NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Le Virtù di Agostino

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Le Virtù di Agostino

Perché ha voluto approfondire il tema dell'Abbazia già descritto nel precedente libro?

Le Virtù di Agostino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"La mia precedente pubblicazione L’abbazia di Sant’Agostino in Vicenza. Il ciclo di affreschi nell’area presbiteriale, come del resto enuncia il titolo, è stata concepita per analizzare, nella sua complessità, l’intero apporto figurativo presente nella cappella maggiore dell’abbazia suburbana. Nel compiere siffatto studio è prontamente emersa la problematica, di stretto ambito iconografico, concernente l’identificazione delle otto figure femminili presenti alla base delle vele sulla volta: tema, a giudizio personale, di estremo stimolo e coinvolgimento. Il secondo volume “Le virtù di Agostino. Disamina su otto impenetrabili figure femminili”, principiando proprio da questa motivazione, isola (rispetto all’insieme) e approfondisce quello che, per l’appunto, può essere inteso un ‘microciclo’ pittorico, concepibile in maniera autonoma poiché scrutabile attraversato ramificazioni dense di sottilissimi rapporti interni".

Qual è il valore più importante delle otto figure?

"Le otto figure - in breve sintesi riducibili alle virtù cardinali e teologali, alle quali va ad aggiungersi, come compimento necessario, la Sapienza – rispecchiano un valore assoluto. Sono il fondamento, e l’incarnazione, di un percorso spirituale che dovrebbe condurre, se svolto adeguatamente, alla piena integrazione del singolo individuo con il divino. Il fruitore - mirando le allegorie - approda a un suggerimento riguardante l’adeguata amministrazione della propria vita pratica. Non bisogna, a tal proposito, porre in seconda istanza il fatto che l’arte del medioevo, come anche sosteneva lo storico Emile Mâle, 'è innanzitutto una scrittura sacra' che obbedisce 'alle regole di una certa qual matematica sacra', da inserirsi a pieno titolo nell’alveo di un linguaggio simbolico i cui risvolti interpretativi, al giorno d’oggi, sono purtroppo parzialmente oscurati a causa del dominio intellettuale di orientamento materialista".

A Vicenza esistono altri edifici sacri di quell'epoca e quali sono le loro caratteristiche storico architettoniche?

Le Virtù di Agostino (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"L’abbazia di Sant’Agostino sorse sulla scia dell’insediamento avvenuto da parte degli ordini mendicanti nelle principali città italiane. Oltre ai pregevoli edifici sacri posti nel centro storico di Vicenza mi piace segnalare l’oratorio, anch’esso del Trecento, di Santa Margherita dei Berici, con all’interno affreschi del XV secolo attribuiti a Battista da Vicenza. Malauguratamente l’impraticabilità di questo sacello, come di altri luoghi sacri scarsamente conosciuti e considerati con sommario criterio ‘di secondaria importanza’, impedisce che tali opere architettoniche possano primariamente essere visitate e, di conseguenza, valorizzate in modo adeguato. Esse andrebbero infatti difese investendo il medesimo vigore che costantemente è uso adoperare nei confronti di quelle testimonianze storico artistiche considerate, secondo canoni concordati, note o di maggior valore".

Quali sono i principali pregi storici e artistici dell'Abbazia di S. Agostino?

"Vicenza, tra il 1311 e il 1312, si trovava sotto l’egemonia scaligera che influì sensibilmente e direttamente anche sul controllo patrimoniale delle istituzioni ecclesiastiche urbane. La costruzione e la decorazione della chiesa si situano in un contesto religioso che aveva visto l’insediamento e la fondazione delle chiese e dei conventi dei più importanti ordini mendicanti: San Lorenzo per i frati Minori, Santa Corona per i Domenicani e San Michele per gli Eremitani. Questo scenario religioso contribuì a rendere più aperto e vivace il clima artistico cittadino. Inoltre, il richiamo che questo edificio sacro ha esercitato su me è motivato primariamente, più che dall’essenzialità della forma architettonica, dalle importanti testimonianze pittoriche poste al suo interno, opere che costituiscono appunto il suo autentico tesoro di arte e fede".

La città ha molte chiese ricche di storia e arte: pensa che il "turismo religioso" possa essere una strada da percorrere?

"Certamente. I beni ospitati all’interno degli edifici di culto, fortunatamente, non soggiacciono a quel processo tipico di dissociazione dell’opera d’arte, che si compie quando essa è sradicata dal suo contesto vitale e originario. Per intenderci, la fruizione di un ciclo pittorico di affreschi, riallacciandoci al tema di questo libro, non può essere scissa, oltre che dall’ambiente fisico che li ospita, dal contesto sociale e culturale che li ha prodotti, dei quali partecipa la committenza ecclesiastica che ne ha determinato l’esistenza. Essi non possono realizzarsi nella pienezza del loro valore assoluto se s’intende sminuire il messaggio di fede che li sostanzia. Le immagini integrano alla spiritualità una dimensione palpabile, corporea, essenziale, poiché non c’è anima alla quale non sia associato un corpo visibile. In definitiva penso che l’arte sia un tramite efficace atto ad accrescere la fede, e attraverso cui si possa fare esperienza del divino".

 

nr. 25 anno XXII del 1 luglio 2017

Le Virtù di Agostino (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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