NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Chiara Passilongo - La parabola delle stelle cadenti

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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La parabola delle stelle cadenti

La trama è frutto di sola fantasia o si è ispirata a fatti realmente accaduti?

"Nella trama si intrecciano fatti di fantasia, ad altri reali o verosimili. Se la nascita dei due gemelli Francesco e Gloria la notte di San Lorenzo è un espediente narrativo, lo stesso non si può dire della carriera politica di Achille, che segue passo passo l'evoluzione dei partiti della destra italiana, o della sua vita da imprenditore, simile a tante parabole di titolari di aziende del nord est".

La parabola delle stelle cadenti (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)La storia inizia in stile commedia e poi vira verso toni più drammatici: l'impianto era già previsto o è le è venuto nel corso della scrittura?

"Ho cercato di bilanciare dramma e commedia per tutto il corso del romanzo, ispirandomi a un grande autore per me di riferimento come A.J. Cronin; tuttavia lo scioglimento drammatico di alcune vicende nel finale è quello richiamato dalla traiettoria geometrica del titolo, qualcosa che ascende per poi cadere, e quindi sì, era già previsto".

Nella trama ci sono anche i grandi accadimenti sociali di questo momento storico: la crisi economica, il disfacimento dei legami e della famiglia: si può dire che il romanzo sia uno specchio dei tempi?

"Ho scritto un romanzo che abbraccia un arco temporale di un quarantennio, con tre generazioni, che passa attraverso fatti storici come la fine della guerra fredda, tangentopoli, le guerre balcaniche, l'ingresso nella moneta unica europea, la crisi economica: è stato naturale per me descrivere, attraverso le vicende della famiglia Vicentini, come ho visto cambiare anche i costumi, dagli aspetti più pop come le trasmissioni televisive e le canzoni, agli aspetti più gravi come la perdita del potere d'acquisto di famiglie una volta agiate, la sofferenza di molte aziende, e i legami affettivi e familiari che, in questo clima di precarietà, diventano più liquidi. Il romanzo è uno specchio dei tempi quindi, magari non dei tempi che chi era bambino negli anni Ottanta si aspettava di trovare una volta adulto. A dispetto di tutto comunque, nelle ultime pagine, quello che mi è interessato mettere in risalto è il messaggio di speranza che ho voluto affidare ai giovani protagonisti miei coetanei".

Vista l'ambientazione e i fatti narrati, si sente più un'autrice del Nordest (Veneto) o pensa che questa storia si possa adattare a qualsiasi luogo?

"Credo di aver raccontato un tessuto sociale che i veneti possono facilmente riconoscere in sé o attorno a sé, tuttavia la storia parla di valori universali come la famiglia, il lavoro, gli affetti, il conflitto tra etica e affari, che appartengono a ogni latitudine e longitudine".

Che emozione è per un'esordiente fare centro al primo colpo, essere pubblicati da Mondadori?

"È certamente un'emozione grandissima. Mentre scrivevo il romanzo non ero nemmeno sicura che qualcuno, al di fuori della cerchia di amici e parenti, l'avrebbe effettivamente letto. Quando mi è arrivata la notizia che sarei stata pubblicata dalla Mondadori era maggio, ero seduta e ricordo il palmo della mano e la guancia sudati e incollati al telefono, mentre pensavo "ma davvero sta capitando proprio a me?". Era il mio sogno di bambina che si realizzava. Diventare una scrittrice".

 

Chiara Passilongo è nata nel 1981 e vive a Verona. Laureata in Odontoiatria, lavora come dentista. Ha frequentato la scuola di scrittura Palomar di Mattia Signorini a Rovigo. Questo è il suo primo romanzo.

 

nr. 14 anno XXI del 16 aprile 2016

La parabola delle stelle cadenti (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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