NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Russia Palladiana

Curato da una azienda vicentina il prezioso catalogo della mostra ospitata al museo Correr e dedicata al grande architetto e all’immenso paese

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Russia Palladiana

Russia Palladiana (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Che cosa lega il nome di Andrea Palladio - e quindi di Vicenza - alla Russia? Siamo convinti che ben pochi - a meno di non appartenere alla ristretta cerchia degli addetti ai lavori - saprebbero rispondere a questa domanda. Se è vero che il nome del grande architetto vicentino è legato ad una vera e propria corrente architettonica, il Palladianesimo, che si è diffuso in Europa e negli Stati Uniti, è altrettanto vero che ben poco, almeno fino a qualche anno fa, era dato sapere dei suoi influssi nella grande nazione russa. A colmare questa lacuna è giunta alla fine del 2014 una prestigiosa mostra organizzata dal Museo Correr di Venezia - Russia Palladiana. Palladio e la Russia dal Barocco al Modernismo - organizzata dal Ministero della Cultura della Federazione Russa nell’ambito delle celebrazioni ufficiali dell’Anno del Turismo Italia-Russia 2014. Ma non è tutto: il pregiato catalogo della mostra veneziana è stato stampato da un'importante azienda vicentina di legatoria, che ha eseguito il lavoro su commissione di un consorzio di musei russi. Curato dai collaboratori dell’Hermitage Ippolitov e Uspenskij, il corposo volume contiene, oltre ai saggi dei curatori, quelli del rettore dell’Istituto d’Architettura di Mosca Švidkovskij, di Revzina, Bass, e Lander.

"Il gruppo Lego opera in Russia da dieci anni e si è specializzato nell’esecuzione di cataloghi d’arte per clienti prestigiosi come il museo dell’Ermitazh, i musei del Cremlino, la galleria di Ilya Glazunov, l’Istituto di Storia dell’Arte Antica solo per citarne alcuni -racconta Tomaso Rebesani, manager dell'azienda vicentina- . Il progetto Russia Palladiana rientra in una collaborazione avviata con Rosizo, l’associazione dei più importanti musei della Russia, la cui direttrice ha scelto di stampare e rilegare il catalogo proprio con Lego per le garanzie di qualità e rapidità che eravamo in grado di assicurare. La professoressa Tregulova, direttrice di Rosizo è stata tra l’altro da poco nominata direttore della Galleria di Mosca Tretyakov, dopo i musei del Cremlino ed il museo Pushkin, il più importante museo di Mosca. Particolare curioso: i files per la stampa sono stati consegnati alla Lego il giorno 18 settembre e l’inaugurazione era prevista per venerdì 26 settembre alle 18… alle 16 di venerdì 26 settembre cento copie erano pronte nella sala del Museo Correr per l’inaugurazione della mostra. Per questo molti musei, collezionisti e artisti russi scelgono Lego per i propri cataloghi. Quest’anno tra le altre cose Lego produrrà anche il catalogo del padiglione russo alla Biennale di Venezia".

Per Palladianesimo si intende il fenomeno culturale di amplissima portata che trova la sua origine nella diffusione e nello studio dei temi fondamentali dell'opera di Andrea Palladio. Tale diffusione trovò una prima fase nell'Inghilterra del secolo XVII per opera soprattutto di Inigo Jones, che conobbe direttamente, nei suoi viaggi in Italia, l'architettura di Palladio e ne studiò il trattato, elaborando tali temi in modi architettonici del tutto originali. Fenomeni analoghi si registrano nello stesso periodo in Olanda, con l'attività di Jacob van Campen, che esercitò una profonda influenza nei Paesi nordici e nella Germania protestante: il fascino del classicismo, e insieme l'austera semplicità delle forme palladiane, spiegano l'enorme fortuna del Palladianesimo nei Paesi dell'Europa del Nord. Ma la fase più organica, e che diede i maggiori frutti, si colloca ancora in Inghilterra dagli inizi del secolo XVIII: da un lato condizioni economiche particolari, che traeva la sua forza principalmente dal reddito della proprietà fondiaria e lo sviluppo del tema della villa, dall'altro un notevolissimo fervore di studi, giustificano la tendenza critica a restringere la portata del Palladianesimo solo al fenomeno inglese. Figura chiave di questo secondo momento fu quella di Lord Burlington, che acquistò in Italia numerosi disegni di Palladio, contribuendo in modo determinante all'affermarsi di una cultura architettonica di cui egli stesso e Colin Campbell furono i maggiori rappresentanti.

Russia Palladiana (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il manoscritto della prima traduzione in russo del famoso Trattato di Architettura di Andrea Palladio, pubblicato a Venezia nel 1570, attribuita al principe Dolgorukov, porta la data del 1699: da allora il grande architetto italiano divenne punto di riferimento imprescindibile anche nelle terre degli Zar. La scelta di focalizzare l’esposizione sull’influenza che l’opera del leggendario maestro vicentino ebbe sulla storia dell’architettura russa trova profonde ragioni nel ruolo che Andrea Palladio esercitò nella storia dell’architettura: egli fu universalmente riconosciuto la figura che più influenzò l’arte del costruire nel mondo.

In Russia il nome di Andrea Palladio ha da sempre avuto un significato particolare, non solo perché riconducibile alle eccellenze del Rinascimento italiano ma anche come principale fonte d’ispirazione per la progettazione architettonica del Paese, oltre che come modello per la formazione della coscienza e della vita quotidiana. Per fare un esempio noto, il fenomeno culturale prettamente russo della costruzione dell’Usad’ba, ovvero della villa di campagna, ha come fonte d’ispirazione proprio l’opera di Palladio. Per la Russia, insomma, l’architetto vicentino ha un significato particolare: il suo nome era associato all’immagine dell’Italia culla delle arti.

L’influenza di Palladio trascendeva ampiamente i confini dell’architettura, e per questo nelle sale del Museo Correr il pubblico ha potuto ammirare non solo disegni, progetti, schizzi e modelli di natura architettonica, ma anche dei lavori di ordine pittorico e grafico creati da grande maestri come Levickij, Borovikovskij, Soroka, Borisov-Musatov, Sudejkin, Grabar’, Benois, Dobužinskij, Kandisnkij e Suetin. Il fatto che la mostra si sia tenuta a Venezia durante la Biennale di Architettura è molto significativo, in quanto sottolinea il legame particolare, passato e presente, che unisce le culture italiana e russa.

Russia Palladiana (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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