NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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L’Agno a Trissino fotografato con gli occhi e il cuore

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Vigolo

Cos'è per lei la fotografia: un passatempo, una passione, un lavoro?

"La fotografia per me era inizialmente un passatempo, fotografavo con la macchina a rullini e poi con l'avvento della macchina fotografica digitale, dove i costi sono contenuti, ho cominciato a scattare molte foto, a dividerle per argomenti in base al tipo di foto e allora è diventata una passione e ho cominciato a vedere la fotografia come una forma di arte, pur non essendo un gran conoscitore della macchina fotografica".

Vigolo (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Lei è un artista con la passione dei sassi: quali differenze e quali analogie ci sono tra le sue opere e la fotografia?

"Se mi posso definire artista mi sento un artista poliedrico in quanto i sassi sono una forma d'arte che ho scoperto da pochi anni. Pittura e lavorazione artistica dei metalli come ferro rame ottone gioielli in argento e oro sono stati altri materiali della mia creatività. Ogni materiale può essere fonte di idee per realizzare quello che mi piace. L'analogia con la fotografia non c'e: con la fotografia fotografo le mie opere e cerco di trovare degli angoli della natura o paesaggi che mi danno un motivo di essere fotografati e catalogati nel mio computer".

Che rapporto ha con la natura e con quella della sua terra in particolare?

"Mi piace visitare luoghi della natura e anche città sia in Italia che all'estero, nella mia terra ho riscoperto certi itinerari quando sono andato in pensione avendo tempo libero a piedi o in bicicletta lungo l'Agno nella pista ciclabile e nei luoghi circostanti. Percorrendo questi luoghi quasi giornalmente si vede il cambiare della natura nelle varie stagioni, colori e sensazioni che cambiano in ogni periodo dell'anno".

Qual è l'ispirazione principale che usa per creare le sue opere?

"Nelle mie opere l'ispirazione che trovo arriva anche in base al materiale usato nella pittura, il soggetto può essere astratto o figurativo: nell'astratto sono i colori ad avere il maggiore rilievo, nel figurativo un luogo della natura sia esistente o di fantasia. Ho realizzato molti quadri con il gabbiano, per me simbolo di libertà, una mostra di pittura dedicata alle canzoni di Lucio Battisti, il mio cantante preferito, con metalli ho realizzato sculture astratte sul tema della vita con i sassi e col metallo realizzo uccelli e pesci. Ho fatto anche spille e ciondoli di giocatori di hockey pista, in quanto sono un allenatore di questo sport nel settore giovanile".

A proposito delle sue opere, si è parlato di Land Art... ci spiega in cosa consiste?

"Per quanto riguarda la Land Art, posso dire che si ratta di opere eseguite all'aperto con materiali trovati sul posto, materiali organici o sassi. Non sapevo di questo tipo di arte, che ho scoperto quando ho realizzato i primi disegni con i sassi dentro l'Agno, il torrente che passa a poca distanza dalla mia abitazione, una testa di cavallo, un pesce, un volto di donna sono stati i primi disegni, a Natale 2013 una stella cometa con circa 10000 sassi, in primavera ho realizzato un cavallo lungo 55 passi che tutti i frequentatori della pista ciclabile potevano vedere. Adesso con le recenti piene i disegni sono stati cancellati lasciando il posto per nuove opere".

Lei ha creato dei grandi "disegni" di animali (come il cavallo) con il materiale trovato in natura o anche le pietre in equilibrio: perché questa scelta?

"Le pietre in equilibrio le avevo viste lungo un fiume in provincia di Bolzano e ho voluto provare questa forma di arte nel torrente Agno, eseguendo più di 100 torri dentro un cerchio di 7-8 metri e alla fine era una cosa che mi piaceva e trovava curiosità dei passanti che fotografavano e mi chiedevano cosa fossero".

 

Nativo di Trissino, dove ha sempre vissuto, Vigolo ha frequentato il Centro di Formazione Professionale di Trissino fondato da don Florindo Lucatello, dove ora ricopre la carica di presidente degli ex-allievi e dove ha imparato il mestiere di tornitore meccanico. A 16 anni già lavorava in un'officina di Vicenza, ma al contempo coltivava la passione dell’hockey su pista, prima come giocatore e adesso come allenatore delle squadre giovanili. Da molti anni Vigolo è anche appassionato di arte e nel tempo libero si è dedicato alla pittura, al disegno orafo, alla lavorazione artistica dei metalli. Poi anche di fotografia. La prima macchina fotografica l’ha acquistata a Taranto, durante il servizio militare nella Marina Italiana. Terminato il percorso lavorativo, ed avendo molto tempo libero, ha potuto sviluppare le passioni partecipando a mostre di pittura e a concorsi fotografici. Nei giri in bicicletta e nelle passeggiate in compagnia della macchina fotografica ha raccolto molte immagini che avevano come tema il torrente Agno, che gli ricorda l’infanzia, quando d’estate andava a giocare sugli argini, a pescare e a nuotare nei “boioni” con gli amici.

 

nr. 43 anno XIX del 6 dicembre 2014

Vigolo (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)



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