Casa, non sempre dolce. Perché manca o rischia di venir meno; perché luogo anche di violenze. E la pandemia ha esacerbato situazioni al limite. Dal primo luglio centinaia di famiglie vicentine, anche con bambini, rischiano per esempio di perdere l'abitazione.
Effetto covid anch'esso. La speranza, per questi, è che vi sia una ulteriore proroga. Dall’altra parte però ci sono i proprietari degli immobili concessi in locazione, che si trovano anche loro a fare i conti con la difficile congiuntura economica. E infatti piovono richieste di intervento del cosiddetto sfratto per fine locazione
È chiaro che il problema è quello delle politiche abitative. E la casa diventa così fonte di angoscia. Acuita dal lockdown. Quando anche le vite all'interno delle abitazioni si sono fatte più difficili, tanto da triplicare le richieste di assistenza ai centri antiviolenza, come quello di Vicenza, gestito dall'associazione Donna chiama donna.
Molte situazioni hanno rischiato di diventare ad altissimo pericolo, con madri costrette, a causa del blocco delle agenzie immobiliari, a rimanere nella casa del partner violento; vessazioni psicologiche tramutate in violenze fisiche.
Non solo donne. L'assessorato vuole curare e combattere la violenza nel complesso.
nr. 15 anno XXVI dell'11 aprile 2021