NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Daniele Zovi, l'uomo
che sa ascoltare gli alberi

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Daniele Zovi, l'uomo<br>
che sa ascoltare gli alb

Gli alberi sono indispensabili alla nostra vita: eppure l'uomo, rincorrendo il progresso, se ne dimentica quasi sempre. Perché?

Daniele Zovi, l'uomo<br>che sa ascoltare gli alb (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)"Per alcuni aspetti ci siamo avvicinati alla Natura: guardiamo agli animali, domestici o selvatici, con più attenzione di un tempo. Li sentiamo simili a noi. Per le piante questo non è accaduto. Le tagliamo, le potiamo spesso in modo poco decoroso, le piantiamo a casaccio in luoghi poco adatti alle loro caratteristiche e le guardiamo, quelle poche volte che ci accorgiamo di loro, come esseri inanimati. La nostra distanza da loro è siderale. E trova le sue radici molto lontano nella storia del pensiero occidentale. Aristotele, che così profondamente e a lungo ha influenzato il modo di leggere il mondo, pensava che i vegetali fossero più vicini ai minerali che agli animali. Atteggiamento che ha permeato la cultura occidentale per molti secoli, fino alle soglie del 1700, dove ancora si rappresentava il mondo con la 'Piramide degli esseri viventi' di Charles de Bovelles con i vegetali appena sopra ai minerali, ma sotto agli animali, poiché viventi ma senza sensibilità. Per certi aspetti siamo ancora oggi legati ad una visione simile a questa, non solo inesatta, ma falsa, perché in realtà i vegetali sono dotati di sensi".

Nel capitolo alberi e salute descrive questa importante relazione: può riassumerla?

"Credo che tutti abbiano sperimentato il benessere psichico che deriva da una passeggiata in bosco; l’effetto è stato misurato in Giappone da un team di studiosi della Chiba University che ha messo a confronto due gruppi di 84 volontari. Il primo è stato mandato a passeggiare nei boschi per brevi intervalli di tempo, mentre il secondo passeggiava per le strade cittadine. Nel complesso a fine esperimento i primi hanno riportato una riduzione del 16 per cento di cortisolo, considerato l’ormone dello stress, un calo del 2 per cento della pressione sanguigna e del 4 per cento del ritmo cardiaco. Ma il bosco ha anche altri benefici effetti: foglie, fiori, frutti, ma anche giovani rami e talvolta fusti, come è il caso della cannella, sintetizzano di continuo composti chimici, che hanno molte funzioni e che spesso sono volatili. Queste molecole di origine organica chiamate terpeni, sono miscele di sostanze che conferiscono ad ogni fiore o pianta un caratteristico aroma. L’effetto dei terpeni sul sistema immunitario umano è stato misurato: si è registrato un aumento di produzione dei linfociti, che sono considerati antagonisti dei processi di sviluppo delle cellule cancerogene. La regolare frequentazione di aree forestali aiuta a mantenere alte le difese immunitarie".

Lei sostiene che il bosco ha un suo "spirito": in quale senso?

"In tutte le culture e in tutti i continenti tra la foresta e gli uomini è nato e si è sviluppato dall'antichità più lontana un rapporto spirituale. Molti boschi diventano sacri, molti alberi rappresentano le divinità. Anche oggi siamo in grado di percepire la sacralità della foresta? Io credo di sì. Ciascuno di noi può farne esperienza. Basta entrare in un bosco in silenzio, sedersi ai piedi di un albero e attendere fiduciosi: si potrà avvertire un flusso di energia, qualcosa di magico".

Daniele Zovi, l'uomo<br>che sa ascoltare gli alb (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il suo è anche un messaggio ecologico?

"Conoscere e capire le piante potrebbe diventare un viaggio interessante per chi si trova a vivere nel terzo millennio, tra automobili, aerei e computer; indagare con più impegno e, perché no, con più empatia il mondo verde che ci circonda potrebbe rivelarsi una avventura ancora più eccitante di un viaggio nel cosmo. L'uomo, che si è autoproclamato sapiens, ha posto se stesso in cima alla piramide evolutiva. Ma quasi tutta la piramide è fatta di foglie, di legno, di radici, senza i quali il vertice non esisterebbe".

In ambito vicentino, quali sono le caratteristiche più importanti della natura?

"Il Vicentino è una terra fantastica: dal Grappa a Recoaro, passando per gli Altopiani di Asiago e Tonezza, le montagne sono coperte di boschi che, con il passare del tempo diventano sempre più ricchi di naturalità. Le colline, dove le attività agricole purtroppo vanno scemando, si arricchiscono di boschi sempre più fitti. Chiunque si può accorgere che sono aumentati caprioli, cervi , camosci e, ahimè, cinghiali; ritornano i lupi. Forse noi ci siamo allontanati dalla natura, ma la natura si sta avvicinando a noi ed è un abbraccio materno".

In maggio ha portato il suo libro al salone di Torino: che effetto fa essere in un contesto così prestigioso e quali indicazioni ne ha tratto?

"La sorpresa è stata vedere migliaia di persone, in prevalenza giovani, girare per gli stand, curiosare tra gli scaffali e comprare libri. Ad un certo punto gli organizzatori hanno dovuto chiudere gli accessi perché il massimo della capienza era stato raggiunto e superato. Ho presentato il libro al Salone e poi all’Orto Botanico del Valentino tra alberi monumentali e antiche serre. E’ stato divertente accarezzare il tronco di un faggio di più di duecento anni: mi è sembrato di tornare a casa. Le persone che erano venute all’Orto mi hanno subissato di domande sugli alberi, come capita ogni volta che presento il libro in Veneto o in giro per l’Italia: c’è una gran voglia di Natura in tutti noi".

 

Daniele Zovi è nato a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze Forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato, prima come ufficiale e poi come dirigente. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del Comando Carabinieri- Forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema.

 

nr. 23 anno XXIII del 16 giugno 2018

Daniele Zovi, l'uomo<br>che sa ascoltare gli alb (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)



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