NR. 08 anno XXIX DEL 27 LUGLIO 2024
la domenica di vicenza
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Il cantiere Altavilla

Nel 2017 previsti lavori per la Tav, ma anche rotatorie e un mega centro commerciale

di L.P.

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Altavilla, quante opere in arrivo

Altavilla Vicentina, uno dei centri dell'hinterland di Vicenza, andrà "sotto i ferri" nel 2017, con una serie di interventi, anche di interesse sovracomunale, come nel caso del Treno Alta Velocità, di un'importante rotatoria lungo la regionale 11 verso Verona e di un centro commerciale, che nascerà ai confini con il comune di Creazzo. Ne abbiamo parlato con Claudio Catagini, sindaco di Altavilla Vicentina, che monitora ogni giorno gli iter di questi interventi, a cui si aggiungono quelli del resto dell'attività amministrativa.



Partiamo dal passaggio della Tav nel vostro territorio...

«Sin dall'inizio la nostra posizione è stata chiara, ossia che Altavilla non avrebbe bisogno di altre infrastrutture in grado di deturpare il territorio. Il nostro comune è già attraversato da ferrovia, autostrada, regionale e provinciale. Ecco perché abbiamo subito dichiarato che qualsiasi decisione che verrà presa non dire finire con l'essere penalizzante per noi». 

Non c'è dubbio che il passaggio nel territorio di Altavilla della Tav è scontato e così anche l'area coinvolta...

«Indubbiamente si tratta di un'opera di interesse nazionale e internazionale alla quale non avrebbe senso opporsi. Tuttavia nella bozza di progetto che ci è stato presentato abbiamo presentato una quindicina di osservazioni, che contiamo siano rispettate nel progetto definitivo. Ovviamente siamo disponibili al dialogo, perché ci rendiamo conto che in certi tratti non ci sono alternative».

Altavilla, quante opere in arrivo (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Troppo lungo elencare tutte le osservazioni: quali sono le più importanti?

«Visto che appare definitivamente escluso il passaggio dei treni in galleria, abbiamo chiesto le barriere anti-rumore non solo lungo la ferrovia, ma anche lungo l'autostrada e le principali arterie del nostro comune. Anche qui siamo stati molto decisi: senza le dovute protezioni non daremo il consenso a nessuna nuova infrastruttura».

Avete già ricevuto delle rassicurazioni a tal proposito?

«In parte sì, ma è chiaro che solo con il progetto definitivo potremo avere la certezza del nero su bianco».

Alle osservazioni vanno aggiunte importanti compensazioni da voi richieste...

«Per la verità non le chiamerei compensazioni, ma opere necessarie per il territorio, in virtù del passaggio dell'alta velocità, che non rappresenta certamente un treno locale. Mi riferisco ad esempio al potenziamento del sovrappasso di via Paganini che sbuca nella stessa regionale 11 (quella a fianco di una nota ditta di autodemolizioni, ndr.) e poi ad un sottopasso comunale a Tavernelle che consentirà ai residenti di Altavilla di raggiungere la stazione ferroviaria senza passare per la statale».

A proposito di sottopassi: un’importante opera sarà anche quella del potenziamento del breve tunnel viario che dalla zona industriale di Vicenza e Altavilla sbuca nella regionale 11. Qual è la situazione?

«In effetti si tratta di un progetto piuttosto complesso, che tuttavia è escluso dal progetto della tratto della Tav compreso tra Verona e Vicenza. Se ne riparlerà nel progetto del lotto successivo, quello sino a Padova, che coinvolge anche il passaggio a Vicenza città». 

Cambiamo argomento, tornando a Tavernelle: qual è la situazione per la costruzione della rotatoria sulla stessa regionale 11 (di fronte all'ex industria Dalli Cani, ndr.), un'opera attesa da molti anni per risolvere un nodo cruciale a livello viabilistico?

«Il comune di Altavilla ha completato il proprio iter, visto che abbiamo proceduto con tutti gli espropri necessari per realizzare l'opera. Ora è tutto in mano alla Regione Veneto a cui tocca approvare il finanziamento per la costruzione dell'opera. Siamo in attesa, speriamo che il 2017 sia l'anno buono».

Restiamo sempre sulla regionale 11: nel territorio di Altavilla, dove una volta si trovava l'industria Sadi, sorgerà un centro commerciale di notevoli dimensione, come si può notare dal cantiere in allestimento in questi giorni. Che cosa ci può dire?

«Per la verità non moltissimo visto che l'autorizzazione è stata concessa dalla Regione Veneto, che è competente per grandi strutture commerciali. Al momento non sappiamo neanche cosa verrà costruito e quale sarà la catena coinvolta visto che al momento sta procedendo la Siad srl, la società proprietaria del terreno. Quell'area da decenni non è comunale».

Ma in questi casi un'amministrazione non si può opporre, cercando di mettere il bastone tra le ruote alla nascita di una mega struttura che rischia di danneggiare i piccoli commercianti?

«Premesso che, nel caso specifico, l'area si trova a 4-5 chilometri dal centro del nostro comune, credo che in casi come questi non cambierebbe nulla. Se una grande società decide di far nascere un mega centro commerciale in una determinata zona della provincia procede comunque. Se non l'avesse fatto nel territorio di Altavilla, peraltro in un'area privata dismessa e attualmente ridotta ad una distesa di ghiaia e detriti, sarebbe bastato spostarsi di pochi chilometri, in una o nell'altra direzione, per farlo nascere a Creazzo, Sovizzo o Montecchio Maggiore. Anche perchè come detto l'ultima parola spetta alla Regione, il comune deve solamente concedere l'autorizzazione all'edificazione».

 

nr. 41 anno XXI del 19 novembre 2016



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