NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Nell'aria profumo di rose

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Mantovan

Da dove è nata l'ispirazione per questa nuova raccolta di versi poetici?

Mantovan (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"La raccolta comprende poesie scritte negli ultimi tre anni, frutto di sensazioni e stati d’animo di momenti diversi della mia vita. Per questo, il lavoro è diviso in varie sezioni, che cantano l’amore, il chiaroscuro della vita, le angosce dell’animo ed i momenti di felicità, che in fondo è uno stato mentale. Tutto nasce da un momento in cui si interiorizza un sentimento o anche un’esperienza o una realtà che si osserva al di fuori di noi, ma che ci coinvolge emotivamente, come è evidente nella poesia dedicata al clochard, o al prigioniero politico. Soltanto in un momento, magari inaspettato, fioriscono nella mente le parole adatte a rendere la realtà poesia. L’ispirazione è dono di un attimo. Se non si fissa subito sulla carta, non torna più allo stesso modo. Per questo, quasi sempre ho scritto le poesie su foglietti che avevo sottomano: nota della spesa, il bordo di un giornale, un volantino pubblicitario. Poi, se le ho recuperate, le ho trascritte sul pc".

In un Paese in cui si legge poco, la poesia sembra essere la cenerentola... qual è il suo pensiero?

"Sicuramente nel nostro paese si legge poco e la poesia sembra veramente la Cenerentola delle letture. In tutti i settori, qualsiasi prodotto, per ottenere un successo commerciale, viene ampiamente reclamizzato, compresi i programmi televisivi che, raggiungendo un vasto pubblico , sono di per sé privilegiati. Per la poesia, questo in genere non si verifica. Tuttavia, se è vero che le raccolte di poesie registrano in genere vendite scarse, non per questo manca l’interesse e direi anche l’amore per la poesia. Lo testimoniano i numerosi Concorsi di Poesia a carattere locale, nazionale ed internazionale che vengono banditi in tutta Italia, riservati ai bambini delle elementari, ai giovani under 20, agli adulti. Sono forse più numerosi i poeti che i lettori? Non credo. I siti di poesia sono molto visitati. Voglio ricordare un particolare curioso. Sul tavolo della sala conferenze di un Museo di reperti archeologici, al Lido di Venezia, tra le varie riviste esposte per la consultazione, figurava anche un mio libro di poesie. Dopo due giorni è sparito. Il personale, indignato, me ne ha chiesto un altro a pagamento. Io sono stata molto lieta di donarlo, considerando che evidentemente le poesie erano piaciute!".

Cosa rappresenta secondo lei il poeta nella società di oggi e di ieri?

Mantovan (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Carmina non dant panem dicevano i Romani. Certo la poesia non ha mai arricchito nessuno materialmente, ma è sempre stata prodiga di beni spirituali. In antico il poeta si è fatto interprete dei sentimenti più profondi, come l’amore (Catullo), l’amicizia; ha celebrato il creato (Lucrezio), la patria e l’impero di Augusto (Virgilio). In ogni momento storico, oggi in particolare, nei versi del poeta ognuno può trovare l’espressione della propria interiorità, di quei sentimenti per esprimere i quali spesso non saprebbe trovare le parole adatte. Per questo ha talvolta l’impressione di identificare se stesso in quanto legge. Questo ha una funzione in parte liberatoria. Inoltre, sempre, in ogni epoca, la voce dei poeti si è levata a cantare l’amore per la patria e per la libertà, ove questa fosse negata".

Ed in quella di oggi - densa di cronache per nulla poetiche - c'è ancora spazio per la poesia?

"In un mondo globalizzato, dove sembrano regnare sovrani egoismo e violenza, dove i problemi quotidiani divengono ogni giorno più pressanti, la poesia costituisce quasi una valvola di sicurezza. Le cronache riferiscono fatti di atroci crudeltà, anche nell’ambito familiare, di intolleranza di razza e di religione. Il celebrare la comprensione, l’amore, la dignità umana risulta educativo e può offrire anche una piccola parte di quella bellezza che, secondo Dostoevskij, salverà il mondo".

Vicenza, città d'arte e di cultura antiche... che tipo di poesia le ispirerebbe se dovesse scriverne una?

"Vivo a Vicenza già da 35 anni e mi sento bene integrata in questa città, che amo moltissimo. La considero uno scrigno d’arte e di cultura. Mi piace camminare da sola per le sue antiche strade ricche di storia, ammirando quanto mi circonda. Riporto con piacere una poesia che le ho dedicato qualche anno fa ed è stata pubblicata nella raccolta: Ai confini della memoria. Vicenza: Cortili segreti/custodi delle memorie del tempo; sontuosi palazzi/muti testimoni di passato splendore. Sulle vie secolari/dorate dal tramonto/si allunga l’ombra di antiche statue, come spirito di scrittori e poeti/che furono la tua anima".



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