NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
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Regolamento edilizio a gennaio: stop alle “brutture” in centro!

L'assessore Pierangelo Cangini è sicuro di chiudere la partita del nuovo regolamento edilizio all'inizio dell'anno; mai più “padelle” sospese o condizionatori “selvaggi” a far brutta mostra di sé in giro per la città

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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Regolamento edilizio a gennaio: stop alle “bruttur

Il regolamento edilizio comunale di Vicenza è pronto e ha già iniziato il percorso interno ed amministrativo che lo porterà poi ad essere licenziato in Consiglio Comunale. Un po' di ordine, dunque, finalmente, in quello che è l'impatto estetico immediato del centro cittadino. Non più antenne selvagge, "padelle" in ordine sparso, condizionatori piazzati qui e là. Ma una città che dovrà avere dei parametri ben precisi a cui fare riferimento che daranno armonia alle bellezze architettoniche che la caratterizzano. Soddisfatto l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini: «Abbiamo affrontato questo argomento con molta dedizione. Il nuovo regolamento edilizio darà spessore alla città. Verranno regolamentate sia le parabole che i condizionatori. Il regolamento è quasi pronto ed ha già iniziato il percorso interno. Regolamenteremo gli aspetti di caratterizzazione selvaggia. Thiene ha deciso di intervenire con ordinanze, ma noi preferiamo condividere questo percorso. È un regolamento che andrà poi in Consiglio Comunale. Si tratta di un lavoro molto corposo. Queste cose vanno ordinate, non è possibile fare quello che si vuole, è disarmonico. Serve unitarietà di intenti da parte dei cittadini. Senza l'alluvione saremmo già partiti. Ora serve anche la concertazione con gli ordini professionali. Forse già a gennaio saremo attivi con il nuovo regolamento».

Il regolamento è fermo come stesura generale al 1959. I cittadini e i professionisti hanno chiesto più volte e a gran voce che fosse rinnovato. «Ci abbiamo lavorato, non solo con gli aggiornamenti normativi, ma anche introducendo novità specifiche, come ad esempio la normativa sulle antenne paraboliche o un "piano del colore" urbano. Vedremo se questo secondo aspetto sarà possibile. Di sicuro mi piacerebbe che Vicenza e il suo centro storico, bene dell'Unesco, non vedesse più certe situazioni di colore che hanno destato perplessità. Un "piano del colore" l'ha studiato e scritto Torino. E non si tratta di mettere vincoli, ma di indicare soluzioni positive. A proposito: ho un'altra convinzione che qualcuno potrebbe vedere come un intralcio e invece sarebbe utile per il miglioramento della qualità edilizia cittadina. Cioè tornare a istituire la Commissione edilizia comunale», spiegava Cangini tempo fa... Inoltre c'è un altro intervento che preme molto alla Amministrazione Comunale: quello di sistemare il Palazzo degli Uffici, togliendo o armonizzando i condizionatori che attualmente si affacciano al cortiletto interno. Cosa sulla quale sta lavorando anche l'assessore ai Lavori Pubblici Ennio Tosetto.

«Palazzo degli Uffici non è certo una meraviglia, così come è. Dovrebbe essere una delle prime strutture che andremo a sistemare».

Sia sempre su proprietà privata perché no nella parte pubblica c'è pericolo per l'incolumità dei cittadini. Discorso di sicurezza.

Un primo confronto per fare il punto sulle problematiche dell'edilizia privata, dell'urbanistica e, più in generale, sul rapporto tra Comune e professionisti che operano nel territorio lo aveva a dire il vero voluto l'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari già un paio di anni fa incontrando i presidenti degli ordini degli ingegneri Ivano Cavestro, degli architetti Giuseppe Pilla e del collegio dei geometri Livio Guadagnini.

I professionisti avevano segnalato alcune storiche criticità nel rapporto con gli uffici comunali e chiesto un deciso cambio di rotta per quanto riguardava il metodo dell'azione amministrativa. In sostanza, avevano proposto di essere coinvolti prima e non dopo che il Comune prendesse le decisioni che riguardano il territorio.

Tra queste priorità vi era il nuovo regolamento edilizio e la stesura di un glossario condiviso, che contenesse le definizioni e le interpretazioni delle norme, in modo che tutte le pratiche edilizie fossero affrontate con il medesimo e inequivocabile metodo.

L'urgenza maggiore, comunque, era il regolamento edilizio, di cui Vicenza si sta dotando. L'obiettivo della nuova amministrazione era redigerlo secondo le più recenti normative e i più avanzati modelli in termini di minori consumi energetici e di qualità del costruire.

Il metodo di lavoro adottato è stato quello della più stretta collaborazione con gli ordini professionali, con chi - cioè - deve utilizzare questi strumenti tutti i giorni, nella propria attività di consulenza al servizio di altri cittadini.

Il gruppo di lavoro ristretto composto da tecnici comunali si è confrontato con le proposte dei delegati degli ordini professionali. L'obiettivo è stato di elaborare la prima stesura del regolamento edilizio e del glossario, sottoposto poi a un'ampia consultazione tra tutti i soggetti, le realtà, le associazioni interessati. Quindi, ora si procederà con l'iter amministrativo.

C'è anche un discorso sicurezza che preme molto a Cangini. «Dobbiamo stare attenti che certe installazioni siano sempre su proprietà privata, se si trovano nel pubblico e provocano incidenti, la cosa si fa grave. Quindi sistemare tutte queste situazioni sospese è anche un bene per la sicurezza in generale. In città si è costruito molto, ma spesso non bene. Si può puntare a più qualità urbanistica, estetica e funzionale».

 

nr. 44 anno XV del 4 dicembre 2010

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