NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Piloti, …forse si nasce

Maurizio Romio ha pubblicato un libro dedicato alla storia agonistica di Antonillo Zordan, grande campione di rally

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Piloti

Piloti... forse si nasce. Antonillo Zordan, storia e successi di un Campione di Rally è il titolo del recente libro che il bissarese Maurizio Romio ha pubblicato in proprio, dimostrando coraggio e spirito d'iniziativa, sul finire dello scorso anno. La pubblicazione, corredata da rare immagini d'epoca, racconta la straordinaria storia agonistica del pilota vicentino Antonillo Zordan, oggi sessantacinquenne, compaesano e amico di Romio, distintosi in particolare nei rally degli anni Settanta e Ottanta. Fra gli sport motoristici il rally è sempre stato uno sport ricco di fascino - scrive l'autore nelle note introduttive - . Forse perché si tratta di una specialità “popolare” nel senso che il rally per le sue caratteristiche è particolarmente vicino alla gente. I piloti di rally, infatti, utilizzano auto che derivano da quelle di serie e percorrono strade frequentate normalmente dal comune cittadino. Il rally è praticato da molti piloti “locali”, fattore che contribuisce a coinvolgere ancora di più non solo gli appassionati ma anche coloro che di rally sono meno informati. I rallisti sono poi facilmente avvicinabili dal pubblico in vari momenti della competizione, come ad esempio alla partenza del rally o delle prove speciali, nei parchi assistenza, ai riordini o al momento conclusivo dell’arrivo sul palco. Tutti fattori che contribuiscono al successo di questo spettacolare settore dell’automobilismo.

Piloti (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Zordan debutta nelle competizioni nel 1972 alla guida di una Fiat 128 SL Coupé gruppo 1 al Rally Due Valli di Verona. Nel 1973 Zordan guida una Fiat 128 SL Coupé gruppo 2 preparata dalla Fiat Ceccato di Schio. Sin da subito Zordan, affiancato in veste di navigatore dall’amico Danilo Dalla Benetta, si dimostra un pilota con un forte potenziale, conquistando piazzamenti di valore assoluto come l’ottavo posto al Rally del Medio Adriatico che gli vale un riconoscimento di merito da parte della Fiat. L'episodio forse più eclatante della bella carriera sportiva del pilota vicentino è quello che si tiene nella sua terra d'origine. A Vicenza, il 20 novembre 1976, Zordan è ai nastri di partenza del 4° Rally Internazionale Campagnolo che si corre sulle strade dell’entroterra vicentino. La cornice di pubblico è quella della grandi occasioni. Migliaia sono gli appassionati assiepati lungo il percorso del rally. L'obiettivo di Zordan al volante di una Porsche Carrera 911 con a fianco Danilo Dalla Benetta, è la vittoria nel gruppo 3 riservato alle auto sportive di serie. Al via molti piloti di spessore, tra i quali il pilota ufficiale Lancia Tony Carello alla guida di una Lancia Stratos gruppo 4 con i colori Alitalia in coppia con Arnaldo Bernacchini. Il 21 novembre Antonillo Zordan su Porsche taglia il traguardo al primo posto assoluto davanti a Carello.

"A fine gara - racconta Romio nel libro - la Porsche del driver vicentino viene minuziosamente controllata dai commissari tecnici, sotto lo sguardo attento dei responsabili Lancia. Come aveva assicurato Walter Kruger, l’amico meccanico di Zordan che aveva curato l’allestimento della vettura, tutto risulta regolare. Dopo aver superato anche la prova delle verifiche tecniche, Zordan riesce nell’impresa, forse unica nel suo genere, di vincere un rally internazionale alla guida di una vettura di serie, tenendo testa ad un pilota alla guida di quella che a quei tempi era considerata l’auto regina della specialità, la Lancia Stratos. Onore va anche al pilota Lancia Carello - che Zordan ricorda come un vero signore - futuro campione europeo nel 1978, per la combattività e sportività dimostrata nel corso della gara".

Zordan, alla guida del prestigioso ed elegante coupé della casa automobilistica di Stoccarda, si aggiudica per ben due anni consecutivi, 1976 e 1977, il titolo di campione del gruppo 3, rispettivamente nel campionato rally nazionali e internazionali. "Nel 1977 - racconta Zordan - ricevetti un’ offerta dalla Fiat per correre con la Fiat 131 Abarth ufficiale... il contratto prevedeva dei costi a mio carico. Misi in vendita la mia Porsche ma i tempi erano stretti e non riuscii a trovare il budget necessario".

Poi arriva un altro appuntamento con la storia, il 6 ottobre 1980 al 22° Rally Mondiale di Sanremo. Zordan, ancora in coppia con Dalla Benetta, è alla guida di una Opel Ascona 2000 RS gruppo 1, messagli a disposizione dalla Conrero Squadra Corse di Virgilio Conrero. Dopo 2868 chilometri di gara, dei quali 821 cronometrati percorsi dall’asfalto sanremese agli sterrati toscani, l’equipaggio vicentino, portacolori della Scuderia Palladio, si classifica ottavo assoluto e primo dei privati. Si racconta che al Mago, così veniva soprannominato Conrero, all’arrivo nel vedere Zordan sul palco si fossero inumiditi gli occhi. In questa 7° prova del Campionato del Mondo Marche Rallies, Antonillo Zordan, primo dei piloti Opel, ottiene importanti punti per la casa automobilistica tedesca entrando lui stesso in graduatoria nel Campionato del Mondo Piloti Rally.

Piloti (Art. corrente, Pag. 3, Foto generica)

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