NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Due libri, una guerra e tanti giovani

Loris Giuriatti ha scritto due romanzi che bene si inseriscono nel centenario del Grande conflitto, protagonisti delle sue storie sono i giovani, quasi scontato per uno che è direttore di un centro di formazione

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Giuriatti

Nel Centenario della Grande Guerra, tra eventi, iniziative e celebrazioni, anche i libri fanno la loro parte. Tra le molte pubblicazioni a tema che si trovano in libreria stavolta dedichiamo spazio a due recenti romanzi scritti da un autore bassanese, Loris Giuriatti. Appassionato di storia e di escursioni, Giuriatti ha pubblicato dapprima L'Angelo del Grappa e poi, da poco, un secondo romanzo, Lassù è casa mia.

Giuriatti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nel primo la storia narrata è quella di Angelo, ragazzo padovano del 1995. Non ama lo studio, parla poco con i genitori e si diverte a scorazzare per la città imbrattando i muri. La sua vita è destinata a cambiare radicalmente quando il padre decide di trascorrere con tutta la famiglia un intero mese di vacanza in Grappa. Angelo incontra così Davide, il poetico gestore di una piccola baita e con lui scopre la vita della montagna, i suoi abitanti e, grazie al misterioso Giuseppe rivivrà la leggenda, l’orrore e la sofferenza della Grande Guerra, alla scoperta del misterioso segreto che essa nasconde. Sarà così un appassionante ricerca tra personaggi storici noti e meno noti, fatti, avvenimenti e miti del Sacro Monte. Per la maggior parte delle persone di oggi il Grappa è il monte della sofferenza, della fame, del dolore della Grande Guerra. Per i ragazzi del Duemila, quelli che sono nati cento anni dopo i gloriosi soldati del Grappa, le vicende del Grappa sono solo quelle, spesso scarne, che emergono dai libri scolastici. Per loro tutto il vissuto e tutte le esperienze che non hanno trovato spazio nelle pagine ufficiali, andranno perduti. E saranno perdute per sempre anche le tracce vivide di tanti giovani che furono comparse fugaci nelle terribili vicende belliche.

Giuriatti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)In Lassù è casa mia i temi sono l’amicizia, l’affetto, l’amore. I luoghi della memoria, i luoghi dell’infanzia, i luoghi del cuore. Un percorso breve e una meta che è al contempo distante e nell’anima. La quotidianità di tre ragazzi viene scossa dall’incontro con una vecchia signora che vive come senza vivere, in un ospizio in cui sembra aspettare solo di spegnersi. Capiscono il suo stato d’animo ed individuano l’antidoto alla sua tristezza: deve tornare a casa. Con coraggio ed entusiasmo organizzano una fuga rocambolesca e accompagnano la donna ad inseguire il suo “ultimo desiderio”. I tre ragazzi scoprono così il valore straordinario di un viaggio che li conduce a paesaggi loro sconosciuti, ma anche indietro nel tempo: nei ricordi, nelle passioni e nella vita di quella signora che con lieve discrezione li coinvolge in un cammino che darà valore alla loro giovinezza. E lei, una donna anziana che grazie all’entusiasmo contagioso e spregiudicato dei tre giovani riscopre l’emozione di sentirsi a casa. Lassù. Tra i monti, e forse anche più in alto, dove per sempre dimorano gli Amici, l’Amore, le Speranze, la Fede di un tempo.

Il progetto Che Storia! è nato per creare un programma di formazione e un gruppo di animatori del tempo libero. Sono soci dell’associazione IV novembre di Schio, che si mettono a disposizione di chiunque voglia visitare i luoghi della memoria. Nel più puro stile di volontariato e nella certezza che la Storia può offrire a tutti qualche spunto per interrogarsi su cosa ci sia dietro l’apparente evidenza di una divisa o di un’arma, di un dispaccio militare o di una mappa strategica, di un diario personale o di una fotografia dal fronte, di una trincea recuperata o di una baracca ricostruita. Senza pacifismi di maniera, anzi consapevoli che, seppur in forme diverse, una guerra quotidiana ci attende sempre tutti. E anche con l’ottimismo di chi non vuole mai stancarsi di conoscere e capire. E l’associazione IV Novembre di ricercatori storici, ormai preparata e attenta, intende sempre più valorizzare questa risorsa e proporla ai molti visitatori che frequentano quel grande museo all’aperto delle Prealpi Vicentine e soprattutto del nostro Grappa. Un gruppo eterogeneo: sono giovani e meno giovani, molti laureati in storia, che in collaborazione con l’Enaip, il Comune di Bassano e di Schio, si sono formati opportunamente e sono iscritti all’albo provinciale degli accompagnatori del tempo libero, sempre a disposizione di chi desidera vedere con altri occhi la nostra Sacra Montagna.

Giuriatti segue anche il Progetto Scuola. Lo studio della storia è sicuramente una delle materie meno amate dagli alunni. Come fare allora a rendere piacevole o meglio curioso capire cosa è successo nei secoli passati, le conquiste, le battaglie? "Mi sono fatto molte volte questa domanda e ho scoperto che a volte le risposte sono più semplici di quello che si può immaginare", racconta Giuriatti. Dopo anni di lavoro nella scuola professionale, con ragazzi che prediligono di gran lunga la pratica alla grammatica, ha scoperto e sperimentato con successo che la chiave di volta per interessare i ragazzi nelle materie più ostiche è semplicemente renderli curiosi! Proprio per stimolare la loro curiosità, è nata l’idea di portare nelle scuole non una semplice e banale lezione di storia, bensì un racconto animato. In un ora racconta in modo quasi teatrale le vicende di due ragazzi che si trovano a combattere nel fronte opposto di una guerra che all’inizio li carica di entusiasmo, per poi spegnersi rapidamente fino a divenire una vera tragedia. Ripercorre grazie a filmati e musiche la partenza per il fronte, la disfatta di Caporetto, le battaglie dell’Altopiano e del Grappa.

Abbiamo incontrato Giuriatti in occasione di una recente presentazione dei suoi libri.

Giuriatti (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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