NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Tra Riviera e autostrada… matrimonio in corso

di Giulio Ardinghi

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Tra Riviera e autostrada… matrimonio in corso

Joe_Formaggio (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ZONA SERVITA DA TRE USCITE- La disponibilità di una nuova struttura stuzzica ovviamente la fantasia e nascono o nasceranno proposte nuove. Come quella di Joe Formaggio sindaco di Albettone che va oltre l’ovvietà di considerazioni basilari circa i benefici che la novità porta all’ara berica nel suo insieme: “Cominciamo col dire che si risolve una volta per tutte quello che prima era il problema principale per noi e cioè il dover ricorrere ai camion che arrivavano da Grisignano per i nostri trasporti. Adesso le distanze si sono ridotte, praticamente annullate e l’evidenza di questo nuovo vantaggio parla da sola. Ci tengo a dire che sono forse il più convinto cliente dell’autostrada dal momento che vado avanti e indietro sei volte al giorno e tutti i giorni. Da Albettone alla zona industriale di Vicenza non ci vuole più di un quarto d’ora, faccio addirittura più presto io rispetto ai colleghi che arrivano dalle zone periferiche di Vicenza… È evidente che ora siamo logisticamente collegati a qualsiasi direzione e che l’isolamento è finito. Dopo di che bisogna anche ragionare sulla crisi che continua, ma credo che adesso le condizioni per affrontarla siano obiettivamente diverse proprio per la presenza dell’autostrada. Dobbiamo chiederci sempre che cosa sarebbe il nostro futuro senza l’autostrada. Ed ho anche un’altra idea quando penso ad Albettone, Agugliaro e Noventa: la potenzialità che danno tre uscite ad un macroterritorio così considerato è veramente importante, Sono convinto che le aziende prima o poi arriveranno. Bisogna che ci liberiamo di certi freni che finora ci hanno soltanto ostacolati: non si può continuare a dipendere dalla regione per un capannone in più, bisogna andare al sodo del ragionamento e convincerci che per progredire bisogna creare lavoro”.

Cristiano_Pretto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)MA QUANTI ANNI DI RITARDO…- Guardare indietro non serve a molto, ma certo tutto questo tempo sprecato è un delitto, come dice Cristiano Pretto sindaco di Barbarano: “Quanti anni buttati via e quante spese in più sono state sostenute per un progetto che poteva essere completato nei primi anni ottanta. Costi altissimi, tempo sprecato, e tutto con delle ragioni che ancora oggi non si capiscono perché l’autostrada sarebbe stata utile allora e lo è anche oggi nonostante la crisi economica che ovviamente ci sta limitando nelle attività. Ora siamo sicuramente non più isolati, il Basso Vicentino dispone di una struttura nuova che può offrire prospettive del tutto inedite. Io spero molto nel futuro anche se non posso sapere che cosa ci possa davvero riservare. Se debbo pensare a qualcosa di veramente nuovo e tenendo conto anche della crisi, preferisco pensare che bisogna restare aperti a tutte le possibili soluzioni. Magari non sarà l’industria quella che si svilupperà di più in futuro, ma certo esiste ora lo spazio per tentare su tutti i fronti. Credo molto nella prospettiva di uno sviluppo turistico della nostra zona, con i Colli Berici ad offrire un ambiente eccezionalmente bello e la nostra posizione quasi equidistante dai Colli Euganei: è un’offerta importante per il turismo e quando parlo di turismo non intendo grandi masse in movimento ma un approdo di qualità, qualcosa che possa veramente valorizzare tutto quanto di bello e importante abbiamo nel patrimonio della nostra terra. Ho sempre in mente ad esempio quel progetto della super pista ciclabile che secondo il disegno regionale potrà collegare Ostiglia a Treviso attraversando tutta la parte del Basso Vicentino più a sud”.

Gaetano_Fontan (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)PRIMO EFFETTO, TRAFFICO FINITO- I cambiamenti immediati e naturalmente più importanti per chi li vive, riguardano la pressione del traffico nei centri abitati. Uno dei punti più caldi della Riviera Berica è da sempre il centro di Longare. Quel semaforo ha prodotto decenni di disagi quando non di guai veri e propri. Centinaia di metri di auto e camion in coda, mezzi pesanti che passavano a pochi centimetri dalla porta di casa. L’autostrada ha cancellato tutto questo anche se non può cancellarne la memoria. Gaetano Fontana, sindaco di Longare, dice che almeno per ora tutto quel che arriva dall’autostrada è proprio il disimpegno totale del centro del paese: “La nostra era forse la situazione più difficile, ce ne siamo sempre resi conto anche se non avevamo la soluzione per evitare tanto traffico e tanti pericoli. L’autostrada ha già risolto del tutto questo problema, il centro del paese resta ora riservato al nostro traffico, molto leggero, e alla gente che si può muovere senza il timore di essere investita. L’altro lato della prospettiva che si apre con il completamento dell’autostrada è quello di uno sviluppo possibile dei nostri centri e quindi del basso Vicentino. In questo momento siamo sicuramente lontani da questa prospettiva perché in effetti non abbiamo segnali in merito se non qualche piccolo accenno di interesse da parte degli imprenditori. Ma per ora il punto principale è rappresentato da quanto l’autostrada ci ha già dato come primo risultato. Già questo per i nostri paesi è un fatto molto importante e che registriamo con soddisfazione”.

Marcello_Spigolon (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)IMPRENDITORI INTERESSATI- La novità è ovviamente quella di una situazione che da non operativa si trasforma in operativa, con tutto quel che significa per l’area del Basso Vicentino da almeno mezzo secolo in ritardo cronico rispetto allo sviluppo di tutto il resto della provincia di Vicenza, da tutta quella fascia che da Bassano a Valdagno, passando per Schio e Thiene, ha rappresentato la realtà più importante non soltanto del contesto provinciale o regionale, ma con una posizione di preminenza per il contesto nazionale. Marcello Spigolon, sindaco di Noventa, dice che con il completamento dell’autostrada verso sud si è finalmente raggiunto quell’obiettivo del non isolamento che si sperava di aver già risolto tanti anni fa, quando il progetto venne invece bloccato dalle note polemiche scatenate da chi riteneva quest’opera un bersaglio da colpire perché rappresentava il potere dell’epoca. Ma anche a metà degli anni 90 c’è stata una svolta negativa perché quel che si poteva di nuovo tentare non lo fu mai, fino ad arrivare all’ultimo decennio quando finalmente tutto si sbloccò anche se ci vollero altri dieci anni prima di arrivare al completamento vero verso Rovigo: “Ora abbiamo una prospettiva importante in più. Rivive tutta la nostra realtà e la dimostrazione viene dall’interesse che alcuni imprenditori stanno dimostrando verso il nostro territorio. È il momento di capire e progettare tenendo conto che abbiamo a disposizione un’autostrada tanto attesa e finalmente realizzata. Con queste premesse posso dire che se è già cambiato qualcosa ancora di più cambierà la prospettiva generale. Certo è da ricordare sempre che se tutto questo fosse stato fatto in tempo oggi il Basso Vicentino sarebbe agli stessi livelli produttivi dell’Alto Vicentino…”.

 

nr. 12 anno XXI del 2 aprile 2016

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