Il racconto: "Il Re delle Isole Fortunate"
Diciamo pure che non era l’ideale affrontare tutto questo in una sola volta e in contrasto con la comprensibile aspettativa di un avvenimento che si rivelava del tutto contrapposta alle speranze e che certo non era stata neppure lontanamente assecondata dalle premesse, dalla cronaca e dal concreto risultato finale. Lo studioso vicentino Lionello Puppi, approfondito conoscitore di cose d’arte e cose della storia relative (ma non solo) all’arte, ha ricercato e costruito sui documenti un racconto straordinariamente vivo e interessante pubblicato da Colla Editore.
Nel cuore del nuovo libro di Lionello Puppi, Il Re Delle Isole Fortunate, c’è proprio questa storia, vicentina per due terzi, veneziana per il terzo restante.
Una storia come si vede affascinante e piena di spunti interessanti, utilissimi a capire l’uomo e la sua vita nel pieno 500, in pieno Rinascimento, quando era possibile che un committente (appunto vicentino) pagasse un grandissimo architetto per realizzare un teatro poi sparito nei secoli, ma soprattutto segnato fin dall’inizio da uno spettacolo di apertura a quanto pare penoso; il tutto, posta la testimonianza di un appassionato che si era mosso proprio da Vicenza e che aveva la bellissima abitudine di tenere un diario, funziona riscoperto e pubblicato come una cronaca ineguagliabile per un quadro storico artistico e anche politico che rimane a fondare la nostra cultura, veneta e nazionale.
Tra storie violente di artisti immortali
Tra storie anche molto violente e problematiche di artisti dal nome immortale, come appunto Andrea Palladio, si dipanano vicende umane intricate
su uno sfondo che la storiografia tende ad esaltare nella pur fondata etichetta di era della rinascita artistica italiana. Il Rinascimento è stato e rappresenta ancora oggi naturalmente il momento della rinascita, ma c’è anche altro di cui parlare. Prendendo le mosse ora da particolari di dipinti passati inosservati, ora da qualche documento d’archivio sfuggito all’attenzione degli eruditi, ora da leggere tracce di eventi apparentemente minimi affioranti da cronache e corrispondenze private, il prof. Lionello Puppi, autore di questa puntigliosa e minuziosissima ricerca storica, ricostruisce per via indiziaria con la tecnica del detective episodi ignoti o finora misteriosi della vita di artisti italiani, ma significativi per capire meglio sia la cultura del tempo sia i tratti umani della personalità dell’artista. Lionello Puppi, uno dei più noti storici dell’arte italiani, già docente nelle università di Padova e Venezia, ha al suo attivo un migliaio di pubblicazioni prevalentemente incentrate sul Rinascimento e sulle problematiche storiche e metodologiche dell’arte. È uno dei massimi specialisti di artisti veneti, e soprattutto di Tiziano e di Palladio. Gli ultimi suoi libri: Su Tiziano, Skira 2004, Il giovane Palladio, Skira 2008.
