(C.R.) C'è un sogno nel cassetto per Vicenza, che si candida a diventare capitale europea dello sport per il biennio 2016-2017. L'iniziativa è di una parlamentare vicentina, l'on. Daniela Sbrollini, neo delegata nazionale allo sport e al welfare del Partito Democratico, che in questi giorni sta preparando un ricco dossier che poi sarà presentato in autunno quando la città di Torino, che attualmente sta ricoprendo questo ruolo. Il portale www.ladomenicadivicenza.it ha voluto approfondire il tema, coinvolgendo anche l'assessore di Montecchio Maggiore, che sino a fine anno potrà fregiarsi della nomina di città europea dello sport.
Daniela Sbrollini, parlamentare Pd: «Programma ambizioso che dovrà trovare una forte unione del mondo sportivo, della politica e di tutte le istituzioni»
«Il mio sogno è di far nominare Vicenza capitale europea dello sport, ma va sottolineato che tale nomina coinvolgerebbe non solo il capoluogo ma tutta la provincia berica». A parlare è l'onorevole Daniela Sbrollini, neo delegata nazionale allo sport e al welfare del Partito Democratico su indicazione dei vertici del partito. La parlamentare vicentina, attualmente anche vicepresidente della commissione affari sociali della Camera, entrerà nella commissione cultura, facendo quindi parte del gruppo interparlamentare, con la possibilità di far parte di un gruppo di lavoro che comprende tra gli altri l'olimpionica di canoa Josefa Idem e di dialogare con i ministeri della salute e dell´istruzione e di poter lavorare con deputati-sportivi come Bruno Molea e Valentina Vezzali. Un passo significativo quello voluto dal Partito Democratico, che sta portando avviato un piano che in futuro potrebbe portare anche alla nomina di un ministro dello sport, come viene invocato dal mondo sportivo nazionale.
«Quello di candidare Vicenza capitale europea dello sport - spiega l'on. Sbrollini - è un programma molto ambizioso e onestamente non facile da realizzare, visto che è un titolo a cui ambiscono molte altre città italiane ed estere. Ecco perché tale obiettivo dovrà trovare una forte unione locale del mondo sportivo, della politica, indipendentemente dai vari schieramenti, di tutte le istituzioni, compresi gli enti turistici, e del mondo imprenditoriale, esteso a 360 gradi. Perché non c'è dubbio che la ricaduta sotto il profilo economico sarebbe notevole e con prospettive da sfruttare davvero inimmaginabili. Ad esempio che mi fa piacere negli ultimi giorni essere stata contattata da alcuni sindaci della provincia, a conferma che il messaggio di fare gruppo è già stato recepito. In realtà non è mia intenzione muovermi solo in ambito locale: della cosa intendo coinvolgere anche la Regione Veneto, incontrando il Governatore Zaia e il futuro assessore al quale verrà assegnata la delega dello sport. Il Veneto è al secondo posto in Italia dopo la Lombardia come numero di associazioni sportive, ma molte di esse non sono supportate dalla Regione, quindi in questo senso si può crescere».
Per Vicenza si attendono sfide importanti, anche per quanto riguarda l'organizzazione di grandi eventi. «Lavorerò con grande impegno - la promessa della parlamentare vicentina - per il grande traguardo dei mondiali di ciclismo del 2020 nella nostra città, un iter peraltro già ben avviato e con ottime possibilità di portare a buon fine la candidatura. In contemporanea, oltre alla corsa di Roma come sede delle Olimpiadi 2024, mi batterò per uno sport pulito e senza inganni, ma anche contro chi, ad esempio nel mondo del calcio, si è lasciato andare a frasi razziste e spregevoli per le donne».
«Per l'obiettivo di Vicenza capitale europea dello sport - conclude l'on. Sbrollini - verrà creata una task-force proprio nella nostra città. L'intenzione è anche quella, tra le varie iniziative, di fare una o più visite a Torino, per capire come loro sono riusciti a raggiungere questo risultato e anche come lo stanno sfruttando in termini di immagine e promozione. Per Vicenza e la sua provincia sarebbe un'occasione di rilancio straordinaria anche a livello di impiantistica: basti pensare a due comprensori come quelli dell'Altopiano di Asiago e di Recoaro per gli sport invernali d'inverno e la mountain-bile d'estate».
Umberto Nicolai, assessore comunale alla formazione: «La nostra provincia tra le prime in Italia in ambito sportivo, nel 2015 miglioreremo la classifica»
Di fronte all'opportunità di Vicenza capitale europea dello sport parere favorevole arriva da Umberto Nicolai, assessore comunale alla formazione (che comprende anche la delega dello sport) ed ex presidente provinciale del Coni, carica che ha ricoperto sino al 2012.
«Di certo si tratterebbe di una assegnazione importante e prestigiosa - spiega Nicolai - che peraltro andrebbe a premiare una provincia che è attualmente tra le prime d'Italia in quella classifica che ogni anno viene pubblicata dal "Sole 24 Ore", che congloba una serie di parametri che comprendono i campionati disputati e i risultati delle principali squadre nelle varie discipline, il numero di associati anche a livello dilettantistico e giovanile e il discorso legato all'impiantistica. Nella classifica 2014 eravamo al decimo posto, ma va considerato che i primi 4-5 posti sono occupati da città che fanno parte di regioni a statuto speciale, quindi non è veritiera. C'è da dire che in base ai risultati sportivi ottenuti nel 2015 per Vicenza e provincia tale piazzamento è sicuramente destinato migliorare, probabilmente scaleremo alcuni posti».
La prima metà di quest'anno (di fatto a chiusura della stagione 2014-2015, almeno per quanto riguarda gli sport di squadra) ha garantito grosse soddisfazioni al Vicentino. «Vanno ricordati - precisa Nicolai - gli scudetti dell'Asiago nell'hockey su ghiaccio e di Schio nel basket femminile, gli ennesimi conquistati da queste due squadre in questo decennio, a conferma che non si tratta di successi estemporanei ma di conferme ad altissime livelli, che garantiranno nuovamente a questi team di difendere i colori italiani nelle coppe europee. Con un pizzico d'orgoglio mi piace sottolineare anche i traguardi raggiunti dalle squadre della città di Vicenza: il terzo posto in serie B del Lanerossi nel calcio, il ritorno nella serie A1 femminile del volley, la promozione in serie B del basket maschile a cui si aggiunge la conferma in serie A2 donne dell'A.S. Vicenza e la semifinale dei play-off scudetto raggiunta dalla squadra di hockey in line. Nei prossimi giorni la nostra città potrebbe festeggiare inoltre il ritorno in serie A di una squadra di tennis, senza ovviamente dimenticare i grandi risultati che continua ad ottenere l'Atletica Vicentina, capace ogni anno di sfornare talenti, sia a livello maschile che femminile, nelle più svariate discipline. A questo si aggiunge anche tutto quello che è l'aspetto non professionistico, quindi legato all'attività giovanile, dilettantistica e quella garantita da enti sportivi come Aics, Csi e Libertas».
Ma i parametri sportivi sono legati anche agli eventi sportivi organizzati e promossi a Vicenza e provincia. «Anche in questo ambito - conclude l'assessore Nicolai - non vanno dimenticati i grandi eventi ospitati nel Vicentino che hanno caratterizzato un 2015 davvero straordinario: mi riferisco in particolare a ben tre tappe del Giro d'Italia, un record assoluto, con un arrivo a Vicenza e due partenze di tappa da Montecchio Maggiore e Marostica, ma anche gli europei under 23 di scherma ospitati a Vicenza. Ma noi non siamo abituati a cullarci sugli allori: a metà dicembre, al palasport di Vicenza, ospiteremo i campionati italiani master indoor di tennis».
Gianluca Peripoli, assessore allo sport di Montecchio Maggiore, città europea dello sport: «Bilancio ampiamente positivo, grande escalation delle attività»
«Il titolo di città europea dello sport non appartiene al Comune o alla Giunta, ma a tutti i cittadini, alle società e ai gruppi sportivi che in questo anno e mezzo si sono sentiti orgogliosi di questa carica, al punto che sono cresciute in maniera esponenziale le iniziative, gli eventi ma soprattutto quella voglia di svolgere attività sportiva e ricreativa». A parlare è Gianluca Peripoli, assessore allo sport del comune di Montecchio Maggiore, la cittadina castellana che sino a fine anno potrà godere di questa nomina.
«Siamo stati fortunati - ammette Peripoli, grande appassionato di sport e con un passato come dirigente nel calcio e nel basket - perché la nomina che ci era stata assegnata per il 2014, in realtà è stata ampliata per un altro anno in quanto quest'autunno si procederà con l'assegnazione della nuova capitale europea dello sport. Il bilancio, come detto, è ampiamente positivo non solo per i grandi eventi ospitati, ma proprio per il coinvolgimento della nostra gente, intesa come semplici appassionati ma anche dirigenti e volontari, che è stato ben superiore alle attese. Per fare un paragone è come aver aperto una bottiglia di spumante e vedere tutte le bollicine o più semplicemente essere riusciti a dare una scossa che è stata recepita in pieno. Ora stiamo raccogliendo i frutti ma soprattutto è iniziato un lavoro che darà i suoi frutti anche in futuro, anche se va detto che da sempre Montecchio è stato un centro che ha investimento molto sullo sport e l'impiantistica».
Importanti gli eventi ospitati nella città dei castelli nell'ultimo anno e mezzo, a cominciare dalla tappa del Giro d'Italia di ciclismo delle settimane scorse. «Quella è stata la ciliegina sulla torta - ammette l'assessore Peripoli - visto che mai nella storia Montecchio aveva ospitato un arrivo o una partenza del più grande evento ciclistico. Ma mi piace ricordare anche le finali nazionali del campionato italiano under 15 di volley, la finale di Supercoppa Italiana di calcio femminile tra Brescia e Tavagnacco (Udine) e una tappa nazionale del torneo di tennis-tavolo per disabili. Significativo anche il fatto di aver ospitato alcuni galà, tra cui quello dell'Atletica veneta. Ma se questi sono gli eventi che hanno garantito anche un'importante immagine anche al di fuori, mi piace sottolineare anche il fatto di aver promosso e creato interesse e partecipazione con gare, tra le altre, di mountain-bike, tornei di beach-volley e tiro con l'arco. Emblematico anche il lancio da zero del nordic-walking anche grazie all'aiuto dei nostri appassionati: in pochi mesi sono diventate 300 le persone che fanno parte del gruppo locale, dell'organizzazione di una tappa del campionato italiano con 700 persone e la realizzazione di un percorsi per 102 km di piste segnate».
L'ultima considerazione è un "messaggio" per l'on. Sbrollini. «Va lodata per la sua iniziativa, mi auguro che alla fine a Vicenza possa essere assegnato questo titolo che premierebbe soprattutto il capoluogo, ma in definitiva l'intera provincia, con il coinvolgimento quindi di tutti».
nr. 24 anno XX del 20 giugno 2015