La crisi delle materie prime introvabili oppure messe sul mercato a prezzi insostenibili. È questo il nuovo panorama di rischio cui devono far fronte le imprese nazionali e vicentine proprio nel momento nel quale si stava registrando una decisa ripresa della produzione dopo il periodo della pandemia. Oggi diventa difficile anche fare preventivi come spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianto Imprese Vicenza.
I settori maggiormente colpiti dal fenomeno sono quelli della meccanica e dell'edilizia, quest'ultimo impegnato nella realizzazione degli interventi sostenuti dai provvedimenti legati al superbonus al 110 per cento.
“In entrambi i settori – racconta Cavion – si erano visti subito segnali di forte ripresa dopo la crisi provocata dalla pandemia, ma i benefici potrebbero essere subito azzerati dall'incertezza e dai costi delle materie prime”.
L'ufficio studi di Confartigianto ha già messo in piedi una stima per le 12.342 piccole e medie imprese vicentine: l'aumento di costi nel 2021 sarà compreso fra 406 e 644 milioni di euro, con una ipotesi prudenziale che si colloca a metà, quindi sui 526 milioni di euro di maggior costo. I rischi da affrontare sono tanti e quindi scatta la richiesta al Governo. “Da tempo come associazione abbiamo chiesto al Governo di intervenire per calmierare i prezzi e restituire certezza a tante aziende che hanno le capacità e la forza di stare sul mercato, ma che devono essere sostenute in questo momento di tensione sui prodotti e le materie prime”.
nr. 26 anno XXVI del 27 giugno 2021