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A Michele Vencato abbiamo rivolto alcune domande.
Facciamo un bilancio delle prime due edizioni e illustriamo le caratteristiche della terza?
"Per questa terza edizione abbiamo cercato di aprire il calendario a proposte diverse, che toccano vari tematismi e che si qualificano per il taglio culturale all'interno di una programmazione estiva che, nel nostro territorio, soprattutto nel periodo estivo, si concentra legittimamente su eventi vocati all'intrattenimento o comunque che si declinano all'interno di proposte locali molto caratterizzate. Forti dell'esperienza maturata nei due anni precedenti, e soddisfatti dei risultati ottenuti, oggi andiamo a consolidare questa esperienza positiva che ci convince sul taglio generale della proposta e ci permette di soddisfare un pubblico, non solo locale, che sempre più chiede una differenziazione e una possibilità di investire il proprio tempo libero in maniera diversa".
Come si sta sviluppando l'idea di fare rete tra i diversi musei per creare interesse?
"Il 2016 è stato un anno importantissimo per la rete. L'entrata di Asiago, comune con alta vocazione e turistica, e quella dell'Unione Montana Valbrenta con tutto il suo patrimonio museale e naturalistico, ci hanno permesso di ampliare gli orizzonti e le sinergie, ridando contestualmente slancio a tutti i comuni aderenti. A questi va indiscutibilmente il mio grazie, perché senza la loro convinzione e il loro sostegno verrebbe meno la rete e il suo positivo spirito".
Quali sono le attrattive particolari del territorio alto vicentino e come intendete valorizzarle?
"L'alto vicentino ha bisogno di definirsi e riconoscersi come area vasta, che mette a valore comune i suoi assets più strategici dall'industria al turismo, passando per i patrimoni culturali e quelli ambientali. Il nostro impegno va in questo senso, ovvero consolidare sempre più, intorno all'idea di un patrimonio atomizzato, l'importanza del dialogo costante e il fare squadra. Questo porta alla creazione di percorsi e progetti, come quello sulla grande guerra finanziato dalla regione Veneto, che si muovono su tanti comuni e coinvolgono migliaia di studenti e fruitori, nonché realtà imprenditoriali locali che grazie alla rete hanno lavorato nelle scuole e nel territorio".
Il 2 ottobre in calendario ci sarà anche il festival dei Musei: cosa proporrete per l'occasione?
"Sarà un momento in cui metteremo in mostra i nostri patrimoni, in modo che il pubblico possa avere conto di quali tesori disponiamo nell'alto Vicentino. Ma sarà anche un momento per ritrovarci tra tecnici e amministratori e fare il punto della situazione. L'invito che rivolgo a tutti è quello di prendersi il tempo per venire a curiosare e per respirare quell'aria positiva fatta di convivialità, scambio e cultura".
Le nuove tecnologie: anche quest'anno ci sarà l'apposita App: quali vantaggi per gli utenti?
"L'App è uno strumento imprescindibile di questi tempi. Il vantaggio di scaricarla è quello di poter fruire di tanti contenuti, come ad esempio le mappe dei percorsi e l'aggiornamento degli eventi, per vivere l' alto Vicentino in modo diverso ed anche arricchente. Stiamo pensando di implementarla con delle audio guide, che permetterebbero di poter vivere i nostri patrimoni in piena libertà".
nr. 31 anno XXI del 10 settembre 2016
