un'emozione continua che comincia dalla preparazione, al percorso per raggiungere la meta e infine si conclude nei momenti clou, dove mi avvicino alla meraviglia della natura e mi sento parte di essa".

Queste immagini richiedono molto tempo ed energie, a volte anche notti insonni...

"Quando si è allenati bene, si è preparata l'escursione a partire dal peso finale dello zaino, le energie che si spendono per raggiungere la meta dopo 1500m di dislivello non sono un problema. Non ci si fa caso e le fatiche si dimenticano presto. Ciò che può cambiare sono i tempi dell'uscita. Quello che faccio è ricavato nel tempo libero. Per questo motivo i tempi si restringono, i ritmi sono più serrati, e per raggiungere più risultati mi impongo di spostarmi anche di notte, per raggiungere diverse location per alba e tramonto. Inoltre in queste occasioni un paio di ore sono dedicate alla fotografia notturna. In alcune occasioni ho "dormito" per 2,5 ore. Senza contare quei casi in cui di notte il cielo è nuvoloso, e allora mi sveglio di ora in ora per cercare il momento giusto per fotografare con le stelle... quelle sono notti insonni!"

Che rapporto ha con la montagna e la natura?

"La montagna è la natura. Non è solo la roccia, ma sono i prati, i boschi, la fauna che vi abita ..... e tutto questo in me desta ammirazione. La osservo alla ricerca dei suoi segreti, i piccoli particolari che possono fare la differenza in uno scatto. Vi è sempre l'attenzione alle insidie che naturalmente sono insite nella natura, e che devo prevenire. Sia la situazione meteo, l'arrivo di un temporale, o un passaggio critico. Meraviglia e attenzione, questi in sintesi sono i sentimenti che provo".

Qual è l'emozione più grande quando si è da soli lassù?

Una mostra per una… modella speciale (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)"L'emozione più grande per me è il veder nascere o tramontare il sole. Nella fotografia sono attratto dalla luce forte, come quella che si ha quando si riprende il sole in controluce. Il sole è luce, vita, colore che tinge le montagne. È l'essenza prima per un fotografo, più del panorama mozzafiato che una cima regala. Fotografare deriva dal greco 'disegnare con la luce’, e il pennello è il sole! Al fotografo utilizzarlo al meglio".

Quali sono le montagne che le hanno lasciato un segno più importante?

"Dopo tanto girovagare per monti, mi sono convinto che la montagna più bella, più importante per ciascuno, è legata alle proprie emozioni. Il bello è soggettivo, ciò che importante lo è per ciascuno di noi individualmente. Da questo punto di vista le montagne che più ricordo con emozione sono sulle Pale, legate a ormai lontani ricordi, la Fradusta e la Vezzana. Ciò che me le fa ricordare sono le esperienze vissute: nel primo caso il percorso di salita effettuato in solitaria ancora con il buio, il timore di sbagliare strada, perdere tempo e non raggiungere il punto prefissato per l'alba. Nel secondo caso invece ricordo due forti episodi, una salita sempre di notte, in cui con un compagno abbiamo faticato a trovare il sentiero al buio e siamo arrivati in vetta in tempo per godere lo spettacolo dell'alba e il tramonto vissuto in un altro momento, con colori e viste senza fine assolutamente mozzafiato".

Un suo parere sulla rassegna vicentina sulla montagna?

"Penso che la ricetta vincente della rassegna vicentina sia l'unione delle 4 Associazioni che hanno come elemento aggregante la montagna. Sono riuscite ad aggregare le loro forze per organizzare una serie di eventi così nutrita e interessante. In questi periodi di crisi, a maggior ragione rispetto al passato, le ricette vincenti stanno nella aggregazione di intenti e forze. Solo così si può pensare di uscirne con proposte di grande interesse. Una ottima organizzazione e a tutti vanno i miei più convinti complimenti".

Una mostra per una… modella speciale (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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