NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Da Ariel a Consolazione

di Elena De Dominicis
elenadedominicis@virgilio.it

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Eh ma è il meccanismo.

spettacolo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)F.A.: “ Meccanismo legato a un discorso di rispetto dei ruoli e riconoscere che chi sta sopra di te ha fatto qualcosa e ti devi rapportare a questa persona. Queste trasmissioni sono governate dall’insulto e dalla facile audience che sappiamo come viene fatta. Noi abbiamo affrontato questo spettacolo con molta umiltà e rispetto; è la prima volta che vengono concessi i diritti a una compagnia professionale al di fuori del Teatro Sistina di Roma, cosa che ha richiesto un anno e mezzo di trattative perché gli eredi sono 8: Garinei, Giovannini, Trovajoli, Fiastri, l’unica vivente. Quando tutta l’operazione è partita c’era ancora il M° Trovajoli, con il quale la compagnia aveva fatto un’audizione".

E vi ha dato il permesso.

F.A.: “Esatto, poi ci sono statele trattative burocratiche molto lunghe ma sono stati tutti felicissimi del risultato, sono venuti a vederci, Enzo Garinei è stato nostro ospite nel ruolo che abitualmente faccio io del sindaco Crispino. È molto impegnativo far girare 35 persone per l’Italia di questi tempi, c’è in parte un sostengo del Teatro Stabile d’Abruzzo ma in realtà è tutto sulle nostre spalle, mio e di Gabriele De Guglielmo, siamo noi i soci fondatori, è don Silvestro, protagonista nonché direttore musicale dello spettacolo, ha due diplomi al conservatorio. Quest’anno c’è Simona ospite nel ruolo di Consolazione, anche lei ha sposato la causa: come tutti noi sta a delle condizioni economiche inferiori a quello che lei prende di solito. Non solo noi stiamo investendo ma anche le persone coinvolte, se il progetto è interessante e c’è un modo di lavorare che trascina. Quelli bravi e preparati ci sono il mercato però richiede il nome famoso, conosciuto da tutti. Io ho festeggiato 29 anni di carriera, Simona ha cominciato a lavorare che ne aveva 7, lavoriamo da tanto tempo però non siamo “famosi”.

S.P.: “io cerco di tramandare perché non si insegna niente a nessuno, questo è un mestiere che si impara “rubando”: io ho avuto la possibilità di”rubare” e prendere da persone come Gino Bramieri, Gigi Proietti, Valeria Moriconi. Oggi questi ragazzi hanno meno opportunità perché è un tipo di teatro che si è un po’ estinto con le persone che lo rappresentavano, che non è solo come si sta sul palco, ma anche dietro le quinte, come si coabita e si collabora coi tecnici: io ricordo Garinei, i primi ringraziamenti erano per i tecnici".

armando_trovajoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La musica è di Armando Trovajoli, che è stato uno tra i più celebri compositori di colonne sonore di film italiani, oggi molte nuove produzioni sono affidate musicalmente a cantautori o a rock band. Come cambia la sensibilità musicale nella scrittura per palcoscenico da un autore di musiche da film a un autore contemporaneo che invece affronta direttamente un pubblico che però non sta usufruendo di un prodotto cinematografico?

F.A.: “Lei era la volpe nel cast originale di Pinocchio dei Pooh. Le coreografie erano e saranno mie perché ora verrà ripreso per l’EXPO di Milano. Il regista Saverio Marconi ha fatto un grosso lavoro di due anni con i Pooh, che si erano presentati con delle canzoni, lui li ha portati a fare una partitura per spettacolo. Notre Dame de Paris o Romeo e Giulietta hanno una linea drammaturgica che è dettata dalla canzone stessa. Trovajoli lavorava a stretto contatto con gli autori, il famoso bunker del Sistina, l’ufficio di Garinei, dove si chiudevano e c’era un lavoro di scambio".

S.P.: “Non tutte le musiche sono adatte: guarda gli U2 con Spiderman in America, un investimento miliardario".

F.A.: “c’è uno spettacolo di Sting che chiude adesso, dopo 3 mesi, perché non funziona".

S.P.: “ un sommo cantautore come Giorgio Gaber si prendeva a fianco Sandro Luporini che lo guidava nella scrittura di quello che si sono poi inventati, il teatro canzone, un’altra declinazione del teatro musicale che parte dall’operetta e arriva al cabaret di Kurt Weill e di Karl Valentin".

Nel teatro si fa sempre più uso di effetti speciali sia visivi che sonori: dal punto di vista vocale l'esibizione con l'autotuning può essere considerata musica dal vivo anche quella?

S.P.: “No! La considero una truffa".

F.A.: “Sono perfettamente d’accordo".


nr. 01 anno XX del 10 gennaio 2015

 

 

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