NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Porcellun addio, forse

di Mario Giulianati
18 gennaio 2014

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Interventi

Titola il Corriere “Porcellum, depositata la sentenza di abolizione” un articolo che annuncia: “La Corte costituzionale ha depositato le motivazioni della sentenza con cui già lo scorso 4 dicembre aveva azzerato il Porcellum, la legge elettorale che prevedeva un premio di maggioranza smisurato, senza la necessità di raggiungere una soglia minima per ottenerlo, e liste bloccate molto lunghe”.

Sullo stesso giornale traggo una frase, dall’ editoriale di Michele Ainis, contenuta nel testo della Corte, che recita «I partiti non possono sostituirsi al corpo elettorale». Sarebbe ora che i partiti e i movimenti politici imparassero questa lezioncina. Ritengo che la chiave di volta della sentenza della Corte Costituzionale, ma non solo, della attuale realtà, questo in negativo, della vigente organizzazione parlamentare, sia proprio questa semplice, quasi ovvia ma importantissima e fondamentale considerazione. Lo dice la Costituzione, alla quale tutti, o quasi tutti, dichiarano di rivolgersi con assoluto rispetto, che la “sovranità è del popolo”. Sul concreto, almeno fino ad ora, questa sovranità è stata bellamente ignorata. Prendersela con l’on. Roberto Calderoli per il Porcellum è sicuramente facile ma contemporaneamente altrettanto errato. Il Porcellum è andato bene a tantissimi (non tutti) appartenenti ad ogni parte politica, compreso coloro che ne parlavano male e che, dicono ancora, di combatterlo. Anzitutto i vertici dei partiti, segreterie e capi corrente i quali avevano a disposizione uno strumento di controllo degli eletti, si fa per dire, inattaccabile. Poi i loro sodali che, magari senza alcun merito, o assai scarso e del tutto marginale, e gli esempi non sono mancati nemmeno dalle nostre parti, si son visti piazzare in posizione tale che quasi consentiva loro di andarsene in vacanza in piena compagna elettorale. Tanto la medaglietta parlamentare era già nel borsellino. Ma, per molti seppur non strettamente legati ai capi, il Porcellum ha regalato, con questo impressionante premio di maggioranza (quale maggioranza ?) un posto al sole di Roma.

ALFANO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)La sentenza non mete in discussione la legittimità di questo parlamento “Le elezioni che si sono svolte in applicazione anche delle norme elettorali dichiarate costituzionalmente illegittime costituiscono, in definitiva, e con ogni evidenza, un fatto concluso, posto che il processo di composizione delle Camere si compie con la proclamazione degli eletti…”. Quindi, cosa fatta capo ha. Ma ciò non toglie che, moralmente, un certo numero di deputati siano in qualche misura in una posizione anomala rispetto il corpo elettorale. Di questo penso che il nuovo Segretario del PD, partito che ha beneficiato molto del Porcellum, dovrebbe tener conto quando si rivolge al Governo, e in special modo quando fa riferimento al Vice Premier Angelino Alfano, così come quando si rivolge alle Opposizioni. Anche questo aspetto della vicenda politica attuale fa parte della straordinarietà del nostro tempo. Una straordinarietà che deve essere superata, ma tenendo conto non degli interessi del proprio gruppo, ma del popolo italiano. Forse è chiedere troppo alla attuale classe dirigente.

 

nr. 02 anno XIX del 18 gennaio 2014

 



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