NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Elezioni 2017 e l'eredità di Vicenza

Nessun ballottaggio in provincia e ora l'attenzione si sposta al prossimo anno, quando verrà eletto il successore di Variati

di L.P.

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Elezioni 2017 e l'eredità di Vicenza

Quella di domenica 18 giugno sarà un'altra tappa importante per la politica italiana e veneta, visto che sono previsti i ballottaggi delle amministrative in quasi tutti i capoluoghi di provincia, tra cui, anche a Padova e Verona, dove i cittadini si recheranno a votare per il nuovo sindaco. Niente elezioni-bis, come noto, nel Vicentino: l'unico comune dove si sarebbe potuto andare ai ballottaggi era Thiene (il solo dei nove alle amministrative 2017 con oltre 15 mila residenti) ma il sindaco uscente Giovanni Casarotto è stato eletto al primo turno con il 54.82% delle preferenze, staccando nettamente gli altri quattro candidati. Il portale www.ladomenicadivicenza.it torna ad approfondire il tema post-elezioni, ma questa volta in prospettiva futura, soprattutto per capire come le elezioni 2017 potrebbero "influire" sulle amministrative del prossimo anno, in cui a Vicenza verrà eletto un nuovo sindaco, visto che Achille Variati è alla scadenza del suo secondo mandato. Lo abbiamo fatto con tre interlocutori privilegiati della politica vicentina: ecco cosa è emerso.


Alessandra Moretti, consigliere regionale del Pd: «Nel 2018 non scenderò in campo per le amministrative a Vicenza, ma darò sicuramente una mano»

Elezioni 2017 e l'eredità di Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Io candidata sindaco per le amministrative 2018 a Vicenza? Sicuramente no, non scenderò in campo ma darò sicuramente una mano». E' quanto assicura a "La Domenica di Vicenza" Alessandra Moretti, consigliere regionale del Pd e già vicesindaco nel capoluogo berico a fianco di Achille Variati, ma anche con importanti trascorsi anche nella politica nazionale: candidata alle politiche del 2013 nel listino del segretario Bersani, è stata eletta per il Pd alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 1.

«Non è facile pronosticare lo scenario politico che ci sarà fra un anno - spiega la Moretti - ma non c'è dubbio che, almeno nel primo turno delle amministrative 2017, i cittadini hanno bocciato il Movimento Cinque Stelle. Dati alla mano quasi tutti i candidati grillini, anche quelli che erano già stati eletti, o sono andati al ballottaggio o hanno perso, anche in maniera netta e questo è avvenuto nei capoluoghi di provincia, metropoli comprese di tutta Italia. E se non sono in grado di comandare e guidare le città, c'è da chiedersi come possono comandare il Paese. In altre parole da parte del Movimento Cinque Stelle è emersa l'incapacità di risolvere le varie questioni: in politica non basta portare alla luce i problemi se poi non si riesce a risolverli. In questi ultimi tempi i Cinque Stelle si sono dimostrati essere un movimento populista di destra, direi un movimento fascista, che sulle grandi questioni non sa dove andare a parare: è il caso dello "jus soli", visto che nel 2013 erano stati loro a presentare la proposta di legge e ora non sono più d'accordo. Lo stesso è avvenuto con l'astensione sulle unioni civili».

In vista delle amministrative 2018 a Vicenza un'altra novità potrebbe riguardare le primarie - uno strumento sempre caldeggiato da Alessandra Moretti - anche per quanto riguarda il centrodestra. «Se questo avverrà - spiega la consigliere regionale del Partito Democratico - ne sarei contenta perchè vorrebbe dire che anche gli altri partiti hanno deciso di copiare. Personalmente ho sempre considerato le primarie un grande momento di partecipazione democratica, ma non è detto che devono essere fatte sempre, in certi casi i partiti devono saper scegliere e selezionare senza bisogno delle primarie».

 

Erik Pretto, segretario provinciale Lega Nord: «A Vicenza sfida dura: necessario un candidato forte e condiviso da tutto il centrodestra»

Elezioni 2017 e l'eredità di Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Chi ha già messo nel mirino le elezioni amministrative del prossimo anno a Vicenza è sicuramente la coalizione di centrodestra, che avrà il difficile compito di scalzare il centrosinistra che con il sindaco Achille Variati ha guidato il capoluogo nell'ultimo decennio. «Sarà una sfida dura - esordisce Erik Pretto, 32 anni, segretario provinciale della Lega Nord - e nella quale probabilmente non partiremo favoriti. Per questo serve un gruppo di centrodestra unito e compatto, capace di presentare ai residenti del capoluogo un percorso e un programma condiviso, ma anche in grado di dare una svolta importante a Vicenza, alle prese da anni con molti problemi di varia natura. Sarà necessario lasciare da parte interessi personali e litigi di qualsiasi tipo proprio per il bene futuro della città».

Nomi per il momento non ne vengono fatti, ma l'identikit del candidato sindaco appare ormai chiara. «Sarà una figura - fa capire Pretto - in grado di distinguersi e piacere per la sua storia personale, ma che nel contempo abbia vissuto la città e che sappia stare con i vicentini. L'obiettivo è quello di scegliere una persona in grado di parlare con la gente e capire quali sono le reali necessità. Chi dice che manca ancora un anno non mi trova d'accordo, il tempo non è molto proprio per il fatto che in questo periodo sarà necessario stilare un programma vero in grado di convincere i vicentini. Appare ormai evidente a tutti i livelli, ma soprattutto quando si tratta dell'elezione del sindaco di una città, grande o piccola che sia, che i contrasti tra partiti interessino poco alla gente, preoccupata invece per quelli che sono i problemi quotidiani, a partire dalla sicurezza, che per il nostro capoluogo è un aspetto primario da risolvere».

Lo stesso segretario provinciale Lega Nord non esclude la possibilità che la scelta del candidato sindaco di Vicenza possa essere fatta attraverso le primarie. «In effetti esiste questa possibilità - conclude Pretto - perchè si tratta di uno strumento capace di coinvolgere la popolazione, che in questo modo sarebbe chiamata già a fare una scelta importante. Ma sia chiaro che le eventuali primarie dovranno essere una scelta successiva ma non precedente ad una condivisione programmata della linea da seguire. L'elezioni a sindaco di Vicenza sarà un banco di prova importante per tutti, sarà importante lavorare uniti e compatti con un unico grande obiettivo».

 

Roberto Castiglion, sindaco di Sarego: «Nei comuni serve costituire squadre e programmi in grado di soddisfare i cittadini e poi portare avanti tali progetti»

Elezioni 2017 e l'eredità di Vicenza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Nella debacle a livello nazionale del Movimento Cinque Stelle nelle amministrative 2017, una delle eccezioni, non solo a livello provinciale e regionale, ma anche a livello nazionale è rappresentata dal comune di Sarego, dove il sindaco grillino uscente Roberto Castiglion, 36 anni, è stato riconfermato primo cittadino. Per Castiglion, che nel 2012 entrò nella storia della politica nazionale come primo sindaco in Italia del Movimento guidato da Beppe Grillo, non è stata una vittoria agevole, alla fine arrivata per poco più di un centinaio di voti: è stato infatti eletto con il 41,80% (1.260 voti a favore), davanti a Nadia Fochesato (37,52%, 1.131 preferenze) e Fabiola Ceretta (20,67%, 623 voti).

«La riconferma a sindaco - confida il sindaco Castiglion - è una grande soddisfazione: se cinque anni fa la scelta degli elettori era in qualche modo legato al programma e alle persone che si erano candidate, questa volta il voto premia quanto svolto in questi cinque anni, a conferma del buon lavoro fatto. Il nostro compito è ora proseguire su questa strada, portando avanti il programma che ci ha visto tra i primissimi a lanciare l'allarme e poi a lottare contro i Pfas, ma anche l'adozione di un Pat a tutela dell'ambiente e il dimezzamento del debito pubblico. Fa piacere che nel blog di Beppe Grillo venga citato il "caso Sarego" a livello nazionale: in effetti se cinque anni fa siamo stati il primo comune italiano, adesso siamo anche il primo che viene riconfermato, questa volta in base ai risultati. A livello nazionale le cose non sono andate nel migliore dei modi, ma credo sia doveroso continuare a lavorare come è stato fatto in questi anni per avere la fiducia della gente. Non dimentichiamo che il nostro è un movimento giovane, il tempo gioca a nostro favore».

A circa un anno dalle nuova tornata delle elezioni amministrative che consiglio si sente di dare Castiglion anche per il comune di Vicenza? Eccolo: «Non voglio essere io a "fornire ricette" su una realtà che conosco poco, meno bene come il mio comune. Sono tuttavia convinto soprattutto a livello locale, che è poi l'esperienza che mi vede coinvolto, sia necessario costituire squadre e programmi in grado di soddisfare i cittadini e poi portare avanti tali progetti. Nelle elezioni amministrative conta molto la conoscenza di una persona, ossia il curriculum, rispetto alle tornate nazionali. E poi come detto portare avanti il progetto presentato».

 

nr. 24 anno XXII del 24 giugno 2017

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