NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

La Riforma Protestante a Vicenza

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

La Riforma Protestante a Vicenza

Perché le idee nuove della Riforma attecchirono a Vicenza?

La Riforma Protestante a Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"La domanda è complessa e indicherò solo alcune piste. Innanzitutto, l’aspirazione ad un rinnovamento della fede e della vita sociale era attesa da secoli e già i movimenti mendicanti ne avevano annunciato l’esigenza. Secondariamente, va ricordato che la Chiesa nel Cinquecento era una sorta di teocrazia, il papa un re rinascimentale, i vescovi altrettanti principi. Le principali conseguenze erano la corruzione del clero, lo scandaloso cumulo di prebende, la scarsa cura pastorale e il dilagare di superstizioni popolari. Da ultimo, ma senza esaurire gli argomenti, la spinta dell’Umanesimo ad adottare una concezione della vita diversa da quella regolata e gestita dalla Chiesa. Ebbene, l’incrocio di questi ed altri elementi preparò l’humus necessario ad accogliere l’esortazione di Lutero a riscoprire le Sacre Scritture e la salvezza per sola grazia".

Il '500 fu un secolo fondamentale per Vicenza e non solo grazie al Palladio?

"Sicuramente il cinquantennio 1520-1570 fu un momento di cambiamento importante. E la Riforma Protestante vi contribuì in modo significativo. Achille Olivieri è giunto a sostenere che tra gli anni 30 e 40 a Vicenza ci fu uno slittamento dalla cultura umanistica a quella biblica. La lettura della Bibbia e dei commentari agli scritti paolini nei vari circoli cittadini, avvicinò i nobili e i mercanti alla gente comune, gli intellettuali agli analfabeti. Si assistette ad una sorta di democratizzazione della società, e tutto questo grazie ad una nuova comprensione di Dio e della salvezza per grazia. Il Palladio stesso fu, anche se non esclusivamente, l’architetto di svariati committenti protestanti, ed alcuni studiosi ritengono che la sua architettura ne sia stata influenzata in modo determinante".

Che tipo di società era quella vicentina in quegli anni? C'era grande fermento sociale?

"La Vicenza del Cinquecento era una città ricca, dinamica e in forte sviluppo. Nel 1550 contava circa 20.000 abitanti e nel 1570 giunse a contarne poco più di 26.000. L’attività serica era divenuta trainante per l’intera economia cittadina e sosteneva la trasformazione edilizia. La connessione di Vicenza con molte città europee tramite i commerci, e la vicinanza all’Università di Padova che attraeva studenti stranieri, favorivano la circolazione delle idee. Gian Giorgio Trissino era un intellettuale di statura europea. L’accademia ai Cricoli attraeva intellettuali da tutta Italia. In effetti, era una società percorsa dal cambiamento generato sia dalle scoperte di nuovi mondi, sia dalla riscoperta dell’antichità classica, tra cui il messaggio cristiano delle origini".

La Riforma Protestante a Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Un bilancio della mostra in Loggia: come è stata accolta?

"Molto positivamente. Con un pizzico di curiosità e molto interesse. La Riforma Protestante in Italia è poco conosciuta e spesso ancora inquadrata nel quadro dell’eresia. Conoscerne i motivi, i personaggi, le idee e le propaggini è stata per molti un’opportunità. La maggior parte delle persone, inoltre, è stata sorpresa dal scoprire che Vicenza nel Cinquecento aveva accolto le idee protestanti con entusiasmo. Vedere i nomi delle famiglie più illustri della città annoverate tra le file dei riformati ha suscitato inizialmente stupore, successivamente molte domande. Insomma, una bella occasione per fare conoscere alla città una parte poco conosciuta della sua storia".

Come sta andando l'iniziativa delle passeggiate culturali e come risponde il pubblico?

"Le visite hanno registrato sin qui il tutto esaurito. I partecipanti hanno manifestato una valutazione positiva per l’iniziativa che ha mescolato storia cittadina e dell’arte con la diffusione della Riforma Protestante tra le famiglie vicentine. Siamo soddisfatti di offrire un servizio (gratuito) alla cittadinanza che viene apprezzato. Colgo l’occasione per ringraziare l’Amministrazione Comunale che ha appoggiato l’iniziativa".

 

Luigi Dalla Pozza svolge il ministero pastorale presso la Chiesa Evangelica Riformata Battista di Vicenza e un’attività di management nel settore automobili. Ha conseguito la Laurea in Lettere e Storia del Cristianesimo a Padova e il Master in Strategia e Governance d’azienda a Pisa. Ha pubblicato alcuni saggi di teologia storica e di teologia biblica.

 

nr. 24 anno XXII del 24 giugno 2017

La Riforma Protestante a Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar