NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Premio Neri Pozza atto terzo.
Il 15 il nome del vincitore

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Premio Neri Pozza

Il Premio è alla sua terza edizione. Facciamo un bilancio delle prime due?

Premio Neri Pozza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Il bilancio è indiscutibilmente eccellente. Alla prima edizione del Premio Neri Pozza si deve la scoperta di un’autrice come Wanda Marasco che partecipò con il magnifico romanzo Il genio dell’abbandono e che è giunta poi terza al Premio Strega 2017 con La compagnia delle anime finte ed è ora considerata una delle più importanti scrittrici italiane. Il premio ha inoltre rivelato sulla scena letteraria italiana autrici come Angela Nanetti, vincitrice poi con Il bambino di Budrio del Castello del Terriccio, il più importante premio riservato al romanzo storico, Novita Amadei finalista al Premio Bottari Lattes, Piera Ventre vincitrice del Premio Pavoncella, Francesca Diotallevi vincitrice del Premio Grotte della Gurfa. A settembre 2017 pubblicheremo il romanzo vincitore della seconda edizione del Premio Neri Pozza Marca gioiosa di Roberto Plevano, che sta già attirando l’attenzione di numerosi editori internazionali.

Che valore artistico si sente di dare alle opere in concorso quest'anno?

"Sono davvero piacevolmente sorpreso dalla qualità dei romanzi presentati da autori sotto i trentacinque anni d’età. Ve ne sono alcuni di notevole maturità stilistica che - e questo è il dato davvero confortante - si distaccano dalla fiction corrente, segnata in larga parte dal minimalismo americano, e si riallacciano alla grande tradizione letteraria del nostro secondo Novecento, fondata sullo stile e sulla cura della scrittura".

Qual è l'importanza dei giovani scrittori italiani per un editore come Neri Pozza, che privilegia in particolare la letteratura straniera?

"Come noto Neri Pozza negli anni Cinquanta ebbe il coraggio di pubblicare il manoscritto Il ragazzo morto e le comete di un autore non ancora ventenne di nome Goffredo Parise. L’origine è qualcosa di importante per un editore letterario, quale noi ci prefiggiamo di essere. Scoprire nuovi talenti della narrativa italiana dopo aver costruito una rispettabile lista di autori stranieri era un compito al quale non potevamo sottrarci. Naturalmente è un compito che cerchiamo di assolvere alla nostra maniera, mettendoci cioè alla ricerca di autori capaci di unire narratività e stile, trama e originalità della scrittura.

Qual è il legame culturale che unisce il Premio alla città di Vicenza?

"Un legame che mi auguro strettissimo. Vorrei davvero che il nostro concorso diventasse il Premio letterario della città di Vicenza. Non è affatto un desiderio fuori luogo. A Vicenza ha agito Neri Pozza, in questa bellissima città ha dato origine a uno degli esperimenti artistico-letterari più interessanti del secondo Novecento. Devo al riguardo ringraziare pubblicamente Confindustria Vicenza e in particolare il suo presidente Luciano Vescovi per avere fortemente voluto il ritorno del Premio a Vicenza, dove il concorso è del resto nato. Sarebbe a questo punto interessante inserire il Premio in un più ampio festival letterario (magari incentrato sul nesso tra arte e letteratura, nesso, com’è noto, che caratterizza la figura stessa di Neri Pozza). È davvero strano che una città come Vicenza non abbia un festival letterario all’altezza del suo incomparabile patrimonio artistico e architettonico".

Cosa rimane oggi di vicentino nella casa editrice?

"Molto. Innanzitutto la proprietà, che è saldamente nelle mani degli industriali vicentini che, insieme con quelli veronesi, detengono il 100% delle azioni della Neri Pozza. Poi la redazione della casa editrice, nelle persone di Nicoletta Bettucchi e Claudia Sartori, rispettivamente redazione e segreteria di redazione, che risiedono a Vicenza. Infine, la presidente della Neri Pozza, Laura Dalla Vecchia, espressione di una delle più importanti realtà industriali del vicentino, che garantisce con la sua persona la continuità del legame con la città d’origine della casa editrice. Devo aggiungere, inoltre, che certamente vi deve essere un filo del destino che corre tra Goffredo Parise, scrittore vicentino con cui Neri Pozza fece il suo ingresso in grande stile nella narrativa italiana, e Roberto Plevano, scrittore vicentino in cui la casa editrice attuale ripone molte speranze di scoprire un nuovo talento della letteratura contemporanea. La direzione editoriale della casa editrice è a Milano, perché l’intera filiera editoriale è situata nella città lombarda, ma la continuità con la sua tradizione vicentina e veneta è ineliminabile".

 

nr. 30 anno XXII del 2 settembre 2017

Premio Neri Pozza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

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