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Giorni di pioggia raddoppiati, stop ai cantieri

Negli ultimi tre mesi è piovuto per ben 33 giorni. Le precipitazioni condizionano il programma di lavori nei cantieri pubblici

di Andrea Ceroni
andrea.ceroni@tvavicenza.it

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Giorni di pioggia raddoppiati, stop ai cantieri

Se vi è capitato di chiedervi quanto accidenti piove in questo periodo, non stupitevi. Siamo decisamente sopra media. Parliamo dei tre mesi autunnali: settembre, ottobre e novembre, compresi quindi i giorni dell'alluvione quando le precipitazioni sono state indubbiamente assai copiose. Parlando di giornate di pioggia più che di millimetri il responso è sconfortante. Negli ultimi 20 anni a Vicenza la media è stata di 22 giorni di pioggia su 90. Quest'anno, dal 1° settembre al 30 novembre il cielo ha mandato acqua sulla nostra città in ben 33 giorni. Il 50 per cento in più della media. Nei dati forniti dai meteorologi di Nordestmeteo si considera giorno piovoso quello con almeno 1 millimetro di pioggia. L'ultimo periodo è stato dunque ricco di precipitazioni come da tempo non capitava. Prima del 2010, c'era stato l'anno 2000 a superare abbondantemente la media, ma solo per il numero di giorni con l'ombrello. Per quantità di pioggia, il 2010 da vent'anni a questa parte non lo batte nessuno.

E proprio il maltempo che sembra non voler abbandonare Vicenza frena anche i cantieri in particolare i molti aperti in città che riguardano l'impiantistica sportiva. Terreni che sembrano stagni, fondi inzuppati d'acqua, precipitazioni costanti che rendono difficoltosa la posa di materiali: difficile in queste condizioni che il campo da rugby dei Ferrovieri e quello da calcio alla Stanga facciano passi in avanti.

Il nuovo impianto per la palla ovale è fermo al palo: il terreno in molti punti è un acquitrino, il via ai lavori, che già aveva subito ritardi per altri motivi, ancora non c'è. Ai Ferrovieri ci sono tutti gli indizi di un cantiere, ma le ruspe ancora non si sono messe all'opera.

Il campo di calcio in erba sintetica della Stanga, il quarto della città dopo San Pio X, via Gagliardotti e via Pascoli, paga anch'esso dazio a Giove pluvio, che impedisce il collaudo del sottofondo, condizione indispensabile per poter procedere alla stesura del manto sintetico.

In pessime condizioni anche i campi da tennis Comunali in viale Trento, e la corsa campestre studentesca non si è potuta svolgere al Parco Retrone ed è stata invece dirottata al Campo Perraro di via Rosmini. Almeno si lavora alla nuova palestra per la ginnastica artistica, in via Goldoni, di fianco al palasport.

Ma è l'unica eccezione ad un generalizzato acquazzone che si è riversato sugli impianti sportivi della città. L'assessore allo sport Umberto Nicolai scruta il cielo e invoca qualche schiarita, altrimenti i ritardi saranno inevitabili, e nonostante la stagione anche imprevedibili, perché davvero così tanta pioggia non l'avrebbe potuta mettere nel conto nessuno.

 

nr. 44 anno XV del 4 dicembre 2010

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