NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Il passato atomico di Vicenza

di Tiziano Bullato
bullatot@tvavicenza.it

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Il passato atomico di Vicenza

Il mistero del potere atomico

Insomma, il cronista americano dice che il primo comando missilistico del mondo occidentale è a Vicenza e, sebbene dotato di armi obsolete e ridotte della metà, è ancora molto forte, a causa del “mistero del potere atomico”. Il pezzo continua con l'intervista al comandante dell'epoca della Setaf, il colonnello Melville B. Coburn. Il 30 giugno di quell'anno, peraltro, il comandante dice che il Governo americano ha deciso di trasferire due battaglioni di missili Honest John all'esercito Italiano, che era stato addestrato ad usarli fin dal primo gennaio. «Il fatto che abbiamo armi obsolete o obsolescenti, dice il colonnello Coburn, non è importante per il popolo italiano. Per loro la Setaf è la manifestazione che in Italia c'è una forza atomica e che è qui per restare. È una parte del mistero del potere atomico».

Il passato atomico di VicenzaIn relazione a questa intervista è impressionante la corrispondenza con una foto [a destra, clic per ingrandire] pubblicata sul solito sito www.sitepluto.com. Si tratta di una istantanea in bianco e nero, molto scolorita, che mostra i missili appena trasferiti dagli americani all'esercito italiano. Sono montati sui loro vettori e sono schierati nella piazza d'armi della caserma Ederle, a Vicenza ovviamente. (foto missili)

 

Un fungo atomico per i passi alpini

Ma torniamo all'articolo del collega di “Missiles and Rockets”. Si dà conto della costituzione della Setaf il 25 ottobre del 1955, quando era divenuto chiaro che l'Austria avrebbe dichiarato la propria neutralità, costringendo l'esercito americano ad un nuovo dispiegamento di forze a sud delle Alpi. L'area di intervento della Setaf è definita a Nord di Vicenza. Ecco cose scrive Charles Newton: «Facing this area are the six passes over the Alps trough wich enemy invaders traditionally come. They are, from north Il passato atomico di Vicenza (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)to south, Resia, Brenner, Dobbiaco, St. Croce, Tarvisio and Gorizia. The latter leads from the famed Ljubljana plains of Northern Yugoslavia». Nell'area di interesse della Setaf, quindi, ci sono i passi alpini. Ma cosa avrebbe dovuto fare il comando vicentino? «In event of war, one of several major jobs facing the missile command would be demolition of these passes by atomic blast». Letteralmente: «In caso di guerra, uno dei molti compiti assegnati al comando missilistico, sarebbe la demolizione dei passi con esplosioni atomiche». Ma ci sono anche altri particolari: «To do this, the command has worked out three teams of three helicopters each. The first would carry the atomic store. This, it was revealed, weights 1500 pounds, the same weight as the warhead of the Corporal and Honest John, regardless of what force the atomic blast may be. The second 'copter carries equipment and the third personnel». Per far saltare in aria i passi alpini, in pratica, il comando americano aveva preparato tre diverse squadre, ciascuna con un elicottero. Il primo avrebbe portato il carico atomico, del peso, ed è una rivelazione anche per l'epoca, di 1500 pounds, lo stesso peso delle testate dei missili Corporal e Honest John, indifferentemente rispetto alla potenza dell'esplosione atomica che si voleva ottenere. «Il secondo elicottero porta equipaggiamento e il terzo imbarca il personale».

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