NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La Storia di Vicenza in 300 pagine

Testi e belle immagini nel libro, che racconta la città dalla preistoria all’età contemporanea, curato dal professor Gullino

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Storia di Vicenza

Storia di Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Potrebbe essere un bella strenna natalizia da regalare a chi ama la storia passata e contemporanea, il libro Storia di Vicenza - Dalla preistoria all’età contemporanea, recente pubblicazione dell'editore veronese Cierre che, in circa 300 pagine di prestigiosi testi e belle immagini, restituisce al lettore una visione completa e dettagliata della storia della città berica attraverso i secoli. Un testo prezioso per tutti coloro che amano conoscere le vicende storiche locali e avere sempre a portata di mano un riferimento autorevole in materia. Curato da Giuseppe Gullino, ordinario di Storia moderna e Storia dell'Europa all'università di Padova e responsabile di Urbana, la nuova collana di storia delle città della casa editrice di Sommacampagna, il volume dedicato alla città berica è il quarto di una collana di storia delle principali città delle Tre Venezie. Dopo Padova, Belluno, Trento ecco dunque Vicenza, con un volume dalla tradizionale eleganza estetica, corredato da numerose immagini, da una cronologia che ripercorre i principali eventi succedutisi nella città berica, quindi un’aggiornata accurata bibliografia divisa per sezioni e, naturalmente, l’indice dei nomi. Il tutto in un numero che può apparire esile rispetto all’arco cronologico considerato, ma che tuttavia non vuol certo essere, riduttivamente, una sorta di guida di Vicenza; la sua storia, infatti, è affidata a diversi specialisti delle università di Padova e Verona: Mariolina Gamba (La preistoria e la protostoria); Andrea Raffaele Ghiotto (L’età romana); Francesco Bianchi – Edoardo Demo (L’età medievale); Walter Panciera (L’età moderna); Emilio Franzina (L’età contemporanea). In altri termini, si va dal Paleolitico, testimoniato nei Berici da reperti risalenti a 200-250.000 anni fa, alla prima giunta Variati (1991-1995).

Storia di Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Come i precedenti volumi della collana, la mancanza di note suggerisce subito che fondamentale caratteristica dell’opera vuol essere un taglio agile, chiaro, preciso quanto a rigore scientifico, ma privo di quelle minuzie accademiche che talvolta appesantiscono il discorso e affaticano il lettore. Il quale sarà pertanto condotto – si potrebbe dire preso per mano – a ripercorrere senza alcuno sforzo, anzi piacevolmente, la lunga storia di una città per tanti aspetti singolare. Ne esce un quadro di Vicenza come città perennemente strattonata tra più dimensioni e aspirazioni: vero capoluogo in quanto sin dal Medioevo essa rispose al requisito fondamentale che caratterizzava i centri urbani dalle località minori: essere sede vescovile. E tuttavia un capoluogo che non ebbe una dinastia signorile forte, paragonabile a quelle finitime degli Scaligeri o dei Carraresi; fu capitale di un contado limitato, né mai coltivò serie aspirazioni di espansione territoriale. Vicenza fu dunque quasi un realtà "minore" nel panorama storico e territoriale del Veneto, ma capace di fare del suo centro storico un modello esemplare dell’architettura rinascimentale e di dotarsi sin dal XVI secolo di un teatro e di un’accademia ricche di illustri tradizioni e tuttora operanti al massimo livello culturale. E in questo, ça va sans dire - come direbbero i francesi - un ruolo determinante lo giocò colui che ancora oggi è riconosciuto come il sommo vertice della conoscenza architettonica, quell'Andrea Palladio che nel Vicentino e non solo ha lasciato segni imperituri della sua presenza e del suo operato.

Vicenza non può vantare, dunque, nel suo percorso storico, dinastie signorili paragonabili a quelle dei Carraresi o degli Scaligeri, né una particolare propensione all’espansionismo territoriale. Tuttavia, nonostante si tratti di una realtà urbana in qualche modo defilata, è stata capace di notevoli imprese architettoniche ed economiche. L’economia vicentina, il vero filo rosso della sua storia, è stata costantemente vitale, potendo contare sull’attivismo dei suoi abitanti e sul loro spirito di intraprendenza, concretezza e sobrietà, a lungo sorretti da strutture ecclesiastiche saldamente radicate nel territorio. Una Vicenza la cui storia è sottesa da un filo rosso che la percorse ininterrottamente: la ricchezza. La città e il suo territorio sin dai tempi più antichi si sono sempre contraddistinti per l’attivismo economico e imprenditoriale della sua gente, che per molti secoli ha saputo dar vita a una solida borghesia e un’altrettanto forte classe nobiliare, l’una e l’altra puntualmente sorrette, e spesso guidate, da strutture ecclesiastiche saldamente inserite nel territorio.

Storia di Vicenza (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)



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