L'assessore all'istruzione Alessandra Moretti, accompagnata dai funzionari del settore e dalle coordinatrici dei nidi, ha fatto il punto su questo importante servizio che ha definito «un'eccellenza del territorio nazionale per la qualità dei progetti educativi e formativi che attiva, per il grande sforzo di coordinamento tra l'assessorato e le strutture, per la trasparenza e costante accoglienza dei genitori invitati più volte l'anno all'interno dei nidi, per la presenza delle cucine all'interno delle strutture, dove personale qualificato prepara diete su misura e i bambini vengono avvicinati all'educazione alimentare».
Quest'anno sono 632 i bambini tra i 3 e i 36 mesi che frequentano le strutture (668 quelli iscritti l'anno scorso, con un calo quindi di 36 unità, probabile effetto della crisi economica), di cui 306, pari al 48,41% del totale, sono i nuovi iscritti. Gli stranieri complessivamente sono 183, pari al 28,95% del totale (l'anno scorso erano 141). Sono state quindi soddisfatte tutte le richieste delle famiglie e, al momento, non ci sono liste d'attesa.
I criteri per il calcolo delle rette, per quest'anno, sono rimasti invariati. In base all'ISEE del nucleo familiare, si va da una retta minima mensile di 70 euro ad una retta massima di 465 euro. Se il bambino ha fratelli, sono previste riduzioni sia che frequentino sia che non frequentino il nido. Agevolazioni scattano anche per gravi motivi familiari.
I sei nidi gestiti dal personale comunale sono Piarda, S. Rocco, Calvi, Turra, San Lazzaro, Ferrovieri, mentre le strutture affidate a cooperative sono Cariolato, Giuliari, Villaggio del Sole, Rossini e il nido aziendale Comune - Ipab.
Nei sei nidi comunali lavorano complessivamente 137 operatori, di cui 98 educatrici, 27 esecutori scolastici, 12 cuoche e personale di cucina.
Da quest'anno il servizio degli asili nido di Vicenza, sempre molto apprezzato dalle famiglie che lo utilizzano, può fregiarsi del "marchio di qualità" della Regione Veneto. Tra maggio e giugno, infatti, le commissioni dei valutatori dell'Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto (ARSS) hanno visitato i nidi della città e certificato l'accreditamento istituzionale attraverso l'approfondimento della qualità del lavoro che viene svolto, quotidianamente, dal personale operatore.I valutatori hanno esaminato l'aspetto pedagogico, la soddisfazione e il coinvolgimento delle famiglie, la formazione del personale e l'offerta educativa delle strutture cittadine.
L'insieme dei requisiti previsti dalla legge regionale sull'"Autorizzazione dell'esercizio ed accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio sanitarie", ha permesso di ottenere punteggi molto elevati compresi tra il 91% ed il 100% «con grande soddisfazione - ha dichiarato l'assessore Alessandra Moretti - da parte dell'amministrazione comunale che sottolinea con orgoglio la preparazione professionale e la qualità del servizio che viene rivolto ai bambini ed alle famiglie».
Le diverse commissioni di valutatori si sono espresse con punteggi leggermente differenti, anche su medesimi requisiti, ma comunque con un giudizio generale sempre positivo.
Tutte hanno apprezzato, in particolare, la qualità del lavoro con le famiglie, l'attenzione all'aspetto pedagogico ed un significativo bagaglio di esperienza, competenza e motivazione delle educatrici. Cinque nidi cittadini hanno ottenuto il 100% del punteggio, 3 il 97%, 2 il 94% e uno il 91%.
Il progetto educativo per l'anno 2010 - 2011 sarà comune a tutte le strutture e sarà dedicato al tema "I nuovi linguaggi al nido". Tutte le equipe delle educatrici lavoreranno quindi sui numerosi linguaggi che si intersecano al nido: quelli dei bambini, delle famiglie, del personale. Linguaggi verbali, ma anche espressi con i gesti; linguaggi che i bambini si avviano ad apprendere per cominciare a raccontare se stessi e conoscere gli altri, a partire da un luogo, il nido appunto, che mette al centro l'infanzia.Nel corso del nuovo anno proseguiranno anche i momenti formativi per il personale educatore. Dopo la riflessione sulla qualità dei servizi educativi, conclusa lo scorso anno, le educatrici, coordinate dalla psicopedagogista Mariarita Mattana, approfondiranno il tema "Il linguaggio veicolo dell'essere in relazione", con l'ausilio della dottoressa Laura Malavasi, stimata pedagogista che opera in Emilia Romagna.
Anche per i nidi, come per le altre strutture scolastiche, i mesi estivi sono stati utili per alcuni lavori di manutenzione.
Al nido Piarda, in particolare, sono state risanate le facciate nord e sud dell'edificio e le terrazze. Aim-divisione Valore Città Amcps ha rimosso i vecchi intonaci, ristrutturato i pilastri, sistemato le terrazze e rialzato i parapetti. Con l'apertura del nido si è passati ai lavori meno invasivi, che possono convivere con l'attività della struttura e che si concluderanno a novembre con la ritinteggiatura completa degli esterni per una spesa complessiva di 133 mila euro.
Al nido Turra, inoltre, sono state sistemate le tubature del riscaldamento della zona dei lattanti ed è stato ripristinato il linoleum della pavimentazione.
Gli asili nido funzionano da luglio a settembre, per cinque giorni alla settimana da lunedì a venerdì. Sono aperti dalle 7.30 alle 16, con possibilità di chiedere il prolungamento fino alle 18. L'orario dalle 17 alle 18 è garantito se richiesto da almeno 4 famiglie. È previsto anche il servizio part-time fino a un massimo di 7 bambini.Al nido aziendale Comune Ipab di corso Padova 59 (istituto Salvi), l'orario è modulato su quello di lavoro delle famiglie dei dipendenti che lo utilizzano: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 6.45 alle 17.30; martedì e giovedì dalle 6.45 alle 19.30.
In agosto, quando tutti i nidi sono chiusi, un particolare progetto consente l'apertura di una struttura che quest'anno è stata il nido Calvi di San Pio X.
nr. 32 anno XV dell'11 settembre 2010