NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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I lembi dei ricordi

Parise e il paesaggio veneto

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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I lembi dei ricordi

Poco più di trent’anni fa moriva Goffredo Parise, il 31 agosto 1986. Per ricordarlo e raccontare la sua storia di scrittore e giornalista il Comune di Vicenza, la Biblioteca Bertoliana e l'Accademia Olimpica gli hanno dedicato a Palazzo Cordellina un evento culturale - La cometa Parise: 1986-2016 - terzo appuntamento della rassegna Dolci d’autunno le luci.

I lembi dei ricordi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Carte privati di scrittori vicentini. E proprio in quei giorni la Biblioteca La Vigna di Vicenza aveva ospitato la presentazione di un bel volume dedicato alla memoria dello scrittore vicentino, I lembi dei ricordi. Ri(n)tracciare il paesaggio di Goffredo Parise, per sottolineare come Parise abbia vissuto con il paesaggio veneto un intenso rapporto che ha lasciato visibili tracce nella sua opera letteraria e nelle due case, oggi aperte al pubblico, a Ponte di Piave e a Salgareda, nel Trevigiano. Al cuore del progetto l’idea di realizzare una serie di mappe affidate alla mano degli ultimi testimoni della vita di Parise in terra veneta: a loro è stato chiesto di rappresentare visivamente la rete delle relazioni umane e territoriali dello scrittore, quali essi ricordano siano state. Sono otto mappe di affascinante impatto visivo e raffinata composizione: un prezioso apporto alla conoscenza dello scrittore, ma anche eccezionale testimonianza culturale di una comunità. Precedute da alcuni testi, che mettono in luce i differenti aspetti del progetto nel suo insieme, le mappe sono accompagnate da immagini attuali dei luoghi e da una serie di cartoline che portano il magico tocco di Giosetta Fioroni, artista e compagna di Parise. La pubblicazione rende anche omaggio a due realtà che onorano il territorio veneto con la bellezza della grande arte tipografica - Grafiche Antiga, che ha curato l'edizione - e con la promozione della cultura a opera della Fondazione Masi, che trae linfa da una nobile produzione vinicola in Veneto.

I lembi dei ricordi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nella piccola "casa delle fate" di Salgareda, in riva al Piave, tenuta con sapiente cura dagli attuali proprietari, la presenza di Parise è ben viva: aperta alle visite di chi lo desideri, ospita con frequenza pregevoli iniziative culturali nel nome dello scrittore. La casa di Ponte è stata da lui lasciata per disposizione testamentaria al Comune, impegnando quest’ultimo a denominarla Casa di cultura Goffredo Parise e ad aprirla al pubblico, trasformandola in una vera e propria, tuttora vitalissima casa museo. A oggi la Casa testimonia validamente lo stretto legame che lo scrittore ha intrecciato con la cittadina e i suoi abitanti. L’insieme delle mappe costituisce un prezioso apporto alla conoscenza dello scrittore, ma rappresenta innanzi tutto la testimonianza culturale di un’intera comunità, altrettanto se non forse ancora più preziosa. Sono infatti accompagnate da brevissime note autobiografiche di chi le ha disegnate; note che traducono l’intrinseca emozione di un legame che non si è mai spento. A esse fanno da contrappunto alcune riprese dei luoghi raffigurati nonché una serie di cartoline: immagini fotografiche di Moreno Vidotto, alle quali Giosetta Fioroni, compagna di vita dello scrittore, ha aggiunto il suo magico tocco di artista. A lei il nostro grazie più caloroso. Le mappe sono, infine, il punto di partenza per una rivisitazione dei luoghi di Parise in terra veneta nella sequenza disegnata da Vittorio Bustaffa, che li interpreta nel segno di un’appassionata distanza. "Il talento, fuori di ogni regola, era palese in Goffredo Parise", raccontava Neri Pozza, che lo aveva scoperto a 19 anni e che gli aveva pubblicato nel 1951 Il ragazzo morto e le comete, romanzo realistico e visionario sulla provincia del dopoguerra. Parise presto si divise tra Vicenza e Milano, pubblicando nel 1953 con Neri Pozza La grande vacanza e con Garzanti nel 1954 Il prete bello.

I lembi dei ricordi (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) La sua natura irrequieta lo portò a sperimentare strade nuove: il romanzo Il padrone (Feltrinelli 1965) e i libri tratti dai suoi reportage, da Cara Cina (1966) a Due, tre cose sul Vietnam (1968). Inviato speciale del Corriere della sera, il 10 gennaio 1971 pubblicò sul quotidiano milanese Amore, il primo racconto dei Sillabari, che usciranno in due volumi nel 1972 e 1982. Da un rapido sguardo alle sue opere più importanti si intuisce subito la sua posizione particolarissima, quasi eccentrica, nel quadro della narrativa della cultura del secondo Novecento. In coincidenza con l’anniversario dei trent’anni della sua morte, Adelphi ha ristampato Gli americani a Vicenza, raccolta dei suoi racconti giovanili. Il gruppo che ha realizzato I lembi dei ricordi (Daniela Brunelli, Aurora Di Mauro, Maria Gregorio, Claudio Rorato, Claudio Rosati, Moreno Vidotto) fa capo alla Società letteraria di Verona che già vanta una tradizione nella ricerca sui musei letterari in Italia. Al progetto hanno aderito, tra gli altri, Maria Gregorio, che nel Direttivo del Comitato internazionale di Icom per i musei letterari rappresenta l’Italia. Sono stati inoltre invitati ad aggiungere la loro parola due intensi scrittori veneti, Francesco Maino e Vitaliano Trevisan - il quale,vicentino, cita più volte Parise in un suo libro di qualche anno fa, Tristissimi giardini - entrambi attenti scrutatori del nuovo paesaggio che si va configurando, nonché Stefano Cecchetto, studioso di arte e curatore di mostre, al cuore delle quali è spesso il paesaggio veneto.

A Maria Gregorio abbiamo rivolto alcune domande.



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